venerdì 29 febbraio 2008

Articolo di giornale - Incidente vicino Santa Bertilla

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 28 FEBBRAIO 2008
Provincia Spinea, donna in bici investita davanti alla chiesa di S. Bertilla
SPINEA. Un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, è avvenuto ieri mattina in via Roma a Spinea all’altezza della rotonda «a pavesino» di fronte alla chiesa di Santa Bertilla. Protagonisti un’auto e una ciclista e a scaturire lo scontro potrebbe essere stata una mancata precedenza. La dinamica, comunque, è al vaglio dei carabinieri di Spinea che stanno indagando sull’accaduto. L’episodio è avvenuto verso le 8.30. Secondo una prima ipotesi dei militari dell’Arma, sembra che la conducente alla guida di una Y10, C.S. di Spinea, entrando nella rotonda a forma di pavesino proveniente da Viale Sanremo, non si sia accorta dell’arrivo della bicicletta con in sella sempre una donna, S.S., anch’essa di Spinea. Il contatto tra i due mezzi è stato inevitabile. La ciclista è stata sbalzata sul parabrezza, che ha rotto, ed è caduta sull’asfalto. Nell’impatto non si è procurata gravi ferite ma solo tanto spavento e qualche botta. S.S., distesa a terra, aveva iniziato ad accusare anche dei brividi di freddo ma in attesa dei soccorsi dall’ospedale di Mirano, un carabiniere le ha passato la giacca. La ciclista è stata trasportata al pronto soccorso ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. (a.rag.)

La limitazione del traffico in via Roma dovrebbe essere una priorità, rispetto altre opere.
Investimenti andrebbero fatti per il completamento della tangenziale nord ed il collegamento con la SP36, ma anche un piano di assetto del terrotorio intercomunale con il comune di Mirano che dirotti il traffico dal suo bacino nelle vie periferiche (Via Taglio da un lato e via Luneo via Zigaraga dall'altro magari costruendo una nuova arteria che salvi l'abitato delle due vie citate).

Va fatto notare che gli incidenti con danni alla persona o con intervento della polizia/carabinieri fanno statistica, nonchè articoli di giornale.
Gli incidenti con constatazione amichevole (per esempio quello a cui ho assistito sulla nuova rotatoria fra via Roma e via Alfieri dovuta ad una frenata brusca in prossimità di un dosso) non vengono conteggiati, sebbene possano variare di molto i grafici di incidenza del traffico.

sabato 23 febbraio 2008

Articoli di giornale - Sexy vigilessa in vacanza

LA NUOVA
VENERDÌ, 22 FEBBRAIO 2008
Provincia Spinea. La protesta dei residenti in via Capitanio «Non è un’autostrada» Cartelli contro le auto
SPINEA. La sexy vigilessa di compensato non è servita. O meglio: è servita fino a che è rimasta in servizio. Ora che il suo inventore, Giovanni Simionato, l’ha messa a riposo, e in attesa degli interventi promossi dal Comune, le auto hanno ricominciato a sfrecciare lungo via Capitanio, e così i residenti della zona hanno cominciato a lamentarsi di nuovo. Il problema è quello delle auto che, per far prima, tagliano da Fornase alla centrale via Roma utilizzando proprio via Capitanio, una stradina di campagna lungo la quale, tra l’altro, presto sorgeranno nuove aree residenziali con decine di appartamenti, aumentando in modo esponenziale i problemi di traffico.
I residenti della via hanno tolto «Manuela», la vigilessa di compensato diventata un caso nazionale, ma hanno lasciato i molti cartelli appesi lungo il tracciato che ricordano agli automobilisti di passaggio che «questa non è un’autostrada», e che per questo si prega di andare piano. «Le auto continuano a correre - spiegano i residenti della zona - e non si preoccupano dei pedoni e dei ciclisti che transitano sulla strada e che si trovano in condizioni molto pericolose». Nei progetti dell’amministrazione comunale via Capitanio dovrà diventare a senso unico, anche se non è ancora stato deciso in quale direzione. (f.fur.)


Aggiornamento

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 22 MAGGIO 2008
Provincia Problemi legali per «assumere» Manuela Spinea, ancora fermo l’ordine per costruire altre sagome di vigilesse
SPINEA. Ricordate Manuela, la sexy vigilessa? Ebbene, è ancora sola in quel di Spinea, nonostante il sindaco avesse promesso l’assunzione di almeno sette colleghe, certo meno disinibite, ma pur sempre vigilesse. Claudio Tessari lo aveva promesso...


Nel 2009 non sono ancora state realizzate ed utilizzate.



mercoledì 20 febbraio 2008

Articoli di giornale - Lavori in via Roma

LA NUOVA
MARTEDÌ, 19 FEBBRAIO 2008
Provincia Spinea. Sarà anche installata la nuova illuminazione Iniziati i lavori di posa del porfido in via Roma
SPINEA. Sono cominciati ieri mattina a Spinea i lavori per la posa del porfido lungo la centrale via Roma (nella foto), ultimo atto della riqualificazione del tratto compreso tra la rotonda dei bersaglieri e la chiesa di Santa Bertilla.
Via Roma così si rifa il look. Il cantiere permetterà di completare il progetto della passeggiata sul lato nord di via Roma (già realizzata nei mesi scorso tra il municipio e la rotatoria dei Bersaglieri) come previsto dall’accordo siglato con la Provincia e la Regione, per un finanziamento complessivo di 1 milione e 200 mila euro, ripartito tra i vari enti. Nelle scorse settimane era stata abbattuta la piccola siepe che separava via Roma dalla pista ciclabile. Nelle prossime settimane verrà posta anche la nuova illuminazione, sul modello di quella usata davanti al municipio.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile, sul lato opposto di via Roma, che andrà da Santa Bertilla a villa Simion, sede della biblioteca. Per la sua realizzazione sarà però necessario eliminare i posti auto, che verranno recuperati nel piazzale davanti alla biblioteca, dove oggi c’à il distributore di benzina.
A breve l’impianto si trasferirà sulla camionabile di Crea e in via Roma al suo posto verrà realizzato un parcheggio. Solo in un secondo momento verrà realizzato anche il nuovo sagrato della chiesa di Santa Bertilla. La riqualificazione di via Roma è da tempo al centro del progetto di lavoro della giunta che, a lungo termine, ne ha previsto anche le pedonalizzazione. I lavori per la posa del porfido dovrebbero concludersi nelle prossime settimane. (f.fur.)


Articolo di giornale - terremoto via Zigaraga

IL GAZZETTINO
Domenica 17 febbraio 2008 I rappresentanti di Martellago, Spinea e Salzano si sono incontrati con quelli del Passante per una soluzione per via Zigaraga Un "terremoto" con pareti e strada lesionate I tecnici hanno promesso per aprile stop ai camion e asfaltatura del percorso che tocca tre comuni
(ndr) Col terremoto quotidiano dovranno conviverci ancora due mesi, ma si intravvede all'orizzonte la fine, con due promesse: via i camion entro aprile, asfaltatura decente in estate.Una folta delegazione del comitato di via Zigaraga ha incontrato mercoledì, in municipio a Martellago, i responsabili del Passante per ribadire i disagi che sopportano da mesi con l'apertura del vicino cantiere e invocare soluzioni: presenti anche gli amministratori dei Comuni dove ricade la lunga via, il sindaco di Martellago Brunello, a cui va dato atto di aver preso a cuore la questione, il collega di Salzano Quaresimin e l'assessore all'Ambiente di Spinea Da Lio, oltre all'ingegner Fasiol, responsabile del procedimento per l'ufficio del Commissario e l'ingegner Merluzzi della Direzione lavori. A causa del massiccio transito di mezzi pesanti da mattina a sera con tonnellate di terra (e i cui autisti corrono a tutto gas), la strada, stretta, inadatta a una tale mole di traffico e dissestata già in origine, si è trasformata in un "cratere", senza parlare del cedimento dei cigli dei fossi, con problemi anche idrogeologici.Oltre alla pericolosità "stradale", specie per ciclisti e pedoni, la situazione sta anche minando la sicurezza degli edifici: gli scossoni prodotti da camion e betoniere che sobbalzano sulle buche producono crepe sempre più vistose sulle abitazioni."Qui crolla tutto" protestava uno degli abitanti, che sono arrivati a buttare loro sacchi di asfalto a freddo per coprire le buche. Gli interventi ripetutamente sollecitati, a quanto accusano i residenti, sono stati scarsi, parziali e al risparmio: a una signora sono arrivati ad asfaltare metà del passaggio davanti casa, lasciando fuori il resto. L'ingegner Fasiol ha precisato che più di qualcosa è stato realizzato (da ultimo, in gennaio, un intervento di asfaltatura per 12mila euro), "ma ad ora possiamo fare solo dei rappezzi: questa non è la stagione indicata per asfaltare, e vi sono anche altri cantieri aperti come quello di Acm che poi costringerebbero a rifare tutto". Fasiol ha convenuto di lavorare piuttosto sulla priorità indicata dagli stessi residenti, rimuovere l'origine del problema, i camion. E si è impegnato a ridurli da subito, deviandone più possibile nella contro-strada di cantiere, e massimo entro aprile a liberare del tutto via Zigaraga facendo entrare i mezzi pesanti da via Luneo e sfruttando poi lo stesso sedime del Passante, che per allora sarà percorribile. Con l'ulteriore impegno a mettere intorno a un tavolo i 3 Comuni per fare un progetto di asfaltatura complessiva della via da realizzare in estate. Fasiol ha dato anche indicazioni ai residenti su come segnalare e comprovare (con foto) le crepe delle case per attivare subito la procedura assicurativa, e c'è da giurare che richieste di danni agli uffici del Commissario o di Pdm ne arriveranno diverse da via Zigaraga."Soddisfazione è tanto - hanno commentato alla fine i residenti -, ma è un passo in avanti e almeno ora abbiamo un impegno preciso".






Articoli di giornale - chiudono via Rossini e Villafranca

LA NUOVA
sabato 16-02-08, 29 Provincia
Chiudono
le vie Rossini e Villafranca
SPINEA. Chiuderanno per sempre a partire da lunedì via Rossini e via Villafranca, nella zona di Crea. In quel punto, quasi ai confini con Mirano, transiterà il Passante di Mestre e per le due piccole vie comunali questo significherà chiusura definitiva. Via Rossini perderà lo sbocco a Crea su via Verona, rimanendo raggiungibile solo dalla provinciale 81, mentre via Villafranca non terminerà più sulla camionabile, ma sarà raggiungibile solo da viale Venezia, via dei Dori e via Vecellio. La procedura per la chiusura definitiva delle due strade era iniziata nelle scorse settimane, con l’inoltro delle specifiche richieste da parte della ditta Mantovani, incaricata dei lavori. Impossibile per via Villafranca mantenere lo sbocco sulla provinciale 81: in quel punto infatti il progetto prevede che la camionabile sovrappassi il tracciato autostradale con un cavalcavia. L’intersezione delle via comunale con la provinciale sarebbe capitata proprio in corrispondenza della rampe del cavalcavia, diventando impossibile mantenere il raccordo su due diversi livelli. Via Rossini invece andrà a morire proprio sul Passante. Procedono così spediti i lavori per il Passante in tutta la zona. Nelle scorse settimane gli operai hanno chiuso anche l’accesso a via Crea (in questo caso però solo temporaneamente) per creare il bypass provvisorio della provinciale, primo passo verso la realizzazione del cavalcavia. Una volta ultimato il sovrappasso la provinciale potrà tornare in asse e quindi i lavori per il Passante riprenderanno, con l’avanzamento dell’autostrada sotto il cavalcavia. Il lungo serpentone d’asfalto proseguirà poi verso Nord, nella zona della Fossa, dove transiterà in trincea sotto la rotatoria. (f.d.g.)

sabato 16 febbraio 2008

Articolo di giornale - opere complementari, servono altri 30 milioni

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 13 FEBBRAIO 2008
Provincia I soldi potrebbero essere messi dalla società mista chiamata a gestire l’autostrada Opere complementari, servono altri 30 milioni Le bretelle sono alla progettazione definitiva. Vernizzi. «In primavera le gare d’appalto» L’area di Roncoduro a cavallo tra i Comuni di Mirano, Mira, Dolo e Pianiga sarà interessata da importanti varianti
FRANCESCO FURLAN


MESTRE. C’è un solco di cantieri aperti lungo 32 chilometri che attraversa dodici comuni delle province di Venezia e Treviso per la costruzione del Passante di Mestre. Apertura prevista, dice il cronoprogramma: fine dicembre 2008, ma senza i caselli intermedi di Crea, Cappella e Preganziol. Gli occhi dell’Italia che lavora e produce e muove le merci su gomma sono sul Passante di Mestre, ma quelli dei sindaci dei territori attraversati sono altrettanto vigili sulle opere complementari, che serviranno per rendere più “morbido” l’atterraggio del Passante e del traffico che porterà in dote. Che ne è delle tante strade, e rotatorie, e bretelle di cui si è discusso in decine di incontri, riunioni, conferenze? Quelle di fascia “A” - le più urgenti - sono in fase di progettazione definitiva. E i primi bandi per l’assegnazione dei lavori saranno pubblicati tra maggio e giugno. «Ma per poterle realizzare tutte mancano almeno - stima il commissario speciale Silvano Vernizzi - 30 milioni di euro». Che da qualche parte bisognerà pur tirar fuori.
La progettazione. Intanto la progettazione, in capo a Veneto Strade, va avanti senza grossi intoppi, ed è giunta alla fase definitiva (che è la penultima prima di quella esecutiva). Gli accordi con i comuni sono stati trovati cercando di soddisfare le esigenze dei sindaci che hanno cercato di sfruttare questa possibilità con un obiettivo comune in testa, a Quarto d’Altino, come a Spinea, a Mira come a Salzano: utilizzare la viabilità di collegamento al Passante per cercare di dirottare il traffico all’esterno dei centri urbani. «I cantieri delle prime opere complementari - ipotizza Vernizzi - potranno partire in autunno e qualcuna potrebbe essere pronta tra l’estate e l’autunno del 2009». I bandi d’appalto saranno realizzati accorpando due o più progetti, per mettere insieme interventi che raggiungano un valore di almeno 10 milioni di euro. Per i primi mesi del 2009 è prevista l’apertura anche dei cantieri in un nodo strategico della provincia, nell’area compresa tra i comuni di Mirano, Dolo, Pianiga e Mira dove si interesecheranno Passante, A4, metropolitana di superficie, e forse anche la Romea commerciale. Sono i cantieri della variante di Roncoduro, che collegherà la Brentana con l’A4 e, più a Est, il collegamento tra la strada Brentana e Oriago.
I finanziamenti. Data la celerità con cui procedono cantieri del Passante e progettazione delle opere complementari il nodo da sciogliere in tempi urgenti è quello che riguarda i finanziamenti. Nella cassaforte del commissario Vernizzi ci sono 106 milioni di euro, di cui 81 messi a disposizione dalla Regione e 25 dallo Stato con due diverse manovre finanziarie. «Ma per realizzare tutti gli interventi di cui è in corso la progettazione definitiva, e che comprendono anche gli interventi nel Trevigiano - dice Vernizzi - ne servono almeno altri 30». Proprio lunedì l’assessore alla viabilità della Provincia di Venezia, Paolo Gatto, ha incontrato a Roma il nuovo direttore generale del ministero delle Infrastrutture, Lorenzo Quinzi, per discutere, tra le altre cose, dei finanziamenti necessari per il Passante. «I soldi vanno trovati - dice Gatto -, tutte queste sono opere fondamentali, non a caso è stato deciso che dovessero essere inserite in fascia “A”. L’altro aspetto che preme alla Provincia e ai Comuni è che l’apertura dei caselli intermedi e quella delle bretelle di collegamento sia contemporanea». Ma dove pescare i 30 milioni di euro mancanti che rispetto ai numeri del Passante (il cui costo è di 750 milioni di euro) saranno poca cosa ma che tradotti in asfalto equivalgono a tre-quattro tangenziali, e quindi tre-quattro centri con meno traffico?
Le ipotesi. Non è che siano poi molte le opportunità. Se governo (per ora è meglio non contarci) e Regione non provvederanno con uno specifico finanziamento, la risposta potrebbe arrivare dalla costituzione della società mista Anas-Regione che sarà chiamata a gestire il Passante di Mestre e che ha tra gli obiettivi quello di reinvestire gli utili sul territorio. Il braccio di ferro tra Regione e Anas, che rivendica le redini operative del nuovo soggetto, non si è ancora placato, ma è già stata fissata una data per la nascita della nuova società: il primo marzo. Stando a quel che Quinzi ha riferito a Gatto, il governo - impegnato a traghettare il Paese verso le elezioni - vorrebbe comunque chiudere la partita prima delle elezioni di aprile. In ogni caso i 30 milioni mancanti non saranno disponibili da domani e sarà necessaria una scelta. Il sindaco di Quarto d’Altino, Loredano Marcassa, ha già alzato la mano: «Ehi, ci siamo prima noi».

Il comune di Spinea ha in Fascia A (progetto preliminare approvato e progettazione definitiva in corso) l'adeguamento della SP36 dalla Fossa a via Rossignago (via della Costituzione).
Le zone indicate si spera non siano indicative dei capi estremi visto che rimane un tronco di SP36 fra via Rossignago fino al passaggio a livello con Maerne, tanto più che l'innesto della cosiddetta tangenziale nord avviene proprio oltre via Rossignago.
Un potenziamento di quelle strade è necessario già oggi, prima ancora dell'apertura del Passante al seguito dell'intensificazione del traffico.
Le stime di impatto del Passante.

Non sono inseriti nella Fascia A il collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Cici e via Matteotti, nè il potenziamento della strada statale fra Fornase, Crea e Mirano.


martedì 12 febbraio 2008

Pali in via Matteotti

In via Matteotti i lavori non sono ancora del tutto conclusi (13 febbraio 2008), visto che manca da realizzare il passaggio pedonale nel tratto fra via D'Annunzio e via Fornase.
Si attende la primavera-estate in cui un aumento della temperatura permetterà di ricominciare i lavori.

Intanto nell'altro tratto dato per concluso (fra via Roma e via D'annunzio) sono state sostituite le luminarie e sono stati inseriti i pali verdi di separazione fra la carreggiata e la pista ciclabile.

Vicino all'incrocio fra via Ponchielli e via Matteotti un primo palo verde è stato piegato, presumibilmente da un paraurti visti i pezzi in plastica intorno ad esso.
Curioso l'angolo di piegatura visto che è rivolto contro il senso di marcia e non compatibile con i vicini parcheggi e gli ingressi delle vicine abitazioni (di almeno uno o due metri).


Si può presupporre che un'auto uscente da via Ponchielli, percorreva via Matteotti contro il senso unico e si è trovata a collidere con il palo verde.
Tuttavia ciò non può che restare una semplice ipotesi espressa in un blog con cui si può concordare o meno esprimendo opinioni favorevoli o dissensi nell'apposito spazio per i commenti.


Altro aspetto interessante, che fortunatamente non ha ancora fatto danni è il segnale di passaggio pedonale presente nel tratto fra via D'annunzio e via Bellini.


Non sono ancora state realizzate le strisce di passaggio pedonale, per quanto il resto della segnaletica orizzontale sembri ben delineata (vedere quella a sinistra prima non presente).
Il palo è situato sul bordo estremo della pista ciclabile a destra e si trova in corrispondenza di una leggera variazione di direzione dell'asse stradale, così come può essere visto nella foto.
Il palo esile viene percepito per la presenza del cartello azzurro che svetta, ma basta un nonulla per spingere in prossimità un autista distratto a spostarsi leggermente a sinistra (destra in foto) o a non correggere la corsa del veicolo per seguire la leggera mutazione d'angolo dell'asse stradale.


INDICE



Aggiornamento su richiesta di terzi di parte del testo e di un'immagine.

Stato della rotonda di via Alfieri

A circa 2-3 mesi (13 febraio 2008) dalla creazione della rotonda fra via Alfieri e via Roma iniziano già a verificarsi le prime rottore del manto stradale a cubetti, in special modo nella zona di rallentamento degli autobus oltre la rotonda.

Solchi profondi sono visibili inoltre nella zona di passaggo di fronte alle corsie di immissione di via Alfieri.





INDICE

lunedì 11 febbraio 2008

Articoli di giornale - riassunto de la nuova, meno che per via Capitanio

LA NUOVA
Domenica 10-02-08, 33 Provincia Dopo via Matteotti verrà istituito nelle strade Bennati e Capitanio Spinea diventa una città a senso unico di Francesco Furlan
SPINEA. E’ a senso unico il futuro della viabilità di Spinea. Questo il destino che spetta a via Bennati, nel tratto compreso tra via D’Annunzio e via Unità, in direzione centro. L’apertura del cantiere è attesa per fine marzo. Bisognerà aspettare un po’ di più invece per il senso unico in via Capitanio, la strada che collega via Fornase e via Roma. Il progetto è nella mente dell’assessore alla Viabilità, Mario Simionato che, tra critiche, contestazioni e applausi, sta rovesciando come un un calzino la viabilità. E ci tiene a dare alle strade i nomi giusti. «Via Bennati - spiega - sarà trasformata in viale Bennati». Questione di forma o di sostanza? Il giudizio spetta ai residenti del quartiere, intanto Simionato dice la sua. «Diventerà un viale e non più una via perché - spiega - con l’introduzione del senso unico interverremo anche per mettere a posto i marciapiedi, su entrambi i lati, e piantare alberi e piante lungo tutta la strada. Sarà un modo per renderla più a misura d’uomo». Via Bennati poi - con il trasferimento del consorzio che ora si affaccia ai piedi del cavalcavia del Graspo d’Uva dalla parte del centro - si immetterà direttamente nella nuova rotatoria. L’istituzione del senso unico in via Bennati segue quello già esistente, in entrata da via Roma, su via Matteotti. E’ un tassello di un progetto più ampio che prevede l’istituzione del senso unico anche in via Capitanio, molto probabilmente solo nel tratto compreso tra via Roma e via Solferino anche se non è ancora stato deciso in quale direzione di marcia. L’istituzione del senso unico sarà contestuale alla realizzazione della nuova doppia bretella che collegherà, nel primo tratto via Matteotti a via Capitanio, e con l’istituzione di una rotatoria, da via Capitanio raggiungerà via Martiri della Libertà. La strada costeggerà lo stadio Salvador Allende, passerà sopra il vecchio campo da allenamento, e poi verrà agganciata a via Crea, nei pressi dell’incrocio con la camionabile. Il progetto delle bretella è rientrato di sguincio nel pacchetto delle opere complementari al Passante previsto per Spinea, ma non essendo tra le opere più urgenti, non c’è ancora una data certa per la sua realizzazione, anche se proprio in questi giorni i tecnici comunali hanno eseguito alcuni sopralluoghi per i primi rilievi. Mentre per il senso unico in via Bennati è ormai questione di poche settimane, per quello in via Capitanio - dove in questi giorni è montata la protesta rappresentata dalla sexy-vigilessa di compensato - bisognerà attendere almeno un paio d’anni. Tuttavia il destino pare ormai segnato.

Nella votazione per l'approvazione del Masterplan avvenuta il 1 febbraio 2008 (articolo1, articolo2) discutendo di viabilità a seguito delle domande avvenute, l'assessore all'urbanistica Mario Simionato ha accennato alla situazione di via Capitanio.
La solita dichiarazione che stanno pensando a dei provvedimenti per via Capitanio, eccettuato l'esempio di pensarla a senso unico.
Tuttavia l'assessore ha ribadito che tale soluzione va considerata solo come un esempio poichè delle decisioni definitive non sono ancora state prese.
Nell'articolo di Furlan invece si dà già per di fatto la soluzione del senso unico come definitiva.
Fraintendimento o lungimiranza, fatto sta che tutte le vie a senso unico sono un'ottima soluzione per creare il tipico labirinto dietro la villa veneta.
Almeno in questo caso viene resa a senso unico una via che ha problematiche notevoli, un po' come via Alfieri.



domenica 10 febbraio 2008

Le rotatorie a Spinea istruzioni per l'uso (2003)


La rotatoria permette una maggiore fluidità del traffico, poichè in condizioni di traffico scorrevole in entrambi i sensi di marcia non implica la sosta con produzione di PM10 e CO2 solo per sostenere la combustione, senza che vi sia moto. Ciò significa minore inquinamento in prossimità dell'incrocio e possibilità di seguire la direzione voluta in qualsiasi momento secondo i diritti di precedenza senza dover inutilmente attendere solo che cambi il colore del semaforo.
In condizioni di traffico intasato regola il passaggio di traffico dalle vie laterali e nella strada principale senza che vi sia alternanza.
Va da se che essendo la strada intasata, ed essendoci il diritto di precedenza, comunque in queste condizioni nell'immissione si formeranno delle code.
I semafori spesso sono temporizzati per alternare rosso e giallo sulle vie dell'incrocio e per permettere il transito dei pedoni dopo aver fatto il giro delle strade che si immettono nell'incrocio.
La rotatoria elimina questo tempo di attesa per gli autoveicoli (anche solo 1 minuti moltiplicato per il numero di volte che accade in un'ora e per 24 ore diviene un valore degno di nota) relegando il passaggio dei pedoni in altro loco.

Riguardo alla sicurezza, bisogna invece distinguere fra rotatoria e rotatoria.
Molti sono le situazioni di insicurezza che una rotatoria comporta diversamente da un incrocio, che tuttavia presenta altro situazioni pericolose.
Un incrocio può essere insicuro nei casi
  • di transito con il rosso, o giallo, sia per i pedoni sia per la possibile intersezione con il moto di altre auto.
  • Nei casi di giallo mal condizionato (durata del giallo inferiore a 30-40 secondi) chi vuole rispettare il codice potrebbe arrivare al bloccaggio dell'autovettura per rispettare l'avvertimento sul transito provocando una serie di tamponamenti.
  • altra condizione di pericolo può derivare dalla presenza di materiali tali da limitare la capacità di frenata in prossimità dell'incrocio o nell'incrocio stesso.
  • in condizioni di saturazione del traffico (vie di uscita intasate) si può verificare la fermata di autveicoli nell'area di disbrigo/intersezione che verrebbe così a trovarsi trasversale a successive possibilità di corsa.
Nel caso della rotonda si hanno condizioni di pericolo maggiori qualora vi sia nelle corsie di immissione o nella rotatoria una cattiva manutenzione della strada, poichè, essendo queste parti in curva viene ad essere richiamata la tenuta del mezzo allo slittamento trasversale.
Non è un caso che vi sia un maggior numero di incidenti nelle rotatore in inverno col gelo, con la prima pioggia su fondo stradale unto o con la presenza di pietrischetto o oli sulle corsie di immissione e sulla corsia interna rispetto agli incroci.
La rotatoria classica prevede la costruzione di corsie di immissione alle corsie interne, un segnale di dare la precedenza che permetta il deflusso della via interna e un diametro che permetta la percezione delle intenzioni dei veivoli all'interno della rotatoria.
In tali condizioni vi è un deflusso fluido e vi è la possibilità per chi vi si immette o per chi vi è già dentro di frenare in condizioni di sicurezza.
L'estensione della ratoria all'ambito cittadino ha tuttavia creato una notevole variazione a questo schema.
La riduzione del diametro della rotatoria sotto un certo limite infatti provoca una riduzione delle velocità di introduzione alla rotatoria nei casi di svolta, e quindi assieme alla mancanza di spazio un'eliminazione delle corsie di immissione.
Analogamente ristretti spazi non permettono di percepire le intenzioni dell'auto interna alla rotatoria.
Ciò porta a situazioni di insicurezza accentuate soprattutto laddove l'incrocio preveda l'immissione di strade percepite dagli autist con differente precedenza (per esempio via laterale stretta o piccola rispetto ad una strada urbana di scorrimento interno).
In tali condizioni mancano gli spazi di frenata, e non viene percepito il segnale di dare la precedenza.
In questo caso si potrebbe quindi parlare di semplice incrocio non semaforizzato con segnali di dare la precedenza su tutte le strade di immissione...di fatto questa è la condizione di funzionameto.
In tal caso spesso chi percorre la strada principale, vedendo con la coda dell'occhio il sopraggiungere di auto sulla laterale a cui dar la precedenza, accelera appunto per passare per primo creando così situazioni di insicurezza.
Tanto varrebbe parlare di incrocio e meglio ancora sistemare una serie di stop sulle vie di importanza secondaria o segnali di stop su tutti le vie (tanto non verrebbero comunque rispettati).




Bisogna notare che Spinea si distingue tuttavia per una serie di rotatorie di tipologia molto più variegata.
  1. Le due nuove rotatorie situate in corrispondenza dell'ex-cavalcavia fra il quartiere Dante e il quartiere Graspo de Uva che presentano un'inclinazione generale fra i due bordi estremi.
  2. La rotonda di piazza Dante non è propriamente una rotatoria anche se spesso ci si riferisce in questi termini. Una chiara indicazione che non si tratta di una rotatoria è la mancanza del cartello stradale che indica la presenza di una rotatoria. Di forma triangolare con diritto di precedenza in ingresso come tutte le rotatorie, il sistema di circolazione è stato definito dalla formazione di tre sensi unici uniti a triangolo con varie problematiche relative alla sicurezza.
  3. La rotonda in prossimità della Chiesa Santa Bertilla ha una forma particolare ad otto od a arachide. Dall'estetica accattivante con il muretto a sbalzo in mattoni e dalla facile percorribilità vista la larghezza delle corsie, difficilmente viene percorsa seguendo le corsie interne favorendo un transito di passaggio rettilineo. La forma per quanto curiosa è dovuta per garantire un minimo di spazio che permetta di distinguere le auto che percorrono la rotonda da quelle che proseguono per la propria corsia.
  4. Vicino al centro commerciale PAM su via delle macchine vi è la presenza di una rotatoria che fa da curva per la medesima strada. Di dimensioni non notevoli, probabilmente rientra in un progetto non ancora completato altrimenti non avrebbe ragione d'esistere.
  5. La rotonda dei Bersaglieri a tutto diritto può essere definita come mini-rotatoria. Al momento della realizzazione apparve evidente come da via Garibaldi fosse impossibile uscire e svoltare verso via Rossignago, tanto da dover realizzare un passaggio secondario diretto (passando per tale strada ci si trova facilmente trasversali alla corsia vicino all'emissione della rotatoria per via Rossignago)
  6. La roatoria fra via Alfieri e via Roma è costruita sopra un dosso. Il dosso generalmente viene costruito nei rettilinei distanti da incroci, curve e rotonde per il semplice motivo che il sobbalzo che porta a rollentare provoca anche una diminuzione dell'aderenza. Tale diminuzione dell'aderenza in corrispondenza di luoghi in cui deve essere mantenuta aderenza per frenare o per non sbandare rende sconsigliabile determinate soluzioni miste.

giovedì 7 febbraio 2008

Articoli di giornale - stato della messa in sicurezza della rete fognaria contro le alluvioni

IL GAZZETTINO
giovedì 7 febbraio 2008
L’INCONTRO CON I COMUNI Si dimezzano i fondi per la messa in sicurezza
Fondi sicuri per i privati, ma per gli interventi di messa in sicurezza a fronte dei circa 300 milioni di euro la disponibilità attuale è di appena 170. Il Commissario Straordinario Mariano Carraro ha incontrato i sindaci dei Comuni della provincia colpiti dagli allagamenti dello scorso 26 settembre. Oltre allo staff al completo del Commissario, erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Mira, Arzegrande, Chioggia, Codevigo, Corezzola, Piove di Sacco, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo e Spinea , i tecnici dei Consorzi di Bonifica Bacchiglione Brenta e Sinistro Medio Brenta, di ACM/Veritas e ASP/Veritas. Due le questioni affrontare nel corso dell'incontro durante il quale Carraro ha presentato anche l'impressionante mappa delle zone allagate il 26 e 27 settembre. Da un lato i risarcimenti ai privati che solo a Mira sono una settantina, che verranno erogati. «Si tratta solo - ha dichiarato il Commissario - di avviare le necessarie verifiche e di individuare le modalità di erogazione». Dall'altro i pochi finanziamenti per gli interventi. I sindaci di Campagna Lupia Antonio Livieri e di Campolongo Maggiore Roberto Dondolato hanno sottolineato la necessità di smaltire le acque nel corso degli eventi eccezionali. «Ma anche le bocche sifone lungo il naviglio, l'efficienza e il potenziamento degli impianti idrovori e gli impianti di sollevamento sono necessari - ha ribadito il commissario Carraro - solo che le risorse per intervenire sono esigue». Nel corso dell'incontro una particolare attenzione è stata data all'esigenza che le amministrazioni comunali uniformino i criteri per le concessioni edilizie nelle aree a rischio idraulico secondo quanto disposto dal Commissario con una apposita ordinanza. I partecipanti all'incontro hanno concordato sulla necessità di coinvolgere la Regione e il Ministero per reperire i fondi ancora mancanti. Il sindaco di Mira ha proposto quindi che la Conferenza dei Sindaci della Riviera elabori un documento di sostegno all'azione del Commissario, in cui si stabiliscano anche gli interventi prioritari su cui puntare senza indugio. «È stato un incontro certamente positivo - ha commentato Michele Carpinetti, sindaco di Mira - in cui abbiamo fatto in modo condiviso il punto sulla situazione, le necessità e le azioni future che ci aspettano. Credo sia la prima volta che ciò avviene dopo un disastroso evento meteorologico. In passato ognuno andava per conto suo. Ciò fa essere più ottimisti sia per quanto riguarda i rimborsi, che per il più impegnativo obiettivo di reperire tutti i fondi».


Articoli di giornale - Simionato da Magalli

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 07 FEBBRAIO 2008
Provincia «La sexy vigilessa? È un’insegnante» Spinea. Simionato ha svelato in diretta tv il segreto sulla sua creatura


Guarda la parte di trasmissione andata in onda ieri su Raidue

SPINEA. Giovanni Simionato ha scelto la diretta tv per svelare la vera identità di Manuela, la sexy vigilessa in compensato diventata ormai un caso nazionale. Nel salotto di Piazza Grande, ieri mattina su Rai Due, incalzato dalle domande di Giancarlo Magalli, Simionato non ha più potuto tergiversare. «Ebbene sì, Manuela è un’insegnante di ginnastica - ha rivelato il pensionato di via Capitanio - l’ho conosciuta durante i corsi che mi ha prescritto il medico. In realtà le istruttrici sono tre, Silvia, Alessia e Manuela».
«E questa vigilessa così sexy ha dunque la fattezze di Manuela?» ha chiesto Magalli. Il timido Simionato ha prima negato, ma poi tradito dal suo stesso sorriso ha dovuto confessare. «Ma le altre si saranno arrabbiate?» ha insistito sferzante il conduttore. «Un po’ sì - ha affermato Simionato - mi hanno messo in imbarazzo». Un bel problema, avrà pensato Magalli, che dopo aver saputo com’è nata Manuela (ricavata dal fondo di un vecchio armadio) ha così suggerito: «Mi ascolti, le accontenti tutte: si faccia regalare altri due armadi e faccia altre due vigilesse, così fa contente anche Silvia ed Alessia». Grasse risate in studio, con Manuela (quella finta) proprio lì, tirata a lucido e squadrata dall’alto al basso dalle telecamere come un cimelio. A fianco di Simionato c’era anche Diego Trolese, il comandante della polizia locale di Spinea, divenuto anch’egli famoso dopo essere stato intervistato da tv e giornali di mezza Italia. Il buon Magalli ne ha anche per lui: «Perché in quella strada non ce lo mettete ogni tanto un vigile vero?». Vai a spiegare che anche la polizia locale di Spinea è sotto organico, che la città è grande e ricca di cantieri e assi viari molto più problematici di via Capitanio, da controllare ogni giorno. Trolese però ha anche confermato l’intenzione del Comune di allargare l’esperimento di Simionato, con nuove sagome in legno. «Niente figure sexy - ha però ribadito- i finti vigili avranno l’uniforme d’ordinanza». (f.d.g.)

Piccola nota: esiste solo omonimia fra l'assessore all'urbanistica e l'inventore della sexy vigilessa.

IL GAZZETTINO
giovedì 7 febbraio 2008
Spinea Il costruttore della sexy vigilessa svela in tv chi ha ispirato la sua “opera”
Manuela, la sexy vigilessa in legno inventata dallo spinetense Giovanni Simionato è un'insegnante di ginnastica.
Lo ha rivelato questa mattina, mercoledì 6 febbraio, il signor Giovanni Simionato ospite di Piazza Grande, la trasmissione di Raidue presentata da Giancarlo Magalli assieme al comandante dei vigili di Spinea Diego Trolese.
Simionato ha raccontato che dovendo fare della ginnastica in palestra per problemi di circolazione alle gambe, si è ispirato ad una delle tre insegnanti, appunto Manuela, che svolge il suo lavoro assieme alle colleghe Silvia e Alessia. Sembra che le altre due insegnanti si siano arrabbiate
Il sindaco di Spinea Claudio Tessari intanto, come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, si è già detto interessato a valutare l'opportunità di ordinare delle sagome di vigilessa (non in minigonna ma in divisa d'ordinanza), se questo servirà a limitare l'eccessiva velocità degli automobilisti.

mercoledì 6 febbraio 2008

articoli di giornale - presentazione del masterplan

LA NUOVA
DOMENICA, 03 FEBBRAIO 2008
Provincia IL DIBATTITO IN CONSIGLIO A SPINEA Più critiche che applausi al nuovo Masterplan
SPINEA. Demolizioni e nuove cubature non convincono il Partito democratico che boccia la prima uscita pubblica del nuovo Masterplan delle aree centrali, presentato in Consiglio comunale. Le cinque varianti apportate al progetto del 2006 (nuova planimetria, riduzione della sopraelevazione di piazza Fermi, eliminazione dell’edificio a Sud, parco verde e mantenimento dell’asilo) lasciano più dubbi che certezze anche ai circa 80 cittadini presenti in aula. Per Silvano Checchin (Pd) le perplessità riguardano l’abbattimento di ben 17 edifici (nella prima versione erano 12) e la nuova cubatura prevista a Sud della piazza, in via Matteotti, con 10 nuovi edifici alti 8 piani. «Francamente - afferma - edificare 41 mila metri cubi di cemento su soli 2.400 metri quadrati mi sembra inaccettabile». Ma Checchin ne ha anche per il nuovo parco previsto in piazza Fermi, un centinaio di alberi piantumati dove oggi sorge piazza mercato. «Un bel boschetto - dice - ma mi viene il dubbio che non si sia pensato alla reale funzione della piazza: dov’è lo spazio aggregativo e dove finirà il mercato, principale caratteristica della piazza veneta?». Critico anche Alessandro Fontana, di Rifondazione: «Nel nuovo studio aumentano le demolizioni ma non si dice quale sarà la spesa. Non si capisce nemmeno come verrà modificata la viabilità, visto che via Roma verrà pedonalizzata». E se Piercarlo Signorelli, Pd, attacca il metodo: «Prevaricato il Consiglio: avete dato il progetto prima alla stampa che ai consiglieri», perplessità arrivano anche dalle fila della maggioranza, con Osvaldo Stella (Fi), che pur definendo il Masterplan un buono studio, esprime preoccupazione per il grande parcheggio interrato (426 posti auto su tre piani): «Un’ampia autorimessa che avrà bisogno di un enorme impianto di aerazione». L’assessore Mario Simionato prova a ribattere colpo su colpo. «I 41 mila metri cubi - spiega - non saranno su 2.400, bensì su 11 mila metri quadri: va considerato il trasferimento di volumi che lascerà libera la piazza». E aggiunge: «Troppe 17 demolizioni? Ditelo a chi negli anni passati ha costruito tanti edifici incongrui che non c’entrano nulla col disegno di Spinea: eliminarli è una responsabilità che mi assumo volentieri». Sulla viabilità Simionato assicura la tangenziale Nord entro il 2011: «Via Roma sarà così liberata dal traffico e diventerà pedonale». Ora si passerà al piano particolareggiato.(Filippo De Gaspari)


IL GAZZETTINO
SPINEA Dal progettista architetto Rizzi alla presenza del sindaco e di un centinaio di persone Presentato ufficialmente il masterplan Le critiche della minoranza: i costi troppo alti e l’elevato tasso di cementificazione
Circa un centinaio di persone, venerdì sera, hanno assistito alla presentazione ufficiale del nuovo Masterplan, il progetto che porterà a Spinea una nuova Piazza Fermi. Il progettista, l'architetto Renato Rizzi, ha sintetizzato le proposte di risistemazione delle aree centrali di Spinea al Consiglio comunale sotto lo sguardo critico e attento di un nutrito gruppo di cittadini. Cinque i punti principali, cinque sostanziali differenze rispetto alla prima versione presentata a marzo del 2006 al cinema Bersaglieri. L'abbassamento della piastra sopraelevata di Piazza Marconi, fulcro vitale della creazione di un nuovo centro storico per Spinea : la piazza sopraelevata verrà abbassata di 3,5 metri rispetto all'idea di partenza (da 4,7 a 1,2 metri) anche per non andare ad oscurare la facciata sud di villa Maino. "Il dislivello serve per sottolineare - ha spiegato Rizzi - la differenza tra lo spazio pubblico dalla quotidianità dello spazio urbano". La Piazza rialzata, poi, diventerà un vero e proprio parco centrale grazie alla piantumazione di 100 alberi. Gli edifici da abbattere, comunque, passano da 12 a 17, passando da 22 mila 770 metri cubi a 25 mila e cento circa. I volumi demoliti verranno in parte recuperati all'interno dello stesso perimetro del Master Plan, in parte delocalizzati in aree già previste dal Pat. Tra questi, un edificio a sud che andava a chiudere una delle uscite della Piazza, il cui perimetro verrà comunque ridotto. La minoranza del Consiglio ha attaccato due aspetti del progetto: i costi e l'elevato tasso di cementificazione. "Abbattere 17 edifici comporta dei costi. -ha sottolineato il capogruppo del Pd Silvano Checchin - C'è un limite al numero di stabili da abbattere? Prima erano 12, ora sono 17, se non c'è un limite domani potranno diventare anche 20. Eppure manca ancora un piano finanziario dell'opera. Il bosco? E' bello, ma poco funzionale alle attività tipiche di una piazza". Sui fondi disponibili per la realizzazione dell'opera, in effetti, l'Assessore Mario Simionato è stato abbastanza nebuloso. "Quel che è certo, è che non li tirerà fuori il Comune. E' prematuro parlarne ora, se ne discuterà durante la fase successiva, quella dei prossimi 12 mesi che prevede il piano particolareggiato". Alessandro Fontana, invece, consigliere di Rc, si è soffermato sulla realizzazione di 10 palazzi da 27 metri in centro a Spinea . "La piazza sarà attorniata da 10 grattacieli, non posso certo dire che la cosa sia di mio gusto". "Su quest'area sono state archiviate decine di progetti, da sindaci sia di sinistra che di destra. - ha concluso il sindaco Claudio Tessari - Questo progetto è frutto del confronto con la popolazione ma a questo punto bisogna decidere e mi pare che questa versione sia la migliore mai presentata".Davide Tamiello


Un precedente articolo sull'incontro.

Articoli di giornale - Sexy vigilessa, arrivano i cloni

LA NUOVA
DOMENICA, 03 FEBBRAIO 2008
Provincia Postazioni mobili che serviranno da deterrente. In arrivo anche quattro autovelox fissi Spinea clona la sexy vigilessa di compensato
Otto sagome di agenti in divisa saranno messe sulle strade più pericolose del territorio. In altri paesi europei è uno stratagemma che viene già usato con successo.
SPINEA. Non bastava l’attenzione dei media di tutta Italia e non solo (venerdì se ne è occupata anche una tv messicana): la sexy vigilessa ha fatto innamorare anche il sindaco Claudio Tessari, che adesso ha dato mandato ai suoi uffici di commissionare otto sagome in legno che raffigurino altrettanti agenti di polizia locale. Come dire, visto che la trovata ideata da Giovanni Simionato funziona, perché non approfittarne? Tutto sommato, visti i tempi, aumentare l’organico dei vigili di otto unità, senza bisogno di concorsi, contratti, né stipendi, fa certamente comodo. «Ho dato disposizioni agli uffici per sentire qualche ditta che possa produrre queste sagome - ha detto Tessari - le posizioneremo nei punti più pericolosi di Spinea, accompagnate da un messaggio che inviti alla prudenza: l’obiettivo è quello di catturare l’attenzione dell’automobilista, intimandolo a ridurre la velocità». Naturalmente i nuovi vigili di compensato non saranno sexy come la «Manuela» di Simionato e non porteranno la minigonna, bensì l’uniforme blu e gialla degli agenti di Spinea. «Cercheremo però di mantenere la parità tra i sessi - scherza Tessari - faremo fare quattro vigili e quattro vigilesse». Simionato insomma, pur strappando sorrisi a mezza Italia, ha colto nel segno: in realtà, come ricorda lo stesso Tessari, non è la prima volta che si sperimentano soluzioni del genere. In alcuni Paesi del Nord Europa le autorità locali hanno già da tempo piazzato qua e là delle gigantografie di poliziotti in punti strategici della viabilità locale. L’automobilista in avvicinamento ne scorge l’uniforme, rallenta e solo all’ultimo istante scopre la bufala. Intanto però ha staccato il piede dall’acceleratore. In alcuni comuni della Marca trevigiana inoltre qualche sindaco ha pensato bene di piazzare ai bordi della strada qualche auto accidentata. Lo scopo è sempre lo stesso: creare allarme in chi guida per farlo rallentare. Simionato tutto questo neanche lo sapeva e quasi inconsapevolmente ha portato l’idea su un piatto d’argento anche nella sua città. Adesso i finti vigili entreranno a tutti gli effetti nella nuova campagna per la sicurezza stradale varata dal Comune: in arrivo in città erano già previste quattro nuove postazioni di autovelox fissi, sulla falsa riga di quelli installati sul ponte della Libertà a Venezia. A loro si affiancheranno ora anche le otto nuove sagome in divisa. Quelle però non saranno fisse. Verranno spostate di tanto in tanto, così da non vanificare l’effetto sorpresa. Insomma, prevenzione e repressione andranno a braccetto. Proprio ieri Tessari ha dato mandato al comandante della polizia locale Diego Trolese e al capo settore tecnico del Comune di studiare la pratica per i nuovi vigili di legno, predisponendo anche le postazioni su cui poter piazzare le sagome. Da quest’anno a Spinea conviene proprio rallentare: perché se quel vigile là in fondo non fosse una sagoma...


L’APPUNTAMENTO L’artigiano creatore va in tivù Mercoledì su Rai2 da Magalli
SPINEA. Non fosse ancora del tutto soddisfatto, Giovanni Simionato mercoledì, a partire dalle 11, sarà a Rai Due. Il pensionato, padre di Manuela, la sexy vigilessa in compensato che da qualche giorno spopola su giornali e tv di mezzo mondo, sarà ospite di Giancarlo Magalli a Piazza Grande, dove per l’ennesima volta racconterà la sua storia agli italiani. Con lui ci sarà anche il comandante della polizia locale di Spinea, Diego Trolese, che ha accettato di comparire in diretta televisiva: accennerà anche al nuovo incarico ricevuto dal sindaco, far cioè partire la pratica per l’assunzione di otto nuovi vigili in compensato. Simionato partirà per Roma martedì, insieme col nipote Gaetano e con la sua Manuela. E per fare bella figura anche sotto i riflettori di uno studio televisivo, oggi Simionato, vista la pioggia, ha pensato bene di togliere la sexy vigilessa dal ciglio della strada per metterla al riparo in casa. Non lascia nulla al caso Simionato: martedì caricherà la sua Manuela in macchina e partirà alla volta di Roma. Sarebbe stato forse più comodo un viaggio in treno, magari con un diretto Venezia-Roma, ma con Manuela come si fa? A Spinea, ed in particolare gli amici ed i vicini di via Capitanio, non stanno più nella pelle: finora tv e giornali sono andati da Manuela, ma la sua storia in diretta Giovanni Simionato non l’aveva ancora raccontata. (f.d.g.)


IL GAZZETTINO
Domenica 3 febbraio 2008
SPINEA La sexy-vigilessa piace al sindaco che ne ordina altre otto

(d.t.) La sexy-vigilessa di Spinea ha fatto colpo anche sul sindaco. Non in senso letterale, sia chiaro, ma l'idea di avere dei manichini rallenta-traffico sembra stuzzicare il primo cittadino. "Ho ordinato all'ufficio tecnico di commissionare ad alcune aziende sette/otto sagome come quella realizzata dal signor Giovanni Simionato. - racconta Tessari - Il metodo funziona? Non vedo perché non estenderlo a tutto il territorio comunale". E così, a breve Spinea verrà tappezzata da finti vigili in compensato.In fin dei conti, l'idea delle sagome in divisa è già stata testata in Nord-Europa con discreti risultati. In Toscana, addirittura, per "consigliare" una guida moderata agli automobilisti, vengono posizionate a lato della strada vetture incidentate.Espedienti psicologici, per così dire, che spesso ottengono più risultati della più classica tolleranza zero.L'avventura della sexy vigilessa, intanto, continua: divenuta ormai una star sulle pagine di tutti i quotidiani nazionali (e non solo: nei giorni scorsi persino una televisione messicana ha ripreso il servizio), l'agente in gonnella mercoledì 6 gennaio sarà ospite del programma di Rai Due "Piazza Grande" condotto da Giancarlo Magalli. Al suo fianco ci saranno anche "papà" Giovanni e il comandante della Polizia locale di Spinea Diego Trolese.

lunedì 4 febbraio 2008

Sexy Vigilessa a Piazza Grande su RAI2

Mercoledì nella trasmissione televisiva Piazza Grande di RAI2 ore 11.00 sono stati invitati a partecipare sia Simionato che il capo della polizia municipale di Spinea, Diego Trolese per discutere della sexy vigilessa.

News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013