Riporto qui di seguito gli interventi scritti alla redazione.
Gli interventi nelle lettere di Spineanews appaiono anche a questo link.
Primo intervento del signor Dall'Igna, a seguito della lettura di alcuni articoli di giornale sulla mancanza di denaro per i lavori di ripristino del doppio senso di marcia per via Matteotti.
Senso unico in via Matteotti: non torniamo indietro!
Gentile redazione,
leggo, oggi, con stupore ed amarezza la notizia che questa Amministrazione comunale, sopratutto per volontà della lega e dell'Udc, voler ripristinare il doppio senso di marcia in via Matteotti. Faccio notare che il sottoscritto da molti anni a questa parte si è battuto perché il senso unico diventasse realtà. Ovvio che il motivo principale è l'estremo disagio e pericolosità ad abitare fronte strada dove, sia per il doppio senso, che per mancanza assoluta di qualsiasi sicurezza per i residenti.
Non sto qui ad elencare per filo e per segno quali e quanti disagi ho sopportato e hanno sopportato altri cittadini nella stessa mia situazione. Finalmente la precedente Amministrazione ha preso a cuore il problema! La soluzione del senso unico ci è stata provvidenziale in quanto molto traffico non transità più (nonostante sia abbondante lo stesso quello che c'è). Anch'io sono stato promotore di una sottoscrizione intesa a rafforzare la decisione del Sindaco uscente e più volte sono intervenuto per affermare la necessità di dar corso al benedetto senso unico. Ora che la vita ci pare migliore ecco che i soliti contrari (pochissimi veramente residenti sulla via) che grazie al successo dell'attuale Amministrazione tornano alla carica! Leggo anche che il Sindaco non dice che l'attuale sistemazione è corretta ma che farebbe modifiche se solo ci fossero i soldi! Io l'ho votato convinto che non si ritornasse per niente indietro. Grazie per l'accoglienza.
Albino Dall’Igna
Spinea
Risposta alla prima lettera-mail del signor Dall'Igna
Viabilità: ecco il futuro del quartiere Dante e via Matteotti
Vi scrivo in relazione alla lettera del signor Dall'Igna da Voi pubblicata ieri.
Volevo augurare al signor Dall'Igna di dormire sogni tranquilli, poiché quando il Masterplan sarà concluso e via Roma verrà dirottata dietro villa del Majno, collegata direttamente con il senso unico di via Matteotti, potrebbe ricredersi sulla quiete che crede di aver acquisito.
A via Matteotti e più in generale al quartiere Dante non gioveranno di certo tutte le modifiche previste dalla sistemazione urbanistica della giunta Tessari, per le aree di interesse.
Il quartiere Dante e via Matteotti in primis diventeranno le aree verso cui sbatterà e circolerà in senso rotatorio (grazie ai sensi unici introdotti ed alle modifiche non ancora attuate, per esempio quella prevista per via Bennati-via dell'Unità) il traffico di 30.000 veicoli al giorno transitanti per via Roma.
Capite quindi perchè non ci si può esimere di augurare ai residenti delle zone suddette di dormire sogni tranquilli.
Per quanto riguarda al bilancio delle criticità risolte, create od accentuate con i recenti lavori urbanistici io faccio volentieri riferimento a questo blog (spineavivibile).
Saluti
Marco
Risposta del signor Dall'Igna e Bonso al primo parere discorde
Via Matteotti: non distruggete una cosa che funziona solo in nome del colore politico
Gent.ma redazione,
ho letto le dichiarazione dell'Assessore alla viabilità del comune di Spinea riguardanti il senso unico su via Matteotti e limitrofe e sono sconcertato: mi sembra assurdo che, in nome del colore politico e delle famigerate promesse elettorali si sta tentando di "distruggere" una cosa che funziona egregiamente ed ha consentito di aumentare notevolmente la sicurezza di ciclisti e pedoni che circolano in quelle strade. Le attività commerciali sono addirittura aumentate di numero. Può essere valida la proposta di consentire l'accesso su via Roma dal parcheggio di Piazza Marconi ma, per favore, ragioniamo con la testa e non con la tessera di partito e non torniamo ai pericoli ed al traffico di qualche anno fa. Mi appello anche al sign. Sindaco perché non si copra le spalle con la "mancanza di fondi" pur riconosciuta ma si faccia carico di valutare bene la faccenda dal punto di vista pratico visto che conosce bene l'area interessata. Grazie.
Sergio Bonso
Spinea
Noi abitanti di via Matteotti, finalmente considerati cittadini di serie A
Gentile Redazione,
ringrazio per l'accoglienza ricevuta e anche per lo scritto del sig. Marco. A lui mi rivolgo per riconfermargli,in modo sintetico e pratico senza la pretesa di conoscenze appropriate e moderne in tema di traffico e di urbanizzazione, che le mie convinzioni sono dettate da queste considerazioni: abito fronte strada (G. Matteotti) dal 1972. Da allora il traffico è aumentato enormemente senza che nessun amministratore vi ponesse rimedio finchè si è arrivati ai giorni nostri.
E' stata una sofferenza continua e costante e ad ogni mia rimostranza trovavo un muro di gomma davanti!
Ho coinvolto i comitati di quartiere (quando c'erano) tanto che è cominciata a serpeggiare l'idea che qualcosa si poteva fare.
In tutti questi anni la città non ha mai provveduto a spendere un becco di quattrino per dotarsi di infrastrutture moderne campando di volta in volta scuse dopo scuse.
Molte vie, per loro fortuna, non hanno avuto questo trauma in quanto la mia via è sempre stata una scorciatoia per chi era diretto in altri siti (traffico di transito o passaggio che si voglia).
Il solo Sindaco uscente ha preso a cuore e di fatto messo mano alla modifica stradale che coinvolge l'intero quartiere Dante.
Capisco chi si ritiene penalizzato ma chiedo: chi mi ha trasmesso solidarietà e vicinanza in tutti questi anni? E' la solita questione che ha come cemento il fatto che alla base ci sia molto egoismo e molto menefreghismo (io sto bene nel mio orticello , così voglio rimanere!) altro che solidarietà!.
Non essendo un'esperto di queste questioni, non so cosa succederà in futuro mi basta essere stato considerato come un cittadino di serie A.
Quindi caro Marco, grazie per le tue conoscenze in materia.
Spero non dover rispondere un giorno sì ed un altro, anche, all'argomento viabilità.
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno appoggiato e rafforzato con le loro firme questa realizzazione in primis il Sindaco uscente sig. Tessari.
Ringrazio x l'accoglienza un saluto alla redazione, agli eventuali lettori e non ultimo il sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea
Elencazione di alcune problematiche create con la creazione dei sensi unici, da parte del signor Marco.
Scusate se mi dilungo in una lettera di risposta.
-Problemi nella funzionalità delle processioni funebri per la chiesa di San Vito e Modesto.
-Problemi nella funzionalità di piazza Marconi. Tra l'altro molti automobilisti periodicamente escono dal semaforo di incrocio fra via Matteotti e via Roma, non rispettando la segnaletica.
-Problemi nel direzionamento del traffico. Mentre prima attraverso via Matteotti si poteva passare da Fornase a via Buonarroti direttamente, oggi si è costretti ad impegnare via Roma (immissione ed emissione dalla via, anche perchè si è sempre costretti ad immettersi a destra nel verso di percorrenza di via Roma) aumentando e rallentando il traffico nella stessa. D'altra parte è evidente a tutti che tutt'oggi le code in via Roma sono ancora presenti. Una rotonda nel largo incrocio fra via Roma, via Cattaneo e via Matteotti avrebbe enomemente giovato alla fluidità del traffico più che l'attuale soluzione.
-Allungamento della percorrenza per chi passa da un quartiere all'altro di Spinea, dato che deve fare un giro più lungo. Ciò si traduce in poco inquinamento se si considera 1 auto solanto. Se tuttavia si considerano 365 giorni l'anno e tutto il traffico passante, costringere i veicoli transitanti a farsi 3 vie anzichè una si traduce in un notevole cambiamento.
-confronto fra le alternative: le alternative alla circolazione nord-sud a Spinea sono scarse. Via Capitaneo: presenta criticità maggiori a via Matteotti.
Via Bennati: è simile a via Matteotti, ma solo nel tratto fra via dell'Unità e via D'Annunzio, oltre è strada ben stretta e tortuosa.
Via Alfieri non ne parliamo. Mancanza marciapiedi, lo snodo fra via Roma e piazzetta Dante, ...Inoltre non arriva fino a Fornase.
Via Martiri troppo distante, sebbene sia la meno critica.
Via Matteotti presentava per la maggior parte una larga banchina a volte impegnata da veicoli parcheggiati ed un solo tratto critico, ovvero dalla gelateria fino a via D'annunzio.
A ben vedere via Matteotti delle vie passanti di Spinea era quella con minori problemi.
-Soldi spesi: circa 300.000 euro per via Matteotti e 200.000 euro per gli altri sensi unici. Il tratto di via Matteotti da via D'Annunzio a Fornase è stato completato con una pista ciclabile, ovvero son stati spesi solo soldi di vernice visto il risultato finale. Al tratto critico è stato agggiunto un nuovo "marciapiede-pista ciclabile". Nel tratto da via Roma alla gelateria sono stati spesi soldi per rifare il marciapiede non sconnesso di 2-3 metri di larghezza e per aggiungere nell'altro lato la pista ciclabile a tema. Ricordo che via Matteotti presenta meno criticità di altre vie. Spinea ha vie completamente senza marciapiedi su uno od entrambi i lati (per esempio via Alfieri o via Capitanio hanno subito le conseguenze della chiusura del senso di marcia di via Matteotti, senza che fosse previsto anticipatamente alcun provvedimento di costruzione di piste ciclabili o marciapiedi) e vie con marciapiedi più sconnessi che avrebbero meritato di più un intervento.
Il marciapiede di via Bennati era sconnesso in alcuni punti. E' stato rifatto tutto e non solo le parti lesionate. Il marciapiede di via D'Annunzio non so se rispetti la larghezza limite prevista dalle barriere architettoniche.
-Il lungo circolo costretto dai sensi unici ha intrappolato gli abitanti dei quartieri residenziali compresi fra l'intasata via Roma e il senso unico di via Matteotti. Costoro prima potevano defluire da via Matteotti nella direzione voluta senza impegnare via Roma semplicemente seguendo un senso di marcia o l'altro. Oggi no dato che via Matteotti è diventata senso unico. Inoltre il traffico formato da questi guidatori, quando non impegna via Capitanio ed un pezzo di via Roma, per rincasare, impegna le tre vie laterali fra via Matteotti e via Alfieri: via Sarpi, via Giordano Bruno e via Verga. Tali vie del tutto inadatte per la circolazione di mezzi non residenziali presentano un'uscita ad angolo retto, spesso con siepe proprio sulla pista ciclabile di via Matteotti che limita la precaria visibilità e già si contano incidenti fra cofani di auto e biciclette. Sfortunatamente i giornali non hanno riportato la casistica degli infortuni che si è venuta a creare con la modifica urbanistica.
A queste critiche se ne aggiungono altre (Curiosità sul servizio GiroSpinea, le auto contromano in via Matteotti uscenti dalle vie laterali, ecc..).
Non mi dilungo.
Secondo me diluire i problemi a più vie, o più residenti, non è risolvere i problemi.
Portare traffico dove vi sono maggiori criticità è un peggioramento delle condizioni urbanistiche anzichè un miglioramento.
Ragioniamo per i fatti e non per le tessere di partito o le militanze in lista civica.
Signor Dall'Igna, la ringrazio per la risposta, tuttavia ho un'opinione diversa e non mi sembra proprio di badare al mio orto.
Sempre riguardo alla questione degli orticelli le volevo far notare che il problema di Spinea è via Roma, sia per inquinamento-caos, sia per gli incidenti che provoca periodicamente.
500.000 euro era più giusto spenderli per risolvere il problema di via Roma.
Non credo che tale problema sarà risolto con la "tangenziale nord" (non ancora completata perchè si attendono i soldi della regione per il tratto finale) con varie motivazioni a riguardo che non riporto.
Se il problema fosse stato risolto 10 anni fa, nel primo anno di insediamento della giunta Tessari, quanto inquinamento e quanta incidenza di tumori da PM10 si sarebbero evitanti i cittadini di Spinea? quanti incidenti (in alcuni casi mortali) ci saremmo evitati su via Roma?
Poi se vogliamo badare al nostro orto possiamo chiederci quale sarà l'effetto della pedonalizzazione di via Roma ed il conseguente spostamento del traffico nel retro di villa del Majno con la congiungente che sfocia proprio sul senso unico di via Matteotti, così com'era previsto nei disegni architettonici presentati per il Mastrplan.
Potremmo osservare la casistica degli incidenti provocati in questi ultimi 10 anni in via Roma e tentare di fare una previsione per il quartiere Dante o per via Matteotti.
Signor Dall'Igna mi scusi, ma non vedo proprio perchè dovrei avere un'opinione diversa sull'argomento.
Saluti
Ringrazio nuovamente la redazione di SpineaNews per lo spazio editoriale concesso.
Ulteriore lettera-mail pubblicata da SpineaNews sulla newsletter, da parte del signor Mattia
Gentile redazione Spinea News,
vorrei rispondere alla lettera del signor Marco sulla viabilita' del quartiere Dante-Matteotti.
Intanto sgombro il campo da equivoci: non mi sento parte in causa in quanto abito in via Matteotti, ma nella parte rimasta a doppio senso: si puo' dire quindi che subisco solo i "disagi" della nuova viabilita', dovuta agli aumenti di percorrenza per arrivare in centro.
Proprio da qui vorrei partire: certo, ora andare in centro partendo, diciamo, da Fornase, richiede piu' strada. Ma questo se consideriamo solo la macchina: sembra che stiamo trascurando nella nostra discussione, il fatto che ora tutti i cittadini ex-di-serie-B di Fornase e limitrofi abbiano la CONCRETA possibilita' di andare in centro a piedi o in bici, cosa che prima richiedeva un certo coraggio. Vedo ragazzi e ragazzini usare ogni giorno la pista ciclabile per andare a scuola, quando ero bimbo io, i miei genitori non me l'avrebbero concesso perche' era pericolosissimo.
Quanto alle percorrenze aumentate che aumenterebbero l'inquinamento, mi sembra un argomento debole: si dimentica che il senso unico ha costretto quasi di "eliminare" il semaforo di via Roma, che ora e' quasi sempre verde; lei dice che il traffico su via Roma e' peggiorato e io a questa affermazione non posso che fare a meno di chiedermi in quale citta' lei viva, dal momento che ricordo bene che una volta nelle ore di punta il traffico in direzione Mirano arrivava fino a Chirignago: e si sa bene che il traffico di scorrimento, quale e' quello che interessa ora le vie D'Annunzio e Bennati, inquina molto meno che le macchine in coda. Dal primo insediamento della giunta Tessari ad oggi mi sembra che la situazione di via Roma sia ENORMEMENTE migliorata (si ricorda il semaforo dei Bersaglieri?!?!?!) e non vedo come si possa fare di meglio se non con un'alternativa che bypassi il centro.
Per concludere, lei ritiene che siano stati soldi spesi male. Io non mi trovo d'accordo, penso che invece sia stata presa una decisione coraggiosa: non significa che, solo perche' le cose erano cosi' "da sempre", quella fosse la migliore viabilita' possibile. Alla fine della storia, via Matteotti finalmente si trova con un arredo urbano dignitoso e qualche parcheggio in piu' per i negozi; tutti i cittadini, dell'intero quartiere e quelli di Fornase, hanno marciapiede e una pista ciclabile per andare in centro; via Bennati (che nel tratto di cui stiamo parlando e' IDENTICA a via matteotti) e' stata ugualmente risistemata (a proposito, NON E' VERO che siano stati rifatti tutti i marciapiedi, si faccia un giro e vedra' certamente che in lunghi tratti sono solo stati risistemati quelli vecchi), via Alfieri e' diventata praticamente zona a traffico limitato, A PARTE l'ultimo tratto che va fino a via Roma, che e' a mio avviso l'unica mancanza che si puo' imputare al progetto, in quanto cosi' com'e' sicuramente non va bene.
Infine, non ha senso parlare dei progetti futuri: quelli sono in mano all'attuale giunta che prendera' le decisioni piu' opportune, che potrebbero anche essere diverse da quanto aveva previsto la giunta precedente. A questo punto, direi per fortuna che non ci sono i soldi per tornare indietro!!! Questi si', sarebbero davvero soldi buttati, nessuno ci tocchi la pista ciclabile che abbiamo aspettato per decenni.
Grazie per l'ospitalita',
Mattia
Riporto di seguito la risposta alla lettera-mail del signor Mattia pubblicata con un certo ritardo nella Newsletter di Spineanews.com.
Andiamo per punti, e perdonatemi se la risposta si allunga sempre più
1) la viabilità del miranese è complessa e trae in causa più città, motivo per cui si discute di ragionare in termini di metropoli e non di semplice comune indipendente.
L'urbanistica dà strumenti per ragionare e risolvere i problemi in congiuntura fra più comuni, dato che esiste il PAT, ma anche il PATI.
Lei Mattia si sente escluso e porta indubbiamente il beneficio apportato dalla creazione di una pista ciclabile che congiunge uno dei tanti satelliti residenziali di Spinea al centro.
Rimane tuttavia legato all'idea comune che necessariamente pista ciclabile e strada debbano essere indissolubilmente legati, specialmente nella via maggiormente percorsa da mezzi in mobilitazione concorde ed anche trasversale, e senza considerare che esistevano almeno tre alternative a tale soluzione: via Bennati che però non arriva in centro, via Capitanio e via Cici (forse anche via Alfieri poteva essere un'alternativa).
2) quand'era piccolo Lei, signor Mattia, posso immaginare che Spinea fosse nella sua forma precedente all'espansione edilizia, ovvero un nucleo storico omogeneo cressciuto a ridosso di via Roma, seguito da alcuni nuclei residenziali satellite che avrebbero dovuto funzionare indipendentemente l'uno dall'altro, ognuno con i suoi servizi. D'altra parte erano i tempi in cui esistevano ancora campi a separare le città.
Oggi si tende a parlare di città metropolitana, a descrivere il "diffuso" esistente da Mestre al miranese come una "città non città" che presenta diverse difficoltà a cui bisogna rispondere nel modo appropriato.
3) Semaforo di via Roma-Matteotti-Cattaneo: sinceramente non capisco. Io ho citato un'alternativa che prevede una rotonda fra le vie e Lei invece porta ad esempio il vantaggio apportato dalla rotonda di via Bersaglieri alla circolazione di via Roma. Forse abbiamo la medesima idea per i due incroci così simili e così diversi. Una delle tante diversità che vorrei ricordare e che effettivamente creò problemi per l'incrocio dei Bersaglieri, era la ristrettezza di spazio disponibile. La prima soluzione adottata per la rotonda dei Bersaglieri presentava per la carenza di spazio difficoltà che l'incrocio di via Matteotti-Roma-Cattaneo non ha tutt'oggi. Tutto ciò dovrebbe risultare curioso anche agli occhi di chi non è esperto.
4) Dovrei ritenere che sono soldi spesi male: mi sembrava di aver dato un parere più ampio citando problemi accentuati, creati e problemi semplicemente traslati. Ho indicato parti create, ma che potevano benissimo essere create da qualche altra parte, parti funzionali rifatte e parti minimamente prese in considerazione.
E' un parere molto ampio, non credo si possa riassumere come Lei dice.
5) Dei negozi di via Matteotti hanno sostenuto i comitati civici, questo perchè hanno lamentato un calo delle vendite. Un esempio concreto: quando piazza Ferretto è stata convertita in pedonabile, dei negozi della stessa hanno chiuso per le ingenti perdite. I locali sono stati acquistati da gelaterie, pub e bar più adatte alla sitemazione imposta dal Comune.
6) il comitato Cittadini per una Spinea Vivibile hanno sostenuto spesso l'idea che la sola cosa che impedisce a via Matteotti di essere a doppio senso di circolazione nel tratto in questione riguarda i soli parcheggi a spina di pesce. Se questi fossero rettilinei vi sarebbe qualche parcheggio in meno, ma si otterrebbe lo spazio per circolare a doppio senso di marcia.
7) i parcheggi liberi che devono essere garantiti dipendono dal numero di cittadini residenti con determinati rapporti di proporzionalità. L'eliminazione dei parcheggi di piazza Marconi-Fermi per il progetto del Masterplan necessità, per mantenere i suddetti rapporti di proporzionalità, di creare nuovi posti di sosta. Ricordo che l'idea di progettare un parcheggio sotto piazza Fermi non era inclusa nel primo progetto del Masterplan.
Parallelamente è stato creato il parcheggio della stazione dei treni.
8) il vecchio assessore all'urbanistica nel prosismo futuro prevedeva come soluzioni non ancora progettate la messa a senso unico di via Capitanio e delle vie Pochielli-Bellini, quest'ultime con sensi contrapposti. Inoltre si pensava di sviluppare di parcheggi laterali su queste vie.
9) via Bennati non è identica a via Matteotti, dato che entrambe raggiungono Fornase. Forse Lei dimentica il tratto di via Bennati da via D'Annunzio a Fornase.
La rotonda fra via D'Annunzio e via Bennati è curiosa, dato che ha un terzo di circonferenza che asserve un senso unico. Magari serve per chi proviene da via Bennati a doppio senso per fare inversione ad U. Generalmente Spinea ha rotonde molto curiose: rotonda ad 1 via (vicino al centro PAM), rotonda sopra dosso, rotonde inclinate, rotonde non circolari. Non si può negare una notevole inventiva progettuale.
10) via Alfieri: il tratto da piazzetta Dante a via Roma presenta problematiche notevoli, comparabili all'ultimo tratto di via Capitanio nello sbocco dei Bersaglieri. Via Alfieri non è una zona a traffico limitato a meno che Lei non si riferisca alla velocità limitate. E' un ingresso a traffico limitato per quanto riguarda l'imbocco sud di via D'Annunzio, non rispettato da molti veicoli.
Soprattutto l'ingresso regolamentato è stato continuamente esteso da una serie di circolari di autorizzazione poco note alla popolazione che comunque ha sempre fatto quel che voleva.
Via Alferi si potrebbe definire zona a traffico limitato se il vincolo esistesse su tutti gli ingressi a via Alfieri con le altre vie del quartiere o più in generale al quartiere Dante.
Vi è poi l'assurdo di chi costruisce marciapiedi e piste ciclabili in via Matteotti e via Bennati per poi costringere la gente ad attendere l'autobus dove questi non ci sono, ovvero via Alfieri.
Via Alfieri oggi è a doppio senso solo perchè vi transita il GiroSpinea che per un motivo inspiegabile secondo la passata direzione urbanistica deve incrociarsi assolutamente nei due versi di percorrenza e non può essere disposto il passaggio su via Bennati e via Matteotti con tanto di pista ciclopedonale di collegamento già esistente per congiungere le fermate.
Ad essere malevolo verrebbe da pensare che via Alfieri è a doppio senso per i progetti di viabilità finale con Masterplan realizzato, più che per il servizio GiroSpinea.
Gli abitanti di via Alfieri avevano richiesto la chiusura dell'ingresso sud da via D'Annunzio, invece che il divieto di transito con il cartello ballerino (spesso viene girato da vandali).
Non è stato concesso dall'assessore all'urbanistica, poichè da lì entra la tratta di un senso di marcia del GiroSpinea.
In via Alfieri è stato posto il box per autovelox, sebbene credo non sia mai stato inserito un autovelox al suo interno per far multe. In compenso periodicamente gli abitanti del quartiere devono ripulire autonomamente il box da vernici e cemento-malta spalmate sulle fessure dello stesso.
Secondo me uno smacco agli abitanti, un po' come il cartello di divieto di transito perennemente vandalizzato ed a chi crede che via Alfieri sia zona a traffico limitato.
Per la redazione di SpineaNews: personalmente gradirei leggere notizie ed articoli di giornale sulla sostenibilità del progetto della piazza Santa Bertilla, per una gran parte finanziato con la realizzazione e la vendita di appartamenti nel progetto stesso, oggi che il mercato immobiliare è fermo, ed i prezzi stanno calando.
Lo dico un po' perchè bado al mio orto ed a quello degli altri 20.000 abitanti di Spinea, poichè se le previsioni di spesa sono falsate dalla crisi immobiliare recente, dovrà essere il Comune a sborsare i soldi contanti, o più soldi contanti di quanto preventivato dalla vecchia giunta.
Ciò rende ancora più triste l'esultanza di taluni per la mancanza di soldi con la presunzione che ciò influirà soltanto su via Matteotti.
Saluti
Marco
Ultimo intervento del signor Dall'Igna
Via Matteotti: dimezzare il flusso di veicoli in transito è stata un'imperdonabile leggerezza?
Gentile Redazione,
sono costretto, mio malgrado, ad intervenire nuovamente sul tema viabilità ed in particolare di via Matteotti dopo l'ultimo intervento del sig. Marco. Credo sia, la sua, una provocazione bella e buona quando argomenta, dati alla mano, tutta una serie di errori commessi dalla precedente Amministrazione. Si sa che tirando l'acqua al proprio mulino si sovvertono anche le teorie che ne giustificano gli atti conseguenti. Lui, il sig. Marco di sicuro l'acqua la sa dove portare. Io sono sempre quell'abitante, fronte strada, di via Matteotti e vorrei molto umilmente chiedergli: sarà che quasi dimezzare il flusso di veicoli in transito sia stata un'imperdonabile leggerezza? Se sì mi dovrei rattristare e chiedere a gran voce di ritornare al doppio senso?
Mi scuso con lui e con i lettori ma mi rendo conto sempre più quanto è facile dire stupidaggini pensando invece di dire cose degne di attenzione. Ci si può sbagliare nella vita! Tanti auguri sig. Marco.
Albino Dall’Igna
Spinea
Nuovo parere:
Una opinione senza fermarci alla critica o alla lamentela a tutti i costi
Ho avuto occasione di leggere in questo spazio e nei giornali locali, per esempio nella lettera al Gazzettino di domenica 11 Ottobre, alcuni articoli sulla viabilità in Via Matteotti, sulla pista di pattinaggio su ghiaccio invernale, sul carretto sopra la rotonda e sui conti che non tornano.
Premetto che sono una semplice cittadina e non è mia intenzione entrare in polemica con altri cittadini o con la rappresentanza politica attualmente in carica o all’opposizione, ma voglio riportare il punto di vista di una “persona comune”.
Chi vive Via Matteotti non può non essersi reso conto che la vita è notevolmente cambiata: IN MEGLIO.
Ci sono bambini che da Fornase raggiungono la scuola in bicicletta, persone che passeggiano o che fanno jogging lungo la pista ciclabile/pedonale, cittadini che vanno a far visita ai loro cari in cimitero, famiglie che pedalano in bicicletta.
Mi chiedo: avreste lasciato i vostri figli percorrere quella strada prima? Vi sareste avventurati in cimitero con le macchine che sfrecciavano a 100km all’ora? Sareste andati a correre con la possibilità di essere falciati?
Per quanto riguarda la pista di pattinaggio, bisognerebbe ricordare che il Comune non dovrebbe essere una società per azioni. Non dovrebbe, cioè, guardare alle singole iniziative che si attuano come a un qualcosa da cui trarre sempre e comunque dei benefici in termini economici. Gli unici benefici ai quali il Comune dovrebbe tendere sono quelli che riguardano la collettività … vero o no!?
Si parla tanto di giovani che non hanno iniziative. Ebbene, un’ iniziativa come quella della pista di pattinaggio mi sembra abbia attratto famiglie e giovani da Spinea e non solo da Spinea. Ha fatto divertire e ha dato una risposta alle esigenze di “alternative su cosa fare”.
Vorrei contare quali sono le manifestazioni che si tengono a Spinea. Mettiamole a confronto con quelle di paesi vicini, ne usciremo sconfitti sotto tutti i punti di vista.
Se si vuole una città migliore, più vivibile, con più afflusso di persone, con “qualcosa da fare”, non si può non investire e non si può non investire sui giovani.
Passiamo al carretto sopra la rotonda di accesso al Paese. Mi è sembrata una bella idea, un elogio alle rotonde di Spinea. Bambini che accolgono da un lato chi entra in città, giraffe che ci guardano dall’alto, un carretto che ci ricorda le nostre origini.
C’è sempre chi si lamenta di tutto, bisognerebbe qualche volta guardare all’interesse comune più che all’interesse del singolo.
Non mi sembra possibile che un’ amministrazione debba criticare sempre e comunque quella che l’ha preceduta. Inevitabilmente questo succede sempre e comunque che si parli di destra, sinistra o centro.
Da ultimo. E’ possibile che i conti quando cambia l’amministrazione non tornino MAI..! Ma chi lavora per noi non dovrebbe dare un resoconto puntuale della propria attività? Oggi c’è disponibilità, domani siamo in rosso con i conti…E’ possibile che le iniziative intraprese con una amministrazione debbano sempre essere messe sul tavolo da quella successiva, rivalutate, riviste, revisionate?
Vorrei invitare tutti i cittadini a ricordare bene cosa è stato fatto per il paese negli scorsi anni, cosa verrà fatto dalla attuale giunta e così via; mettiamo tutto sulla bilancia e vediamo di volta in volta dove pende.
Quanto scritto sopra, senza fermarci alla critica e alla lamentela a tutti i costi, ma a fini propositivi, nell’interesse della cittadinanza.
Silvia S.
Spinea
Forse ultimo commento sulla questione, non pubblicato sulla newsletter di Spineanews.com (troppo lungo?!) ma solo sul link del sito nella sezione lettere. Un simpatico seguito alla precedente lettera non pubblicata per varie edizioni pdf della newsletter.
Questione viabilità e… non solo
Ringrazio la redazione di SpineaNews e chi interviene nella discussione attraverso le lettere.
Ammetto che inzia ad essere un po’ deprimente intervenire nella questione viabilità, per il semplice fatto che i sostenitori di “via Matteotti a senso unico” son sempre pronti ad accusare chi ha un parere diverso di faziosità politica o di badare solo al proprio orto, e poi secondo me si dimostrano loro stessi faziosi e legati unicamente alla loro prospettiva.
Basta poco in effetti.
Per esempio basta lodare la possibilità dei ciclisti di andare da Fornase al centro di spinea, e dimenticare gli incidenti fra auto uscenti dalle vie laterali di via Matteotti e ciclisti nella pista ciclopedonale, questo perchè l’intervento stesso ha portato ad un’intensificazione nel traffico proprio in vie strette e senza visuale nello sbocco sulla nuova pista ciclabile di via Matteotti.
Basta dimenticare che auto che sfrecciano a 100Km/h oggi non passano più in via Matteotti….sono magicamente sparite, trasferite su un altro pianeta.
Sbagliano i comitati del quartiere Dante e di via Capitanio a dire che oggi sfrecciano da loro, dove la banchina è di esosi 15 centimetri sui cancelli residenziali, senza pista ciclopedonale, senza marciapiede, senza dossi (il dosso di via Alfieri è ben diverso da altri realizzati recentemente…limita ben poco la velocità di percorrenza a 30km/h).
Sbaglia anche chi dice che via Matteotti, prima dell’intervento della giunta Tessari presentava meno criticità delle altre vie, poi coinvolte dagli effetti delle modifiche urbanistiche.
Non è vero che i problemi sono stati spostati in altro loro, aumentando le problematiche del territorio.
Non è vero che vengono giornalmente vandalizzate le colonnine dei box autovelox di via Rossignago, via Alfieri e Fornase, poste dalla giunta Tessari come risposta alle pressioni dei comitati di quartiere.
Non è vero che qualche giorno fa il Comune ha deciso un intervento di ripristino della viabilità di via Cattaneo e del semaforo.
Non è vero che nell’articolo del La Nuova Venezia non si capisce la motivazione di tale intervento del Comune (forse problemi per un qualsiasi corteo funebre ad uscire dall’aia della chiesa ed immettersi in via Matteotti in direzione del cimitero?!) e che l’articolo del Gazzettino sembra ignorare ciò di cui sta parlando, affermando cose non vere (”La rivoluzione viaria applicata da Mario Simionato e Claudio Tessari spazzata via con un colpo di spugna.” in realtà vengono modificati solo alcuni aspetti dei tanti interventi apportati precedentemente, quindi od il gironalista non sa e sbaglia a scrivere, oppure è fazioso).
Non è vero che la rotonda dei Bersaglieri sarebbe stata un buon esempio di intervento anche per l’incrocio Roma-Cattaneo-Matteotti, per molti motivi già spiegati.
eccetera…
Non so se ridere o piangere a ciò che leggo.
Aggiungo solo un’altra piccola informazione che mi risulta: i sostenitori dei comitati della viabilità, contrari agli interventi apportati da Simionato e Tessari, hanno più volte sollecitato la Giunta precedente anche sui problemi di velocità. Gli abitanti di via Alfieri in un anno e mezzo hanno visto una postazione autovelox ben 3 volte, sempre su richiesta della popolazione grazie al servizio di segnalazione online premiato a livello statale, due volte il controllo delle auto entranti nell’ingresso da via D’Annunzio e ben tre volanti della polizia municipale nel corso delle manifestazioni che fecero nel quartiere.
L’assessore all’urbanistica per verificare il rispetto del divieto di transito, dava mandato alla polizia municipale di verificare gli ingressi dal lato sud di via Alfieri, la quale, solo con la presenza sul marciapiede di via D’Annunzio al fine di svolgere il compito assegnato dicincentivavano l’ingresso degli autoveicoli! Il confronto delle cifre di transito con quanto rilevato dai comitati diventava quindi un’autentica presa in giro…una delle tante prese in giro, visto che se ne potrebbero citare altre.
Non mi pare che il box autovelox sia mai entrato in funzione in via Alfieri. Tuttavia le prese di posizione a riguardo sono state già indicate (malta, vernice, oscuramento delle aperture).
Per quanto riguarda gli abitanti di via Capitanio, si può ricordare la sagoma della vigilessa, l’unico “rappresentante” di cartone della polizia ad aver pattugliato ogni giorno la via.
Finì anche in una trasmissione di Rai2, sebbene più per le forme ed il soggetto ispiratore che per il significato intrinseco.
Infine l’intervento prospettato ai comitati dalla passata amministrazione prevedeva la realizzazione di un sistema autovelox fisso posizionato non a terra.
La questione del finanziamento all’opera di piazza Santa Bertilla si pone dato che il finanziamento segue la filosofia del costruire con sistemi creativi.
Nel caso in questione parte del finanziamento doveva derivare da una contropartita monetaria ottenuta dalla vendita di immobili.
Quindi è pressocchè ovvio chiedere a SpineaNews, al Comune od ai giornalisti, una verifica dello studio di fattibilità precedentemente compiuto a seguito delle modifiche venutesi a creare con crisi economica, calo del prezzo degli immobili e calo delle vendite.
Se per esempio i margini di fattibilità e di finanziamento dell’opera previsti nello studio di fattibilità compiuto anni or sono vengono meno a seguito di vari fattori (calo vendita appartamenti, abbassamento prezzi, …) ne consegue che i maggiori costi ricadono sui bilanci comunali odierni e non passati, ed i diretti finanziatori dei bilanci sono i cittadini.
Oltre a questo esempio, altri rientrano i una tale logica di spesa ed ammortamento in bilanci di future amministrazioni.
Il motivo per cui in Italia si costruisce tutto sempre all’ultimo momento o nel penultimo anno o nell’ultimo anno di mandato a mio parere si accorda con tale logica politica, sebbene possano intervenire anche altre questioni a tal riguardo, tali da rendere il discorso molto complesso da trattare.
Aggiungo dell’altro: sarebbe interessante anche verificare il ritorno economico del parco fotovoltaico, in parte perchè è stata un’idea lodevole l’installazione dell’impianto da 27000 KWh annuali, in parte perchè in genere ai cittadini sfuggono gli incentivi inerenti alle fonti rinnovabili ed il guadagno annuale che se ne può ricavare per 20 anni.
Ricordo a titolo di esempio che per 20 anni un impianto fotovoltaico integrato usufruisce della tariffa incentivante del conto energia (0.48 euro/KWh prodotto per impianto “costruito” nel 2009) con denaro contante depositato dal GSE in conto corrente, a cui si aggungono i proventi di vendita dell’energia nella GME, mercato elettrico dell’energia con il sistema di scambio sul posto o ritiro dedicato (il primo prevede la compensasione della spesa della bolletta elettrica casalinga, il secondo sola vendita di energia al valore del prezzo zonale), a cui si aggiungono eventuali altri incentivi e bonus (simulare8.3 per previsioni di rientro della spesa).
Purtroppo la normativa a riguardo è abbastanza o volutamente ostica (basterebbe documentarsi in forum o sulel FAQ del sito del GSE), così come la spesa iniziale per l’installazione dell’impianto.
Per quanto riguarda il sottopassaggio della discordia di Crea, non ho mai avuto modo di vederlo da vicino.
Il progetto dello stesso ha una firma, responsabile della progettazione non conforme alle norme tecniche.
Sono imputabili anche il direttore responsabile dell’ufficio tecnico urbanistico che in linea teorica dovrebbe verificare quanto progettato ed il costruttore o direttore del cantiere quali verificatori del progetto.
Ricordando vecchi articoli di giornale se non erro per il sottopasso di via Macello e per quello di via dell’Unità, sembra che la questione di Crea non sia un caso isolato.
Saluti
Marco
In conclusione (se non si tratta di conclusione, editerò in futuro il post) cosa si può desumere a mio parere da tutto ciò?
In particolar modo due aspetti:
1) l'ipocrisia che emerge nella considerazione dei fatti. In effetti il signor Mattia a mio parere è illuminante. Loda l'intervento della rotonda dei Bersaglieri, in cui era estremamente difficile procedere alla creazione di una rotonda e non si accorge che nell'incrocio di via Matteotti, via Cattaneo e via Roma era proprio tale tipologia di intervento che avrebbe creato minori problematiche urbanistiche.
2) Con tutto rispetto, ma i sostenitori della messa a senso unico di via Matteotti sono sempre pronti ad accusare chi ha pareri diversi dal loro di essere di parte politica con tanto di tessera e di badare solo al proprio orto. Si scopre poi che sono del tutto all'oscuro di cosa comportava il Masterplan per la loro via (ovvero badano al loro orto ma non sanno cosa avrebbe comportato la realizzazione del Masterplan), ignorano quali siano i veri problemi creati da via Roma a Spinea, i quali andavano risolti 10 anni fa, ignorano le problematiche create in altre aree della città nell'intorno della loro via in un bilancio complessivo da compiere per valutare o disquisire della bontà dell'intervento urbanistico (l'intervento ha portato più benefici od un aumento delle criticità).
Certo, anche questa è ipocrisia, ma al tempo stesso è qualcosa di più.
D'altra parte in Italia esiste prima la libertà di opinione, che l'obbligo a basarsi sui fatti.
Post Scrittum:
Alla redazione di SpineaNews è stata inviata una lettera anche riguardo alle questioni di RadioSpineaWeb, e possibilità di creare una Web-TV comunale in modo del tutto gratuito, con i servizi di streaming via internet (Live Streaming e UStreaming) senza doversi rivolgere a ditte esterne dalle parcelle esose, così come si può leggere nel dibattito rappresentanti politici degli ultimi giorni.
In passato su due post (post1 e post2) erano state indicate le medesime soluzioni.
Verrà pubblicata o considerata? speriamo di si, anche perchè con una live-web-tv si potrebbe vincere ancora il concorso per l'innovazione dell'Amministrazione comunale.