Il 20 giugno 2013 si è svolta la premiazione del concorso di idee per via Matteotti.
Gran parte dell'intervento è stato dedicata alla disquisizione delle regole per la premiazione, al significato del concorso di idee ed all'evoluzione storica della progettazione per l'ambito piazza Marconi/Fermi.
Per quanto riguarda l'evoluzione storica della progettazione, il taglio temporale ha fatto partire la crescita di un'idea di piazza centrale per Spinea sin dagli anni '80 con l'individuazione di un ambito comune ove intervenire per creare una centralità ad una città che invece molti descriverebbero evoluta per satelliti a cavallo delle reti di traffico passante, il tutto fino al progetto Masterplan che nel 2008 prevedeva radicali modifiche della viabilità interna.
L'accenno alle problematiche di viabilità emerse con le prime modifiche ad hoc del 2007 (messa a senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio, sviluppo di un progetto che dirigesse il traffico direttamente sulla rotatoria per Mestre dall'incrocio fra via Bennati e via Unità) è stato piuttosto scarno, così l'individuazione degli interessati alle modifiche anche nei quartieri coinvolti piuttosto che nei soli proprietari prospicienti alla piazza (ivi comprese le case disabitate lungo il senso unico di via Matteotti che si affacciano su piazza Marconi).
Quindi i quartieri che subirebbero il traffico generato dalla chiusura di via Roma per la realizzazione della "piazza lunga un chilometro", che siano quelli a cavallo della "tangenziale sud", o quelli tutt'oggi di accesso al complesso residenziale intorno piazza Fermi (quartiere Dante divenuto di accesso al quartiere Fermi chiuso fra il senso unico di via Matteotti e un tratto di via Roma che si vuole chiudere), ancor oggi sembrano non avere voci in capitolo sulla progettazione del volto futuro della città.
In particolare, fronte alle telecamere della tv online BrentaTV non si fatto nessun accenno alle classiche uscite di questi ultimi cinque/sei anni sostenute bipartisan dai partiti di centro (centrodestra e centrosinistra): la tangenziale nord porterà fuori il traffico dal centro di Spinea; la tangenziale sud permetterà di dare un nuovo volto al centro.
Una parte dell'incontro ha accennato anche ai lavori degli studenti (architetti con laurea breve senza specializzazioni) di architettura dell'Università di Venezia (IUAV).
I progetti degli studenti del corso della professoressa Vittadini, esposti in sala consigliare si sono recentemente confrontati con le problematiche inerenti alla città di Spinea.
Quanto non detto nella presentazione dei progetti vincitori del concorso di idee sono le ipotesi restrittive imposte nella progettazione agli studenti, vista la difficoltà di intervento nel tessuto urbano di interesse, correttamente ricordare dalla professoressa Vittadini durante la presentazione dei progetti dello IUAV.
In particolar modo l'aver considerato metà dei veicoli giornalmente circolanti in via Roma (15.000 automobili) dovuto a traffico intercomunale, spostati sulla tangenziale nord, e l'aver limitato le considerazioni sull'assetto plausibile della circolazione locale.
In effetti una delle idee più in voga nelle disquisizioni sulla viabilità di Spinea è che la creazione di piste ciclabili o sensi unici induca la popolazione (locale?! intercomunale?! entrambe?!) ad abbandonare l'auto per sposarsi in bicicletta.
Da questo punto di vista l'esperienza dei sensi unici di via Matteotti, Bennati, D'Annunzio dimostra come all'atto pratico le auto semplicemente si riversino in altro luogo, per la precisione via Alfieri e via Capitanio, spostando o peggio aumentando le problematiche laddove in ambito residenziale molti pedoni anziani si trovano a stretto contatto con auto che non rispettano i limiti di velocità di 30 km/h..
Un cattivo presupposto per pensare ad una città futura che esalta il centro e non cita nemmeno come privati interessati i residenti di quartieri che si faranno carico del traffico che non può più transitare per via Roma.
Tuttavia come palesato dall'amministrazione, il concorso di idee non è un bando di gara, bensì è un metodo per raccogliere possibili idee con cui progettare un intervento nell'area, senza necessariamente rimanere legati in modo ferreo ad un solo progetto.
A tal riguardo un accenno è stato fatto sulla possibilità di sviluppare le idee raccolte con i progetti vincitori con la collaborazione degli studenti dello IUAV.
Infine la vera presentazione dei progetti con rappresentazione dettagliata è stata rimandata a a settembre.
sabato 6 luglio 2013
sabato 15 giugno 2013
Riqualificazione di piazza Matteotti, presentazione dei progetti
Il Comune di Spinea giovedì 20 giugno alle ore 17.30 premierà i vincitori del concorso di idee per la riqualificazione di piazza Matteotti.
Il vincitore è lo studio Costantini con 90 punti, al secondo posto l'architetto Simone Rusci con 80 punti e al terzo posto dell'architetto Fabio Mancini con 75 punti.
Scelta curiosa, per la locandina è stata utilizzata una foto storica, già segnalata con un elenco delle foto storiche , ove piazza Matteotti non appare tale qual è oggi, chiusa da un edificio storico oramai abbattuto.
Altri articoli sull'argomento: professionearchitetto.it, archiportale.com.
Il vincitore è lo studio Costantini con 90 punti, al secondo posto l'architetto Simone Rusci con 80 punti e al terzo posto dell'architetto Fabio Mancini con 75 punti.
Ogni partecipante ha presentato tre diverse idee di piazza, prevedendo un progetto a bassa densità, circa 5.500 metri di superficie netta di pavimento, uno a media densità, 7 mila metri e una ad alta densità, 9500 metri, con due possibilità: edifici fino a 4 o fino a 10 piani. A valutare i progetti è stata la commissione composta da: l'Arch. Fiorenza Dal Zotto (presidente), il Prof. Franco Mancuso (commissario valutatore esterno), l'Arch. Silvia Bortolozzo (commissario valutatore esterno) e l'Arch. Vincenzo Manes (segretario).
L'orientamento della giunta Checchin è chiaro: «La nostra idea è realizzare una tipica piazza veneta, con densità medio-bassa», spiega l'assessore Da Lio, «perché per noi realizzare la piazza è dare un'idea di città che vogliamo». link
Scelta curiosa, per la locandina è stata utilizzata una foto storica, già segnalata con un elenco delle foto storiche , ove piazza Matteotti non appare tale qual è oggi, chiusa da un edificio storico oramai abbattuto.
Altri articoli sull'argomento: professionearchitetto.it, archiportale.com.
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lunedì 20 maggio 2013
Una piazza lunga un chilometro, chiamati gli interessati...o forse no.
Prosegue la telecronaca della newsletter del Comune sull'insieme di cervelli chiamati a decidere della realizzazione del Masterplan, ovvero quel progetto di chiusura di via Roma che gravi difficoltà creerebbe ai cittadini dei comuni limitrofi per andare e venire sull'asse Mestre e Mirano, previo passare per quartieri residenziali di Spinea.
Il progetto chiamato Masterplan sotto la giunta Tessari, con la giunta Busatta-Checchin ha acquisito il nome di "Piazza Lunga un Chilometro", visto allungato il suo percorso da villa del Majno-Chiesa San Vito e Modesto fino ai Bersaglieri e coinvolto altre figure quali la professoressa Vittadini, e Chinellato in veste del precedente consigliere all'urbanistica Simionato.
Le variazioni apportate da un tale progetto coinvolgono sia il traffico intercomunale che il traffico locale, creando da un lato un maggiore accentramento di servizi verso il centro di piazza Marconi/Fermi, tale da attirare ulteriore traffico d'auto con una totale scarsità di parcheggi se si considera l'eliminazione di quelli odierni e sottostimati proprio di piazza Matteotti/Fermi, dall'altro una totale ridistribuzione dei percorsi per giungere alle direzioni principali di mobilità.
Per quest'ultimo caso si pensi per esempio ai nuovi quartieri edificati al Villaggio dei Fiori, comprati da giovani in età da lavoro, che nei prossimi 30 anni andranno verso il polo attrattivo di Mestre, creando quel traffico che percorre via Roma cinque giorni alla settimana, andata e ritorno (od anche 4 volte al giorno).
Questo traffico non potendo sfogare su via Roma chiusa, ed essendo distante da via 11 settembre, o tangenziale nord, che dal 2007 il comune con diverse maggioranze presuppone porti via il traffico da via Roma, si riverseranno sulla tangenziale sud, previo poi risalire verso via Matteotti (fra il senso unico e il cimitero) e quindi sul quartiere Dante, attraverso via Alfieri o via Bennati.
Una notevole variazione del traffico locale che distruggerebbe un quartiere residenziale che tutt'oggi è divenuto sempre a causa degli interventi urbanistici avvenuti nel 2007-2008 unica via di accesso al quartiere Fermi, le cui vie di mobilitazione sono il senso unico di via Matteotti e il tratto di via Roma che si vuole chiudere (quindi la chiusura di via Roma accentuerebbe il passaggio dal vicino quartiere Dante per imboccare il senso unico di via Matteotti).
E se movida deve essere per il centro di Spinea, a maggior ragione c'è la viva preoccupazione sulle bande di alcolizzati che sfrecceranno in quartiere cittadino per recarsi ai locali di ristoro della "piazza lunga un chilometro" completamente pedonalizzata.
In una tale situazione un cittadino di Spinea, Comune che si interessa dei suoi cittadini, si aspetterebbe di essere coinvolto nel processo decisionale che vuole realizzare così incisive modifiche per la viabilità locale ed intercomunale.
Invece i cittadini non sono minimamente coinvolti nel processo decisionale, ed anzi vengono tenuti a distanza o illusi dei benefici del processo, come se avere le 30.000 auto sotto casa anzichè in via Roma possa essere un incentivo a vivere in una Spinea Vivibile con una piazza completamente pedonale ove recarsi...se non si viene presi sotto da un'auto appena si esce dal cancello.
Ed ecco quindi completamente rispettata la legge urbanistica regionale del Veneto che prevede per l'appunto di avvertire i soggetti interessati alle modifiche urbanistiche per l'assetto del territorio...solo che è la politica dei partiti a definire chi ha voci in capitolo, in funzione dei benefici che ne può ricavare.
Il progetto chiamato Masterplan sotto la giunta Tessari, con la giunta Busatta-Checchin ha acquisito il nome di "Piazza Lunga un Chilometro", visto allungato il suo percorso da villa del Majno-Chiesa San Vito e Modesto fino ai Bersaglieri e coinvolto altre figure quali la professoressa Vittadini, e Chinellato in veste del precedente consigliere all'urbanistica Simionato.
Le variazioni apportate da un tale progetto coinvolgono sia il traffico intercomunale che il traffico locale, creando da un lato un maggiore accentramento di servizi verso il centro di piazza Marconi/Fermi, tale da attirare ulteriore traffico d'auto con una totale scarsità di parcheggi se si considera l'eliminazione di quelli odierni e sottostimati proprio di piazza Matteotti/Fermi, dall'altro una totale ridistribuzione dei percorsi per giungere alle direzioni principali di mobilità.
Per quest'ultimo caso si pensi per esempio ai nuovi quartieri edificati al Villaggio dei Fiori, comprati da giovani in età da lavoro, che nei prossimi 30 anni andranno verso il polo attrattivo di Mestre, creando quel traffico che percorre via Roma cinque giorni alla settimana, andata e ritorno (od anche 4 volte al giorno).
Questo traffico non potendo sfogare su via Roma chiusa, ed essendo distante da via 11 settembre, o tangenziale nord, che dal 2007 il comune con diverse maggioranze presuppone porti via il traffico da via Roma, si riverseranno sulla tangenziale sud, previo poi risalire verso via Matteotti (fra il senso unico e il cimitero) e quindi sul quartiere Dante, attraverso via Alfieri o via Bennati.
Una notevole variazione del traffico locale che distruggerebbe un quartiere residenziale che tutt'oggi è divenuto sempre a causa degli interventi urbanistici avvenuti nel 2007-2008 unica via di accesso al quartiere Fermi, le cui vie di mobilitazione sono il senso unico di via Matteotti e il tratto di via Roma che si vuole chiudere (quindi la chiusura di via Roma accentuerebbe il passaggio dal vicino quartiere Dante per imboccare il senso unico di via Matteotti).
E se movida deve essere per il centro di Spinea, a maggior ragione c'è la viva preoccupazione sulle bande di alcolizzati che sfrecceranno in quartiere cittadino per recarsi ai locali di ristoro della "piazza lunga un chilometro" completamente pedonalizzata.
In una tale situazione un cittadino di Spinea, Comune che si interessa dei suoi cittadini, si aspetterebbe di essere coinvolto nel processo decisionale che vuole realizzare così incisive modifiche per la viabilità locale ed intercomunale.
Invece i cittadini non sono minimamente coinvolti nel processo decisionale, ed anzi vengono tenuti a distanza o illusi dei benefici del processo, come se avere le 30.000 auto sotto casa anzichè in via Roma possa essere un incentivo a vivere in una Spinea Vivibile con una piazza completamente pedonale ove recarsi...se non si viene presi sotto da un'auto appena si esce dal cancello.
Ed ecco quindi completamente rispettata la legge urbanistica regionale del Veneto che prevede per l'appunto di avvertire i soggetti interessati alle modifiche urbanistiche per l'assetto del territorio...solo che è la politica dei partiti a definire chi ha voci in capitolo, in funzione dei benefici che ne può ricavare.
mercoledì 15 maggio 2013
Bicincittà, i Lions Club favorevoli alla mobilità dolce
I Lions Club, un'associazione che in passato si era schiarata a favore del Masterplan sviluppato durante il decennio della giunta Tessari al Comune di Spinea, associazione che promuove varie attività ed incontri, in maggio hanno organizzato una biciclettata da varie città del Miranese verso Martellago per promuovere l'uso della bicicletta, inseguendo un progetto utopico che colleghi le città dell'entroterra a Venezia attraverso un'unica pista ciclabile lungo via Miranese.
Da:
Si consideri che solo Spinea ha 28 mila abitanti.
Questo pone una difficoltà di non poco conto, non solo per i soldi pubblici da investire per un intervento, azione che pur sempre costituisce lavoro per progettisti e costruttori della filiera edilizia, quanto per il fatto che lo scarso interesse dimostrato ben si accorda con la realtà, ovvero che realizzare sensi unici per ricavare piste ciclabili vuote non invoglia cittadini a lasciare a casa l'auto per mezzi meno inquinanti, bensì semplicemente sposta il traffico da un ramo all'altro, o realizzando tutti sensi unici, crea maggior inquinamento nel territorio aumentando i percorsi od incrementando il numero di accelerazioni/decelerazioni.
Da:
LA NUOVA 9 MAGGIO 2013 PAG 27 “BICINCITTÀ” PER LA RETE DELLE PISTE CICLABILII risultati di questo evento che si dipanava su intenti forse ben maggiori che la semplice creazione di una rete ciclopedonale, se ben si considerano i precedenti intenti di pedonalizzazione di via Roma per creare una piazza chiusa a cavallo della proprietà privata di villa del Majno fino alla chiesa San Vito e Modesto sono descritti con enfasi nell'articolo:
Alle 20 nella corte di Banca S. Stefano a Martellago si svolge il convegno organizzato dal Lions Club Spinea, con gli altri club di zona (Noale, Stra Host e Stra Rosalba Carnera), dal titolo “Mobilità dolce: la rete di piste ciclabili”. Verrà analizzato lo stato della rete di piste ciclabili che si estendono dal Miranese fino a Mestre e Venezia e del “Biciplan” di Mestre. Ma soprattutto verranno illustrati progetti innovativi come quello redatto dal Collegio degli ingegneri di Venezia per una pista ciclopedonale che, partendo da San Giuliano, arriva a Venezia correndo lungo il lato sud del Ponte della Libertà e producendo energia rinnovabile attraverso moduli fotovoltaici trasparenti installati sui parapetti. Relatori saranno gli ingegneri Roberto Di Bussolo, Gilberto Foccardi, Franco Pianon e l’architetto Massimiliano Manchiaro, che hanno progettato gli interventi. Domenica all’iniziativa “informativa” dei Lions si aggiunge quella simbolica di riconquista delle città organizzata dall’Uisp, Unione italiana sport per tutti, che organizza nel Miranese “Bicincittà” per promuovere l’uso della bicicletta nei piccoli spostamenti, tra casa e lavoro, casa e scuola e tra la città e i dintorni: piste ciclabili, parcheggi per biciclette, utilizzo in sicurezza del mezzo di trasporto più pulito ed economico, riduzione dell’inquinamento e richiesta di una mora agli incentivi sul trasporto su strada, spostando il traffico commerciale su ferrovia e via mare. La biciclettata partirà da più punti: a Martellago alle 9.10 da piazza Bertati, a Spinea alle 9.30 da piazza Marconi, a Mirano alle 9.50 da piazza Martiri, a Salzano alle 10.10 da via Monte Grappa e a Robegano alle 10.30 dal piazzale della Chiesa.
LA NUOVA 13 MAGGIO 2013 PAG 13 IN 300 CON BICINCITTÀ A SCOPRIRE IL MIRANESE Famiglie, giovani, adulti. Tutti in sella ieri per percorrere mezzo Miranese e partecipare a “Bicincittà”, con arrivo in piazza Bertati a Martellago. Almeno 300 persone si sono presentate di buon mattino: chi in tenuta da ciclista, chi in jeans. Ma tutti avevano la loro bicicletta, per trascorrere un paio d’ore in compagnia,...Un numero piuttosto esiguo se si considera la quantità di potenziali ciclisti dei comuni coinvolti: Martellago, Spinea, Mirano, Salzano, Robegano, Maerne,...
Si consideri che solo Spinea ha 28 mila abitanti.
Questo pone una difficoltà di non poco conto, non solo per i soldi pubblici da investire per un intervento, azione che pur sempre costituisce lavoro per progettisti e costruttori della filiera edilizia, quanto per il fatto che lo scarso interesse dimostrato ben si accorda con la realtà, ovvero che realizzare sensi unici per ricavare piste ciclabili vuote non invoglia cittadini a lasciare a casa l'auto per mezzi meno inquinanti, bensì semplicemente sposta il traffico da un ramo all'altro, o realizzando tutti sensi unici, crea maggior inquinamento nel territorio aumentando i percorsi od incrementando il numero di accelerazioni/decelerazioni.
giovedì 2 maggio 2013
Incontro pubblico sulla discarica di via Teramo
Assemblea pubblica sulla discarica di via Teramo al confine fra Mira e Mirano, forse la più pericolosa dei comuni limitrofi.
Riporto dal sito del Comune di Mira:
Riporto dal sito del Comune di Mira:
Recupero ambientale della discarica di via Teramo. L’amministrazione ne parla con i cittadini, venerdì 3 maggio al Circolo Culturale Letizia di Borbiago inizio 20.30. Venerdì 3 maggio, alle ore 20.30 al Circolo culturale Letizia, in via Olmo Spinea 2, è in programma una assemblea pubblica sul recupero ambientale della discarica di via Teramo. L’iniziativa proposta da un gruppo di cittadini e accolta dal’Amministrazione comunale servirà per informare sui lavori per la messa in sicurezza della discarica abusiva di via Teramo, con particolare riferimento all’area interessata e alla tempistica dei lavori. Si parlerà anche della messa in sicurezza della vicina discarica di via Prati, a partire dal consolidamento delle rive del canale Cime-Menegon. All’incontro partecipano il sindaco Alvise Maniero e l’assessore al’Ambiente Maria Grazia Sanginiti, oltre ai tecnici che hanno progettato e stanno seguendo l’intervento di bonifica, i cui costi saranno affrontati con un finanziamento della Regione Veneto pari a 1 milione e 236mila euro.
martedì 12 marzo 2013
Piazza Marconi - foto storiche
Come segnalato su piazza Marconi verte il vincolo storico paesaggistico del PALAV.
Ma qual è il volto storico della piazza?
Nel web in google image o ebay esistono alcune foto storiche della piazza di periodi diversi.
Cartolina probabilmente degli anni '80-'90 con la piazza così com'è oggi, le alberature fra via Roma e via Matteotti, il parcheggio, non utilizzato dall'ACTV e sullo sfondo la chiesa con l'aia antistante non restaurata con lastre di pietra (delimitazione con siepe ed alberelli)
Immagine presumibilmente degli anni '50, con il filobus, senza il palazzone di Campa (Cisettantasette), il campanile infestato dall'edera e la totale mancanza di collegamento con l'attuale piazza Marconi (presenza di un edificio fronte strada laddove oggi c'è un filare d'alberi)
Cartolina disponibile sul sito delcampe.net, mostra una chiesa prima del restauro, l'incrocio.
Immagini presumibilmente degli anni '60-'70. Appare l'edificio di Campa (oggi ha la scritta Cisettantassette), non l'area verde od il parcheggio. L'edificio fronte strada, laddove oggi c'è un fila di alberi è stato demolito.
Altra vista storica (forse dal campanile) di anno non ben definito con vista fra il bar La Bella Venezia e via Matteotti a destra dell'immagine. Si può notare il caffè trattoria presente laddove oggi c'è il palazzo Cisettantasette. Si può notare come già in passato questo si protraesse verso via Roma oltre le facciate rispetto agli edifici vicini a via Prampolini, di fronte al fianco della chiesa.
Un ringraziamento al gestore del forum gi-and-gi.forumcommunity.net per i suggerimenti su dove trovare delle immagini per delle considerazioni sul progetto di Piazza Marconi.
Ma qual è il volto storico della piazza?
Nel web in google image o ebay esistono alcune foto storiche della piazza di periodi diversi.
Cartolina probabilmente degli anni '80-'90 con la piazza così com'è oggi, le alberature fra via Roma e via Matteotti, il parcheggio, non utilizzato dall'ACTV e sullo sfondo la chiesa con l'aia antistante non restaurata con lastre di pietra (delimitazione con siepe ed alberelli)
Immagine presumibilmente degli anni '50, con il filobus, senza il palazzone di Campa (Cisettantasette), il campanile infestato dall'edera e la totale mancanza di collegamento con l'attuale piazza Marconi (presenza di un edificio fronte strada laddove oggi c'è un filare d'alberi)
Cartolina disponibile sul sito delcampe.net, mostra una chiesa prima del restauro, l'incrocio.
Immagini presumibilmente degli anni '60-'70. Appare l'edificio di Campa (oggi ha la scritta Cisettantassette), non l'area verde od il parcheggio. L'edificio fronte strada, laddove oggi c'è un fila di alberi è stato demolito.
Altra vista storica (forse dal campanile) di anno non ben definito con vista fra il bar La Bella Venezia e via Matteotti a destra dell'immagine. Si può notare il caffè trattoria presente laddove oggi c'è il palazzo Cisettantasette. Si può notare come già in passato questo si protraesse verso via Roma oltre le facciate rispetto agli edifici vicini a via Prampolini, di fronte al fianco della chiesa.
Un ringraziamento al gestore del forum gi-and-gi.forumcommunity.net per i suggerimenti su dove trovare delle immagini per delle considerazioni sul progetto di Piazza Marconi.
domenica 10 marzo 2013
I progetti della nuova piazza online?
Riporto qui di seguito parte del lavoro svolto da un internauta riguardo a Piazza Marconi.
Volendo sperimentare un software, ha ricostruito una versione estremamente semplificata di alcuni isolati di Spinea, attorno a piazza Marconi.
Tale ricostruzione è liberamente accessibile online grazie ad addons web, oppure può essere scaricata ed eseguita sul proprio computer da questo indirizzo.
L'aspetto interessante è il fatto che la simulazione dei quartieri è un ambiente virtuale 3D, dove si può gironzolare con un personaggio, un po' come se ci si trovasse in un video-game.
Una prospettiva sicuramente migliore rispetto semplici disegni o rappresentazioni architettoniche!
Inoltre, pur fuori dei termini di gara del concorso di idee pubblicato dal Comune di Spinea, ha citato alcune caratteristiche del progetto stesso: vincoli, coni ottici, difficoltà nel rendere omogeneo il progetto, leggi, ...
Riporto qui di seguito le sue condiserazioni.
Estendendo i progetti vincitori del concorso di idee per piazza Marconi a questo stile di rappresentazione, i cittadini potrebbero visitare online la nuova piazza Marconi, prima ancora della sua realizzazione finale.
Volendo sperimentare un software, ha ricostruito una versione estremamente semplificata di alcuni isolati di Spinea, attorno a piazza Marconi.
Tale ricostruzione è liberamente accessibile online grazie ad addons web, oppure può essere scaricata ed eseguita sul proprio computer da questo indirizzo.
L'aspetto interessante è il fatto che la simulazione dei quartieri è un ambiente virtuale 3D, dove si può gironzolare con un personaggio, un po' come se ci si trovasse in un video-game.
Una prospettiva sicuramente migliore rispetto semplici disegni o rappresentazioni architettoniche!
Inoltre, pur fuori dei termini di gara del concorso di idee pubblicato dal Comune di Spinea, ha citato alcune caratteristiche del progetto stesso: vincoli, coni ottici, difficoltà nel rendere omogeneo il progetto, leggi, ...
Riporto qui di seguito le sue condiserazioni.
Per quanto riguarda l'intervento pensato per la piazza, vanno messi in rilievo alcuni punti. Nel realizzare l'ambiente virtuale si è deciso di mettere via Matteotti a doppio senso di marcia con una rotatoria nell'incrocio con via Roma per diverse motivazioni.
In primis la chiusura del quartiere Fermi fra una via intasata ed un senso unico, che già oggi provoca il transito delle auto attraverso aree residenziali Zona30, ambito che andrebbe invece tutelato.
In secondo luogo perchè, in un'ottica di chiusura quale si trova oggi via Matteotti a senso unico, si verificano ulteriori disagi qualora si volesse spostare il mercato nella nuova piazza Marconi.
In effetti si avrebbe il luogo di parcheggio di piazza Fermi occluso ed accessibile dalla sola via Roma, mentre via Matteotti a senso unico vedrebbe l'accesso invaso dai pedoni del mercato, costringendo così le auto a transitare per le vie laterali dal quartiere Dante.
Oggi, con piazza Fermi luogo del mercato settimanale, si ha una fortissima riduzione dello spazio dedicato ai parcheggi, specie per tutti quei clienti che provengono da quartieri distanti come Fornase, od anche fuori città, e che necessitano di un bagagliaio per le borse.
Quindi oggi il parcheggio di piazza Marconi è funzionale alle attività del mercato in Piazza Fermi, oltre che essere sottostimato rispetto al flusso di persone che giungono nel luogo.
Da qui si evidenzia come le due piazze, in realtà parcheggi, siano da decenni funzionali ai servizi del centro cittadino, dalle poste al Comune, dalla chiesa (funzioni matrimoni e funerali visto che in genere nelle funzioni religiose i cittadini sopraggiungono a piedi) fino al mercato od agli eventi, dal movimento di ragazzi per la movida, ai residenti dei vicini condomini o lavoratori degli uffici.
Il rifacimento della piazza necessita almeno del mantenimento dei posti parcheggio, e vista la mancanza di spazio, questo deve essere ricavato sotto terra.
La difficoltà sorge quando si debbono individuare le posizioni migliori per le rampe di ingresso; in effetti le soluzioni adottate nella simulazione virtuale si dimostrano vistose e problematiche, pur cercando di spostarle dal caos di via Roma.
Senza un semaforo via Roma dovrebbe divenire più fluida, riducendo la produzione di CO2 per sosta dei veicoli ai semafori, e i prodotti nocivi provocati da freni e cattiva combustione nelle accelerazioni/frenate.
Tuttavia si evince come sia utile porre nell'area un sistema di attraversamento che non crei fenomeni di stop and go per giungere alla chiesa o per arrivare alla fermata degli autobus.
L'attraversamento non è stato trattato nell'ambiente virtuale.
Analogamente è bene ricordare che su parte dell'area vigono i vincoli di salvaguardia paesaggistica ed ambientale del P.A.L.A.V..
Quindi se da un lato si ha il vincolo al taglio degli alberi o quanto meno il reimpianto di adeguata vegetazione sostitutiva nell'area tutelata, dall'altro quella particolare specie vegetale adottata decenni fa si è dimostrata completamente inadatta, pessima da affiancare ad un manto stradale, viste le radici sviluppatesi su marciapiedi e asfalto.
E' evidente, come si può comprendere dalle foto dell'evoluzione storica di piazza Marconi, che è difficile preservare l'immagine storica del luogo, quando negli ultimi 60 anni è cambiato almeno 3 volte in aspetto, vegetazione e coni ottici.
Sfortunatamente le foto non sono ancora state inserite nell'apposita sezione creata con Unity 3D nella simulazione.
Ad oggi ci si trova con un edificio, il Cisettantasette che migliorerebbe i coni ottici e visivi se fosse tagliato di una fetta prospiciente a via Roma, ipotesi che è impensabile proporre al/ai proprietario/i.
Tuttavia nella ambientazione virtuale si è pensato di seguire questa soluzione come dimostrazione, imponendo all'edificio rosso (utilizzato il colore rosso nella simulazione per indicare un nuovo edificio) il medesimo angolo del contiguo palazzo con archi, in modo tale che il cono ottico di chi proviene da via Roma verso la chiesa dia una sensazione di spazio libero che aumenta, si apre, così come si dovrebbe percepire nell'ingresso di una piazza.
In effetti allo stato attuale, piazza Marconi non è una piazza, bensì una piazza e mezza.
Proprio l'edifico d'angolo fra via Matteotti e via Roma impedisce di vedere la chiesa dal fondo di piazza Marconi, laddove comincia il senso unico.
Mentre generalmente nelle città storiche la chiesa è uno degli elementi fronte alle piazza ben visibile da ogni suo punto.
Si può anche notare un altro punto di contrasto fra la percezione di spazio libero necessario per definire piazza un'area urbana e la presenza degli alberi a ridosso di via Roma, che spezzano la continuità prospettica.
Considerando quindi che molti degli edifici affacciati sulla piazza non hanno nemmeno una continuità di stile architettonico, appare alquanto arduo proporre un progetto coerente per l'area.
Infine, per migliorare la collaborazione fra le due piazze, si è pensato di inserire un semplice passaggio pedonale a sud, di collegamento fra i due ambiti (piazza Marconi e piazza Fermi).
Dato che questa è una semplice prova delle potenzialità del programma, e non un progetto per il concorso, le ipotesi fin qui esposte alla base delle modifiche attuate nell'ambiente virtuale, sono apparse più che sufficienti per non lasciare l'ambito nello stato di complicazione quale si trova, senza evidenti riduzioni di accessi motorizzati a favore di un traffico ciclopedonale.
Estendendo i progetti vincitori del concorso di idee per piazza Marconi a questo stile di rappresentazione, i cittadini potrebbero visitare online la nuova piazza Marconi, prima ancora della sua realizzazione finale.
lunedì 4 febbraio 2013
Via Matteotti alla corte dei Conti...
03 febbraio 2013, il PDL minaccia di fare ricorso alla corte dei Conti, se il Comune di Spinea con la giunta Checchin dovesse toccare l'intervento di creazione del senso unico di via Matteotti.
Un'altra opinione potrebbe essere quella di mandare alla Corte dei Conti anche la spesa di 30 mila euro per la realizzazione di tre box in lamiera sottile e 3 pedane di cemento di qualche metro quadrato di via Fornase, Alfieri, Rossignago, intervento della medesima giunta comunale che con i tre sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati pensava di dirottare il traffico di via Roma sul retro di villa del Majno verso il quartiere Dante, con danneggiamento della Zona30 prevista dal PUT, oppure i 25 mila euro spesi per la realizzazione di un modellino in legno del Masterplan.
Un'altra opinione potrebbe essere quella di mandare alla Corte dei Conti anche la spesa di 30 mila euro per la realizzazione di tre box in lamiera sottile e 3 pedane di cemento di qualche metro quadrato di via Fornase, Alfieri, Rossignago, intervento della medesima giunta comunale che con i tre sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati pensava di dirottare il traffico di via Roma sul retro di villa del Majno verso il quartiere Dante, con danneggiamento della Zona30 prevista dal PUT, oppure i 25 mila euro spesi per la realizzazione di un modellino in legno del Masterplan.
domenica 3 febbraio 2013
I 200 metri di strettoia di via Matteotti in Google Street
Google qualche anno fa passò per Spinea per registrare le immagini da inserire in Google Street View, accessibile da Google Map.
Qui di seguito si riportano alcune immagini di ciò che registrò l'auto della Google.
Il caso volle che dietro l'auto di Google ce ne fosse un'altra nei circa 200 metri di strettoia di via Matteotti, così che oggi è possibile vedere a colpo d'occhio le dimensioni per rapporto fra le parti, procedendo dal doppio contro il senso unico di via Matteotti.
Per andare in centro si deve procedere verso via Bennati/Alfieri od il quartiere Dante.
Proseguendo si ha l'indicazione chiara della scelta progettuale: due corsie per ciclisti in sinistra (destra dell'immagine) costringe a ricavare un ulteriore elemento in destra (sinistra dell'immagine) per distanziarsi dalle case.
Indicato come area per pedoni promiscua, viene utilizzato dai ciclisti, mentre la pista ciclabile rimane vuota.
Sullo sfondo un'auto su una corsia di dimensione doppia rispetto alla carrozzeria.
Tutta l'ironia dell'immagine sta nel fatto che questo tratto rientra nei 200 metri considerati strettoia.
(nell'immagine c'è un'opacità creata dal sovrapporsi dell'auto fra due punti di scatto delle immagini)
Altro punto stretto di via Matteotti, in questo caso di auto ne potrebbero passare quattro fianco a fianco.
Un'altra decina di metri e la situazione rimane invariata, ampia corsia, ampia pista ciclabile vuota, area pedonale di coltre un metro e spazio a vuoto che distanzia l'area pedonale dalla corsia continua del senso unico.
A sinistra si nota la rientranza della tabaccheria con parcheggi a spina di pesce.
In questa immagine si evidenzia meglio come l'abitazione sottragga mezzo metro alla carreggiata stradale (oggi alla corsia ciclabile) per creare circa mezzo metro di giardino in fianco dell'abitazione.
Si evidenziano tutti gli altri elementi prima descritti, ivi compresa l'area pedonale a sinistra elemento aggiunto a causa del fatto che la pista ciclabile è stata accorpata per due versi di marcia in un solo lato.
Dietro l'abitazione invece la linea dei cancelli residenziali arretra di molto portando la pista ciclabile a dimensioni ben superiori ai due metri e mezzo.
Proseguendo di un'altra trentina di metri si arriva alla parte in cui la carreggiata di via Matteotti risulta di dimensioni minime.
La corsia mantiene le dimensioni prima viste, sovrabbondanti rispetto alla larghezza di un'auto, ed a sinistra dell'immagine l'area dedicata a spazio pedonale si riduce, senza ulteriori distanziamenti.
A destra dell'immagine la pista ciclabile a doppio flusso di dimensioni tali per cui un automobile ci potrebbe passare indisturbata.
La strettoia vera e propria di via Matteotti non è di 200 metri, bensì una lunghezza ben inferiore, con una doppia pista ciclabile per doppio verso di marcia nel medesimo lato che costringe all'inserimento di un ulteriore elemento sul lato opposto come distanziatore dal ciglio delle case.
Qui di seguito si riportano alcune immagini di ciò che registrò l'auto della Google.
Il caso volle che dietro l'auto di Google ce ne fosse un'altra nei circa 200 metri di strettoia di via Matteotti, così che oggi è possibile vedere a colpo d'occhio le dimensioni per rapporto fra le parti, procedendo dal doppio contro il senso unico di via Matteotti.
La prima immagine è all'incrocio fra via D'Annunzio e via Matteotti (doppio senso verso le spalle, senso unico in fronte all'immagine).
Si evidenziano alcuni aspetti:
- lo spazio della carreggiata è tale da permettere l'inserimento di due corsie, un ampio spazio a sinistra (in destra al senso di marcia) e la pista ciclabile;
- la pista ciclopedonale dal cimitero ha le stesse dimensioni della pista ciclabile di via Matteotti, i pedoni in teoria dovrebbero andare a destra lungo via D'Annunzio, seguendo il marciapiede e penetrando verso il quartiere Fermi da via Alfieri-Bennati fino al percorso pedonale oggi utilizzato dal pedibus;
- manca da anni l'indicazione che per le biciclette non vale il senso unico, motivo per cui in teoria le biciclette non potrebbero entrare nel senso unico di via Matteotti... bensì la pista ciclabile è a doppio senso;
- l'aver creato due sensi di marcia a sinistra del senso unico (questione da motivare nel progetto) costringe a ricavare una banchina in destra del senso unico (sinistra dell'immagine), ulteriore spazio o elemento aggiunto inutilmente utile per distanziare la corsia delle auto dai confini delle abitazioni;
- l'aiola sparti traffico è stata sovente vittima di incidenti e l'incrocio fra auto provenienti dal senso unico ed auto dal doppio senso, nell'immissione in via D'Annunzio, con l'incrocio fra le tre piste ciclabili, ivi compresa quella di via D'Annunzio senza visuale (problema recentemente non risolto con l'introduzione di delimitatori di corsia flessibili); buona parte degli incidenti contestata con dichiarazione amichevole non viene comunicata nè al Comune, nè alla polizia;
Per andare in centro si deve procedere verso via Bennati/Alfieri od il quartiere Dante.
In effetti l'accesso alle aree centrali per eventi, servizi, manifestazioni, fra cui i bar (ivi compreso il bar dei Pellegrini, nuovo polo di attrazione) che attirano molti clienti può essere fatto in due modi: attraverso via Roma dalla località Fossa, andando ad ingrossare il traffico di una strada intasata; permeando attraverso il quartiere Dante, zona 30 residenziale raramente rispettata.
I presupposti con cui si crearono i sensi unici, ovvero che tutto il traffico si sarebbe diretto in via Roma attraverso via Bennati e via dell'Unità, per dirigersi alle due principali piazze cittadine, mostrano come se funzionasse graverebbe ancor di più su via Roma, invece che gravare su un quartiere residenziale.
Di fatto la creazione di un senso unico non ha mutato traffico automobilistico in flussi di biciclette, mentre ha creato non pochi problemi ai pedoni-ciclisti del quartiere Dante, nella maggior parte anziani, vero e proprio bacino di utenti che raggiungono i quartiere centrale Fermi senza utilizzare l'auto.
Il problema evidentemente è l'aver creato i presupposti per cui le auto vadano a gravare laddove anziani escono di casa per andare in centro.
(immagine resa più chiara)
Proseguendo si ha l'indicazione chiara della scelta progettuale: due corsie per ciclisti in sinistra (destra dell'immagine) costringe a ricavare un ulteriore elemento in destra (sinistra dell'immagine) per distanziarsi dalle case.
Indicato come area per pedoni promiscua, viene utilizzato dai ciclisti, mentre la pista ciclabile rimane vuota.
Sullo sfondo un'auto su una corsia di dimensione doppia rispetto alla carrozzeria.
Tutta l'ironia dell'immagine sta nel fatto che questo tratto rientra nei 200 metri considerati strettoia.
Ancora ampi margini, tanto che nell'area è spuntato pure un parcheggio in linea, oltre alla banchina-area pedonale, l'ampia corsia e la doppia pista ciclabile.
L'incrocio laterale da cui esce l'auto proviene da via Alfieri.
In passato in quell'incrocio vi era posto un semaforo per permettere la fuoriuscita dei mezzi da via Alfieri.
Appare il cartello di senso vietato eccetto biciclette, com'è giusto che sia a destra dell'immagine.
All'altezza con l'incrocio con la strada proveniente da via Alfieri si notano ancora gli ampi margini rispetto alle dimensioni di un'auto.
Anche questa è strettoia.
Altro punto stretto di via Matteotti, in questo caso di auto ne potrebbero passare quattro fianco a fianco.
Lo spazio dedicato all'area pedonale e affiancato da un'area suppletiva.
I due sensi di marcia affiancati vuoti e riuniti, benchè vi fossero ampi margini per posizionarli uno per verso di marcia, così come previsto da normativa.
In questo punto spesso nell'area dedicata ai pedoni a sinistra dell'immagine, destra del senso unico i residenti parcheggiano l'auto in strada durante le ore notturne.
Un'altra decina di metri e la situazione rimane invariata, ampia corsia, ampia pista ciclabile vuota, area pedonale di coltre un metro e spazio a vuoto che distanzia l'area pedonale dalla corsia continua del senso unico.
A sinistra si nota la rientranza della tabaccheria con parcheggi a spina di pesce.
Corsia per il senso di marcia sovrabbondante, pista ciclabile in sinistra vuota, anzichè divisa per i due sensi di marcia, area pedonale in destra e parcheggio a spina di pesce.
Anche questa è la famosa strettoia di via Matteotti.
Arriviamo finalmente al primo dei due punti strettoia di via Matteotti: una casa che diversamente dalle altre si protrae con la recinzione circa mezzo metro oltre la linea dei cancelli.
Mi pare che la casa tra l'altro dovrebbe essere in vendita.
La pista ciclabile in questo caso perde circa mezzo metro.
La corsia per il senso di marcia lascia ampi margini alle auto.
A destra (sinistra dell'immagine) si ha uno spazio di distanziamento e l'area pedonale che invece di essere una corsia ciclabile è un ulteriore elemento da inserire nella carreggiata.
In questa immagine si evidenzia meglio come l'abitazione sottragga mezzo metro alla carreggiata stradale (oggi alla corsia ciclabile) per creare circa mezzo metro di giardino in fianco dell'abitazione.
Si evidenziano tutti gli altri elementi prima descritti, ivi compresa l'area pedonale a sinistra elemento aggiunto a causa del fatto che la pista ciclabile è stata accorpata per due versi di marcia in un solo lato.
Dietro l'abitazione invece la linea dei cancelli residenziali arretra di molto portando la pista ciclabile a dimensioni ben superiori ai due metri e mezzo.
Proseguendo di un'altra trentina di metri si arriva alla parte in cui la carreggiata di via Matteotti risulta di dimensioni minime.
La corsia mantiene le dimensioni prima viste, sovrabbondanti rispetto alla larghezza di un'auto, ed a sinistra dell'immagine l'area dedicata a spazio pedonale si riduce, senza ulteriori distanziamenti.
A destra dell'immagine la pista ciclabile a doppio flusso di dimensioni tali per cui un automobile ci potrebbe passare indisturbata.
La strettoia vera e propria di via Matteotti non è di 200 metri, bensì una lunghezza ben inferiore, con una doppia pista ciclabile per doppio verso di marcia nel medesimo lato che costringe all'inserimento di un ulteriore elemento sul lato opposto come distanziatore dal ciglio delle case.
venerdì 25 gennaio 2013
IDV quasi fuori dalla maggioranza
Il 23-01-2012 si è tenuto l'ennesimo Consiglio Comunale con i rappresentanti dell'Italia dei Valori contro la maggioranza e gli alleati.
Solito riferimento a non prendere decisioni troppo in fretta, benchè io ricordo per l'ennesima volta esistevano già tre comitati (Per via Matteotti, Cittadini per una Spinea Vivibile e Comitato Autostrada in via Capitanio) dal 2007 ben prima che le elezioni creassero l'attuale maggioranza comunale e prima che i Grillini si alleassero con i comitati della Tangenziale Sud e di via Martiri.
Dopo l'exploit dei due consiglieri dimessi, con tanto di elencazione stile propaganda elettorale di tutte le pecche secondo loro ravvisabili (da via Matteotti, al PAT, eccetera), e curiosamente in accordo con il pensiero del nuovo partito dei Cinque Stelle, in controtendenza il consigliere Conte, unico che a mio parere merita di esser nominato, non si è dimesso preferendo il dialogo.
Forse avevano buone ragioni per far saltare il tavolo, o forse a febbraio ci sono le elezioni con le nuove alleanze nazionali e si doveva consumare in tutta fretta anche l'accordo locale.
Solito riferimento a non prendere decisioni troppo in fretta, benchè io ricordo per l'ennesima volta esistevano già tre comitati (Per via Matteotti, Cittadini per una Spinea Vivibile e Comitato Autostrada in via Capitanio) dal 2007 ben prima che le elezioni creassero l'attuale maggioranza comunale e prima che i Grillini si alleassero con i comitati della Tangenziale Sud e di via Martiri.
Dopo l'exploit dei due consiglieri dimessi, con tanto di elencazione stile propaganda elettorale di tutte le pecche secondo loro ravvisabili (da via Matteotti, al PAT, eccetera), e curiosamente in accordo con il pensiero del nuovo partito dei Cinque Stelle, in controtendenza il consigliere Conte, unico che a mio parere merita di esser nominato, non si è dimesso preferendo il dialogo.
Forse avevano buone ragioni per far saltare il tavolo, o forse a febbraio ci sono le elezioni con le nuove alleanze nazionali e si doveva consumare in tutta fretta anche l'accordo locale.
martedì 15 gennaio 2013
Annunci ed articoli sull'account twitter
Per restare informato ho aperto un account twitter come aggregatore di notizie.
Tuttavia la libertà del social network permette a chiunque di iscriversi a @spineavivibile ricevendo i tweet pubblicati. Basta aprire un proprio account twitter, e mettersi fra i follower, magari configurando la ricezione dei tweet con il telefonino.
A tal riguardo nel blog sono stati aggiunti:
Sull'account twitter saranno pubblicati link ad articoli e news dei Comuni dell'area di Venezia (Venezia, Mestre, Spinea, Martellago, Mira, Mirano, Dolo, Noale), pagine di siti che parlano di Spinea nel web (news da internet), articoli di giornale che parlano di Spinea (principalmente La Nuova Venezia ed il Gazzettino) e annunci di lavoro recenti nei vari Comuni sopra elencati.
Tuttavia la libertà del social network permette a chiunque di iscriversi a @spineavivibile ricevendo i tweet pubblicati. Basta aprire un proprio account twitter, e mettersi fra i follower, magari configurando la ricezione dei tweet con il telefonino.
A tal riguardo nel blog sono stati aggiunti:
- un bottone twitter che permette di pubblicare automaticamente il link di una pagina del blog nel proprio account twitter
- una finestra che riporta gli ultimi tweet dell'account twitter @spineavivibile
Sull'account twitter saranno pubblicati link ad articoli e news dei Comuni dell'area di Venezia (Venezia, Mestre, Spinea, Martellago, Mira, Mirano, Dolo, Noale), pagine di siti che parlano di Spinea nel web (news da internet), articoli di giornale che parlano di Spinea (principalmente La Nuova Venezia ed il Gazzettino) e annunci di lavoro recenti nei vari Comuni sopra elencati.
domenica 13 gennaio 2013
Piano di assetto del territorio (PAT) - 2012
Il piano di assetto del territorio è uno strumento relativamente nuovo con cui i comuni definiscono l'evoluzione futura del territorio urbano.
Previsto con la legge urbanistica regionale del 2001, poi modificata nel 2004.
Il PAT, che dovrebbe essere approvato entro i cinque anni di un mandato, presenta delle modifiche sostanziali rispetto i precedenti piani di assetto del territorio, fra le quali:
Questo tuttavia non serba verificarsi.
Il gruppo politico Cinque Stelle (M5S) trova forti elementi per un dissenso verso il piano di assetto del territorio di Spinea.
Un riassunto dell'articolo lo si trova sul blog opzionezero.org :
Questo vecchio cavallo di battaglia di Grillo, oggi apparentemente sparito dai suoi comizi, ben si adatterebbe alla modifica di aree omogenee agricole in aree edificabili, specie laddove la legge urbanistica regionale permette la conversione di un 20% delle aree agricole in aree edificabili.
Tanto più che l'esempio dei campi dati in concessione anche da grandi Comuni (al momento mi viene in mente Bologna) è una pratica cittadina capace di generare ricchezza semplicemente dall'impiego del tempo libero degli stessi italiani nel coltivarsi ortaggi vari.
Indubbiamente questo ha anche ripercussioni sull'economia locale, creando posti di lavoro e riducendo i costi dei prodotti agricoli, qualora venduti alla rete ortofrutticola locale senza onerose spese di trasporto.
Tuttavia in analoga situazione si pone anche la realizzazione della piscina e di nuovi esercizi commerciali, riducendo così le "trasferte" di giovani verso Mirano e Chirignago (Bissuola, dove si allenava un tempo la Pellegrini) e verso i negozi del centro.
La questione della competizione, specie quest'anno in cui hanno chiuso un negozio ogni tre in via Roma, l'equilibrio fra negozi e consumatori ha un'importanza notevole.
Tuttavia, si può notare come gli esercizi commerciali previsti per la nuova piazza Santa Bertilla, approvata nel 2007-2009, dopo cinque anni ancora non risultano aperti, sintomo di un malessere che sta colpendo il mondo dell'edilizia.
Quindi un comune cittadino non può che aspettarsi dagli interessati che ulteriori spiegazioni, risposta a semplici domande:
Vi sarebbe poi da considerare che l'edilizia è palesemente in crisi.
La filiera dell'edilizia comprende produttori materiali, progettisti, operai / direttori d cantiere, oneri per il Comune, impiantisti ed arredatori, gestori dei locali o proprietari.
Forse è anche per questo che con l'edilizia in crisi sono aumentati i furti notturni in bar e locali del miranese.
La possibilità che salti una filiera così articolata per la società potrebbe essere paragonato all'effetto di un infarto per un paziente.
Tuttavia ciò non giustifica che si debba costruire in modo forsennato e sregolato a suon di condoni, pacchette sulle spalle e approvazione di tutto il massimo approvabile.
Diviene quindi ovvio porre l'attenzione sulla necessità di generare altre forme di lavoro: case antisismiche, miglioramento edilizia esistente con controlli più serrati affinchè non siano imprese fantasma ad eseguire lavori di ristrutturazione togliendo lavoro ad progettisti/operai onesti, incentivazione alle ristrutturazioni edilizie, alla verifica di impianti elettrici, fognari, ecc...
Le ristrutturazioni sono incentivate al 50% fino a giugno 2013, ma solo ad un occhio accorto appare evidente come la maggioranza dei lavori di ristrutturazione si svolgano in nero, spesso con truffe ai danni del "cliente" (subappalto, materiali scadenti, prezzi eccessivi o eccessivi rialzi, danni al cantiere o altre tecniche subdole per spingere l'interessato al pagamento in contanti ed in nero, iva evasa, iva al 21% invece che al 10%, materiali acquistati parzialmente o totalmente in nero, mancati contributi pensionistici, evasione di denaro verso paesi esteri).
L'idea stessa della piscina a Spinea non è nuova; da decenni si pensava di realizzarne in posizioni sempre diverse, dalla località La Fossa, ai progetti dello Studio Versuro a ridosso dei campi da calcio del Villaggio dei Fiori, fino al recente piano norma 22.
Fra i pregi e difetti di un progetto che sembra quasi obbligatorio, essendo Spinea città natale di una campionessa olimpica, quindi si potrebbe notare questi due aspetti
Analogamente la condensa su pareti vetrate inficia la principale caratteristica di sistemi trasparenti, ponendo acqua a ridosso del legno lamellare.
Rimane quindi da considerare cosa comporta il Piano di Assetto del Territorio per la questione viabilità relativamente ai quartieri Dante-Fermi-Capitanio.
Ad una lettura veloce dei copiosi manoscritti non appare nulla di diretto, riferito alla questione.
Tuttavia nella tavola delle trasformabilità si può notare come si sia proceduto ad una modifica di notevole peso per la questione via Matteotti: la pista ciclabile proveniente dal cimitero invece che proseguire per il senso unico da via D'Annunzio viene deviata in via Betlemme e da qui diretta in via Cici, da dove può accedere a tutto il quartiere Fermi.
Un'ipotesi incredibile se si considera la veemenza e la renitenza con cui molti personaggi politici del Comune si oppongono ad un'idea simile, paventando l'idea sbagliata che la pista ciclabile sparirebbe se via Matteotti tornasse a doppio senso.
L'aspetto ancor più incredibile è che questa possibile "trasformabilità" non è stata presentata nè da Chinellato, nè dal portavoce della lista 585 ai comitati cittadini contrari al sistema di sensi unici del quartiere Dante, quale possibile soluzione per la rimessa a doppio senso di via Matteotti.... appare così dal nulla, rimanendo nel vuoto, dimenticata...
In fin dei conti è il piano di assetto del territorio, mica il piano regolatore (PRG)...entrambi con lo scopo di regolare la crescita del Comune !!!
Così dal Piano di Assetto del Territorio non traspare e non si capisce quale assetto futuro si intenda raggiungere per la viabilità locale e intercomunale.
Non un problema di poco conto se si considerano sia le proteste per la cosiddetta tangenziale sud, sia le proteste per il dirottamento del traffico nel quartiere Dante, cosa che comporta concordemente anche la possibilità di intervenire in via Capitanio, mettendo in sicurezza la strada.
Al Consiglio comunale del 12-11-2012 si era rimasti con la possibile proposta di chiusura di via Roma per mezzo di una Zona a Traffico Limitato (ZTL) che bloccasse il traffico intercomunale passante fra i Comuni del miranese e Mestre, permettendo tuttavia una circolazione locale sostenibile.
Invece prima del 12 novembre 2012 e dopo l'idea del Masterplan il progetto verso cui tendeva l'amministrazione comunale era la piazza lunga un chilometro che prevedeva la chiusura/pedonalizzazione di un tratto di via Roma da chiesa San Vito e Modesto fino alla rotaroria dei Bersaglieri.
In quest'ottica si adagiavano bene anche le affermazioni sulla strada denominata "tangenziale sud" che a detta di vari esponenti politici avrebbe permesso un giorno di ridurre il traffico in via Roma assieme alla tangenziale nord.
Così l'ipotesi più probabile era la suddivisione delle principali direzioni di scorrimento intercomunali (via Miranese e camionabile a sud da Mirano, strada da Mira-Dolo, strada da Martellago, direzione verso Marghera e direzione verso Mestre centro e centri commerciali di Marcon per vie interne da Chirignago) lungo nuovi assi, al compimento definitivo della "piazza lunga un chilometro" e degli innesti della "tangenziale sud" con via Matteotti.
Chi proviene da Martellago, diretto verso Mestre avrebbe preferito la ben più veloce e scorrevole tangenziale nord (tratto verde chiaro).
Chi proviene da Mirano, dovrebbe compiere quasi due chilometri (circa tre quarti di via Roma) solo per raggiungere la tangenziale nord, da qui l'alta probabilità che i percorsi prescelti divenissero altri conformi al baricentro spostato verso sud della circolazione a Mirano.
Nell'ipotesi che l'accesso a via Buonarroti rimanesse aperto, così come avvenuto durante l'ultima "Notte Gialla" il percorso preferenziale per l'asse Miranese si sposterebbe sul retro del Comune, dove ci sono scuole e ingresso al Parco Nuove Gemme (tratto verde scuro).
Mentre l'accesso da aree a sud potrebbe trovare interesse a passare per la tangenziale sud e il quartiere Dante piuttosto che doversi dirigere alla Miranese (tratto rosso).
Nell'ipotesi che anche via Buonarroti fosse interdetta al traffico, la via preferenziale rimarrebbe solo la tangenziale sud, attraverso il sistema di sensi unici del quartiere Dante (tratto rosso) rendendo via Roma come una strada di accesso alle strade dei quartiere ad ovest di Spinea.
In tal caso è bene notare che nell'ipotesi di chiusura di via Roma (tratto celeste chiaro) a maggior ragione via Capitanio dovrebbe rimanere a doppio senso (e forse è proprio per questo che non si è ancora intervenuti in via Capitanio), per non rendere completamente chiuso al traffico locale la circolazione fra i quartieri Dante, Fermi, Rosselli, Capitanio, rispetto al Villaggio.
Il possibile passaggio circolare partirebbe dalla rotatoria dei Bersaglieri, lungo via Capitanio, "tangenziale sud", quartiere Dante, nuovi quartieri edificati a nord del quartiere Dante, via Buonarroti e di nuovo rotatoria dei Bersaglieri.
In questo assetto del territorio i nuovi quartieri residenziali edificati al villaggio, pieni di giovani coppie in età da lavoro, cinque giorni su sette (due o quattro volte al giorno) diretti a Mestre per recarsi a lavoro non potendo più passare per l'arteria principale, via Roma, passerebbero per le nuove vie di comunicazione, ovvero la tangenziale sud - quartiere Dante (via Buonarroti chiusa o no?!).
Infatti nel PAT sono previsti ben tre possibili scenari di crescita del territorio: scenario 1 densificazione; scenario 2 amplificazione; scenario 3.
Nei tre scenari la tangenziale sud quasi non è visibile, benchè già indicata collegata con via Matteotti, come non dovesse divenire un asse di interesse nell'assetto territoriale.
Per quanto riguarda la viabilità generale si segue lo sproporzionato progetto dell'amministrazione Tessari, convinta di poter spostare tutto il traffico di via Roma sulla tangenziale nord.
Appare del tutto evidente l'allungamento di percorrenza per chi proviene da via Miranese e dalla camionabile a sud (o da Mira e Dolo).
In alternativa si può notare come la "tangenziale nord" finisca a nord di Mirano, vicino Martellago, laddove non esistono arterie principali di scorrimento, se si esclude per l'appunto via della Costituzione che collega la Fossa con Martellago.
Mancano poi dettagli sulla viabilità locale, si pensi per esempio al quartiere Fermi il cui accesso sta fra una strada intasata (via Roma) ed un senso unico costringendo gli abitanti od i clienti del bar della Pellegrini ad accedere da via Capitanio o attraverso il quartiere limitrofo Dante.
Mancano dettagli sui poli di attrazione: punti turistici, chiese, piazze per manifestazioni, scuole con relativo traffico indotto, movimentazione generata dalla piscina, punti di richiamo per servizi di varia natura (poste, USSL, centri commerciali,..).
I quartieri esistenti vengono considerati nel piano di densificazione, ovvero nel caso in cui case vengano comprate e sostituite con palazzoni con più appartamenti (più famiglie, più auto) per rientrare dei costi di acquisto e vendita, costi che subiscono ribassi se nel periodo di crisi, l'assetto del territorio comunale casualmente cambia e dirotta nel quartiere da densificare quantità eccessive di auto rumorose e inquinanti.
Previsto con la legge urbanistica regionale del 2001, poi modificata nel 2004.
Il PAT, che dovrebbe essere approvato entro i cinque anni di un mandato, presenta delle modifiche sostanziali rispetto i precedenti piani di assetto del territorio, fra le quali:
- la possibilità per chiunque di sollevare obbiezioni ed idee per lo sviluppo del piano, a cui il Comune deve dare risposta positiva o negativa con motivazione;
- il confronto del piano comunale di assetto del territorio con i piani di coordinamento del territorio provinciale e regionale;
- il carattere di assolutezza del piano, che una volta approvato non dovrebbe essere rigettato da successive amministrazioni;
- la possibilità di sviluppare piani di assetti del territorio intercomunali, laddove problematiche coinvolgano più Comuni.
Questo tuttavia non serba verificarsi.
Il gruppo politico Cinque Stelle (M5S) trova forti elementi per un dissenso verso il piano di assetto del territorio di Spinea.
Un riassunto dell'articolo lo si trova sul blog opzionezero.org :
«L’hanno approvato giusto in tempo per sottoscrivere gli impegni relativi al Piano Norma 22 e garantire nuovi e pesanti diritti edificatori, che porteranno una nuova colata di cemento su Spinea – attacca Massimo De Pieri del Movimento 5 Stelle – L’approvazione del Piano Norma 22 consentirà di costruire migliaia di metri quadri di superfici commerciali (4.500 mq, oltre a 5.000 mq di uffici e “alberghi”, 250 nuovi alloggi ed una piscina) a ridosso della stazione ferroviaria, decretando la morte certa per ogni attività commerciale del centro e l’inutilità di qualunque progetto di riqualificazione della piazza. A cosa serve preoccuparsi dei parcheggi a pagamento – conclude De Pieri – quando i commercianti del centro non avranno più clienti da far parcheggiare?».In queste affermazioni una cosa un po' mi ha stupito, ovvero non aver accennato minimamente ai prodotti a chilometro zero.
Questo vecchio cavallo di battaglia di Grillo, oggi apparentemente sparito dai suoi comizi, ben si adatterebbe alla modifica di aree omogenee agricole in aree edificabili, specie laddove la legge urbanistica regionale permette la conversione di un 20% delle aree agricole in aree edificabili.
Tanto più che l'esempio dei campi dati in concessione anche da grandi Comuni (al momento mi viene in mente Bologna) è una pratica cittadina capace di generare ricchezza semplicemente dall'impiego del tempo libero degli stessi italiani nel coltivarsi ortaggi vari.
Indubbiamente questo ha anche ripercussioni sull'economia locale, creando posti di lavoro e riducendo i costi dei prodotti agricoli, qualora venduti alla rete ortofrutticola locale senza onerose spese di trasporto.
Tuttavia in analoga situazione si pone anche la realizzazione della piscina e di nuovi esercizi commerciali, riducendo così le "trasferte" di giovani verso Mirano e Chirignago (Bissuola, dove si allenava un tempo la Pellegrini) e verso i negozi del centro.
La questione della competizione, specie quest'anno in cui hanno chiuso un negozio ogni tre in via Roma, l'equilibrio fra negozi e consumatori ha un'importanza notevole.
Tuttavia, si può notare come gli esercizi commerciali previsti per la nuova piazza Santa Bertilla, approvata nel 2007-2009, dopo cinque anni ancora non risultano aperti, sintomo di un malessere che sta colpendo il mondo dell'edilizia.
Quindi un comune cittadino non può che aspettarsi dagli interessati che ulteriori spiegazioni, risposta a semplici domande:
- Spinea ha 28 mila abitanti e probabilmente un centinaio di negozi, ovvero 280 persone ogni negozio; è questo il limite di saturazione, o forse si ha un equilibrio negativo che porta gli abitanti di Spinea a far spese fuori città e gli abitanti di città limitrofe a non venir a far spese nel territorio comunale?
- Perchè i prodotti dei negozi di Spinea sono così cari? forse un confronto dei prezzi dei negozi del paese con la merce venduta in esercizi commerciali d paesi limitrofi può rendere evidente la causa del problema; ad esempio: alti costi dell'energia o tasse elevate, o costi di locazione dei locali in centro troppo alti, o costi eccessivi di acquisto/trasporto della merce da vendere nei negozi dai centri di produzione, ecc...
Vi sarebbe poi da considerare che l'edilizia è palesemente in crisi.
La filiera dell'edilizia comprende produttori materiali, progettisti, operai / direttori d cantiere, oneri per il Comune, impiantisti ed arredatori, gestori dei locali o proprietari.
Forse è anche per questo che con l'edilizia in crisi sono aumentati i furti notturni in bar e locali del miranese.
La possibilità che salti una filiera così articolata per la società potrebbe essere paragonato all'effetto di un infarto per un paziente.
Tuttavia ciò non giustifica che si debba costruire in modo forsennato e sregolato a suon di condoni, pacchette sulle spalle e approvazione di tutto il massimo approvabile.
Diviene quindi ovvio porre l'attenzione sulla necessità di generare altre forme di lavoro: case antisismiche, miglioramento edilizia esistente con controlli più serrati affinchè non siano imprese fantasma ad eseguire lavori di ristrutturazione togliendo lavoro ad progettisti/operai onesti, incentivazione alle ristrutturazioni edilizie, alla verifica di impianti elettrici, fognari, ecc...
Le ristrutturazioni sono incentivate al 50% fino a giugno 2013, ma solo ad un occhio accorto appare evidente come la maggioranza dei lavori di ristrutturazione si svolgano in nero, spesso con truffe ai danni del "cliente" (subappalto, materiali scadenti, prezzi eccessivi o eccessivi rialzi, danni al cantiere o altre tecniche subdole per spingere l'interessato al pagamento in contanti ed in nero, iva evasa, iva al 21% invece che al 10%, materiali acquistati parzialmente o totalmente in nero, mancati contributi pensionistici, evasione di denaro verso paesi esteri).
L'idea stessa della piscina a Spinea non è nuova; da decenni si pensava di realizzarne in posizioni sempre diverse, dalla località La Fossa, ai progetti dello Studio Versuro a ridosso dei campi da calcio del Villaggio dei Fiori, fino al recente piano norma 22.
Fra i pregi e difetti di un progetto che sembra quasi obbligatorio, essendo Spinea città natale di una campionessa olimpica, quindi si potrebbe notare questi due aspetti
- pregio: la vicinanza della piscina a hotel e stazione dei treni può costituire un flusso di denaro con turismo mirato o con sportivi/nuotatori interessati (purchè la Pellegrini venga periodicamente a nuotare in questa piscina) da paesi vicini (la stazione permette un collegamento veloce da città limitrofe, meglio se con una convenzione fra abbonamento della piscina ed abbonamento dei treni).
- difetto: se fosse confermato come progetto definitivo quello dello studio Versuro si avrebbe un bellissimo edificio per il pregio di una campionessa olimpica, ma con qualche dubbio non indifferente sul consumo energetico o sui fenomeni di condensa del vapore acqueo a causa delle ampie vetrate esposte.
Analogamente la condensa su pareti vetrate inficia la principale caratteristica di sistemi trasparenti, ponendo acqua a ridosso del legno lamellare.
Rimane quindi da considerare cosa comporta il Piano di Assetto del Territorio per la questione viabilità relativamente ai quartieri Dante-Fermi-Capitanio.
Ad una lettura veloce dei copiosi manoscritti non appare nulla di diretto, riferito alla questione.
Tuttavia nella tavola delle trasformabilità si può notare come si sia proceduto ad una modifica di notevole peso per la questione via Matteotti: la pista ciclabile proveniente dal cimitero invece che proseguire per il senso unico da via D'Annunzio viene deviata in via Betlemme e da qui diretta in via Cici, da dove può accedere a tutto il quartiere Fermi.
puntini blu = pista ciclabile, dal Cimitero arriva quasi in prossimità di via D'Annunzio e devia per via Betlemme, entrando nel quartiere Fermi per via Cici
si nota in linea tratteggiata marrone il collegamento fra via Capitanio e via Matteotti, escludendo via Cici, diversamente da quanto previsto nei PRG degli ultimi 10 anni
si nota in linea tratteggiata marrone il collegamento fra via Capitanio e via Matteotti, escludendo via Cici, diversamente da quanto previsto nei PRG degli ultimi 10 anni
Un'ipotesi incredibile se si considera la veemenza e la renitenza con cui molti personaggi politici del Comune si oppongono ad un'idea simile, paventando l'idea sbagliata che la pista ciclabile sparirebbe se via Matteotti tornasse a doppio senso.
L'aspetto ancor più incredibile è che questa possibile "trasformabilità" non è stata presentata nè da Chinellato, nè dal portavoce della lista 585 ai comitati cittadini contrari al sistema di sensi unici del quartiere Dante, quale possibile soluzione per la rimessa a doppio senso di via Matteotti.... appare così dal nulla, rimanendo nel vuoto, dimenticata...
In fin dei conti è il piano di assetto del territorio, mica il piano regolatore (PRG)...entrambi con lo scopo di regolare la crescita del Comune !!!
Così dal Piano di Assetto del Territorio non traspare e non si capisce quale assetto futuro si intenda raggiungere per la viabilità locale e intercomunale.
Non un problema di poco conto se si considerano sia le proteste per la cosiddetta tangenziale sud, sia le proteste per il dirottamento del traffico nel quartiere Dante, cosa che comporta concordemente anche la possibilità di intervenire in via Capitanio, mettendo in sicurezza la strada.
Al Consiglio comunale del 12-11-2012 si era rimasti con la possibile proposta di chiusura di via Roma per mezzo di una Zona a Traffico Limitato (ZTL) che bloccasse il traffico intercomunale passante fra i Comuni del miranese e Mestre, permettendo tuttavia una circolazione locale sostenibile.
Invece prima del 12 novembre 2012 e dopo l'idea del Masterplan il progetto verso cui tendeva l'amministrazione comunale era la piazza lunga un chilometro che prevedeva la chiusura/pedonalizzazione di un tratto di via Roma da chiesa San Vito e Modesto fino alla rotaroria dei Bersaglieri.
In quest'ottica si adagiavano bene anche le affermazioni sulla strada denominata "tangenziale sud" che a detta di vari esponenti politici avrebbe permesso un giorno di ridurre il traffico in via Roma assieme alla tangenziale nord.
Così l'ipotesi più probabile era la suddivisione delle principali direzioni di scorrimento intercomunali (via Miranese e camionabile a sud da Mirano, strada da Mira-Dolo, strada da Martellago, direzione verso Marghera e direzione verso Mestre centro e centri commerciali di Marcon per vie interne da Chirignago) lungo nuovi assi, al compimento definitivo della "piazza lunga un chilometro" e degli innesti della "tangenziale sud" con via Matteotti.
Chi proviene da Martellago, diretto verso Mestre avrebbe preferito la ben più veloce e scorrevole tangenziale nord (tratto verde chiaro).
Chi proviene da Mirano, dovrebbe compiere quasi due chilometri (circa tre quarti di via Roma) solo per raggiungere la tangenziale nord, da qui l'alta probabilità che i percorsi prescelti divenissero altri conformi al baricentro spostato verso sud della circolazione a Mirano.
Nell'ipotesi che l'accesso a via Buonarroti rimanesse aperto, così come avvenuto durante l'ultima "Notte Gialla" il percorso preferenziale per l'asse Miranese si sposterebbe sul retro del Comune, dove ci sono scuole e ingresso al Parco Nuove Gemme (tratto verde scuro).
Mentre l'accesso da aree a sud potrebbe trovare interesse a passare per la tangenziale sud e il quartiere Dante piuttosto che doversi dirigere alla Miranese (tratto rosso).
base cartografica del 2000, tratto della tangenziale sud e tangenziale nord indicato approssimativamente non essendo in possesso del percorso preciso al millimetro
Nell'ipotesi che anche via Buonarroti fosse interdetta al traffico, la via preferenziale rimarrebbe solo la tangenziale sud, attraverso il sistema di sensi unici del quartiere Dante (tratto rosso) rendendo via Roma come una strada di accesso alle strade dei quartiere ad ovest di Spinea.
In tal caso è bene notare che nell'ipotesi di chiusura di via Roma (tratto celeste chiaro) a maggior ragione via Capitanio dovrebbe rimanere a doppio senso (e forse è proprio per questo che non si è ancora intervenuti in via Capitanio), per non rendere completamente chiuso al traffico locale la circolazione fra i quartieri Dante, Fermi, Rosselli, Capitanio, rispetto al Villaggio.
Il possibile passaggio circolare partirebbe dalla rotatoria dei Bersaglieri, lungo via Capitanio, "tangenziale sud", quartiere Dante, nuovi quartieri edificati a nord del quartiere Dante, via Buonarroti e di nuovo rotatoria dei Bersaglieri.
In questo assetto del territorio i nuovi quartieri residenziali edificati al villaggio, pieni di giovani coppie in età da lavoro, cinque giorni su sette (due o quattro volte al giorno) diretti a Mestre per recarsi a lavoro non potendo più passare per l'arteria principale, via Roma, passerebbero per le nuove vie di comunicazione, ovvero la tangenziale sud - quartiere Dante (via Buonarroti chiusa o no?!).
base
cartografica del 2000, tratto della tangenziale sud e tangenziale nord
indicato approssimativamente non essendo in possesso del percorso
preciso al millimetro
Con l'ipotesi di una Zona a traffico limitato (ZTL) si sgravano i "nuovi assi" del traffico locale, il quale rimarrebbe in via Roma, ma indubbiamente ci si presenta alla "Conferenza dei Comuni" della città metropolitana con i Sindaci dei Comuni limitrofi carichi di lettere di protesta dei pendolari diretti a Mestre pluri-multati (non bastassero le proteste dei residenti di Spinea che si trovano parte delle 30 mila auto di via Roma sotto casa, con conseguente svalutazione economica del proprio immobile).
Tuttavia si può notare come nell'ultimo Natale non si sia ripetuta l'esperienza di chiudere via Roma (piazza lunga un chilometro) per renderla accessibile ai pedoni.
Ciò molto probabilmente è dovuto all'opinione espressa dall'associazione dei commercianti nell'occasione dell'incontro per discutere dei parcheggi a pagamento.
In quell'occasione i commercianti si espressero contro l'idea di una piazza chiusa o di parcheggi a pagamento, perchè similmente a Mestre questo avrebbe allontanato i clienti piuttosto che avvicinarli.
Ed in effetti i più interessati ad una piazza lunga un chilometro in un tale periodo di crisi economica più che gli attuali negozianti presenti a Spinea, sono forse i locatori di negozi in centro.
In effetti in una piazza chiusa si adattano bene locali di ristoro (bar, ristoranti, gelaterie, yogurterie, kebab...) che risaputamente sentono per ultimi gli effetti della crisi con un calo di consumi, e di conseguenza possono rimanere aperti con taluni canoni più a lungo di altre attività commerciali.
Inoltre a breve (15 gennaio 2013) scadrà il concorso per il riassetto di Piazza Marconi, uno dei punti cruciali dell'assetto del paese sotto svariati punti di vista, ivi compreso quanto sopra descritto.
L'appuntamento e soprattutto la premiazione sarà quindi utile a capire verso cosa tenderà il Comune nei prossimi anni, e quali altre mirabolanti idee dovrebbero essere inserite nel Piano di Assetto del Territorio.Infatti nel PAT sono previsti ben tre possibili scenari di crescita del territorio: scenario 1 densificazione; scenario 2 amplificazione; scenario 3.
scenario 1
scenario 2
scenario 3
Nei tre scenari la tangenziale sud quasi non è visibile, benchè già indicata collegata con via Matteotti, come non dovesse divenire un asse di interesse nell'assetto territoriale.
Per quanto riguarda la viabilità generale si segue lo sproporzionato progetto dell'amministrazione Tessari, convinta di poter spostare tutto il traffico di via Roma sulla tangenziale nord.
Appare del tutto evidente l'allungamento di percorrenza per chi proviene da via Miranese e dalla camionabile a sud (o da Mira e Dolo).
In alternativa si può notare come la "tangenziale nord" finisca a nord di Mirano, vicino Martellago, laddove non esistono arterie principali di scorrimento, se si esclude per l'appunto via della Costituzione che collega la Fossa con Martellago.
Mancano poi dettagli sulla viabilità locale, si pensi per esempio al quartiere Fermi il cui accesso sta fra una strada intasata (via Roma) ed un senso unico costringendo gli abitanti od i clienti del bar della Pellegrini ad accedere da via Capitanio o attraverso il quartiere limitrofo Dante.
Mancano dettagli sui poli di attrazione: punti turistici, chiese, piazze per manifestazioni, scuole con relativo traffico indotto, movimentazione generata dalla piscina, punti di richiamo per servizi di varia natura (poste, USSL, centri commerciali,..).
I quartieri esistenti vengono considerati nel piano di densificazione, ovvero nel caso in cui case vengano comprate e sostituite con palazzoni con più appartamenti (più famiglie, più auto) per rientrare dei costi di acquisto e vendita, costi che subiscono ribassi se nel periodo di crisi, l'assetto del territorio comunale casualmente cambia e dirotta nel quartiere da densificare quantità eccessive di auto rumorose e inquinanti.
venerdì 21 dicembre 2012
Archive.org cerca fondi
Archive.org, l'archivio del web cerca fondi per il suo archivio del web.
Attualmente ha a disposizione 10 petabyte (10*1000 terabyte) di archivio e con altri 4 terabyte può continuare la sua attività per altri due anni.
L'importanza della cosiddetta "macchina del tempo di internet" la si può vedere consultando la pagina della regione veneto con l'elenco dei siti inquinati e dei progetti di bonifica.
La pagina oggi è stata rimossa e il materiale non è più disponibile nel web.
Rimane però consultabile grazie ad Archive.org... sempre che per problemi finanziari non sia costretto a cancellare parte del suo materiale.
Attualmente ha a disposizione 10 petabyte (10*1000 terabyte) di archivio e con altri 4 terabyte può continuare la sua attività per altri due anni.
L'importanza della cosiddetta "macchina del tempo di internet" la si può vedere consultando la pagina della regione veneto con l'elenco dei siti inquinati e dei progetti di bonifica.
La pagina oggi è stata rimossa e il materiale non è più disponibile nel web.
Rimane però consultabile grazie ad Archive.org... sempre che per problemi finanziari non sia costretto a cancellare parte del suo materiale.
Historypin e Panoramio
HistoryPin è un portale Google in cui chiunque può inserire od osservare immagini storiche di una determinata zona geografica rintracciabile con google map.
Basta un account google per inserire le foto storiche in proprio possesso o trovate in internet, indicando la data e il copyright.
Infatti il portale è dedicato a rappresentare l'evoluzione del territorio ed accomunare il materiale prodoto da oltre 100-200 anni di storia.
Di Spinea esistono poche foto per ora caricate.
Per accedere all'area del veneziano-miranese basta cliccare su questo link.
Panoramio è legato a google earth ed a una sua community attiva nello scattare foto di panorami per caricarle sulla relativa mappa.
Il fine del portale è quello di elencare edifici e panorami di tutto il mondo, rendendoli disponibili con la semplicità di una mappa online.
I panorami o gli edifici fotografati non sono classificati per data, poichè il portale non ha una funzione storiografica come historypin.
Il comune di Spinea ha pubblicato il sito www.albumdispinea.it
, sito dedicato all'archivio fotografico che vuole recuperare e rendere visibile la memoria collettiva di Spinea. «Il fine è quello di ricercare, attivamente e in modo mirato, di conservare, nel senso più alto e cioè di preservare dall’oblio e dal degrado, i documenti che testimoniano la storia della nostra comunità, - spiega l’Assessora alla Cultura Loredana Mainardi. Chiunque può inviare foto, anche trovandole in rete spedendole o consegnandole presso l’ufficio cultura - telefono 0415071164 / 174.
Aggiornamento 21-01-2014
Basta un account google per inserire le foto storiche in proprio possesso o trovate in internet, indicando la data e il copyright.
Infatti il portale è dedicato a rappresentare l'evoluzione del territorio ed accomunare il materiale prodoto da oltre 100-200 anni di storia.
Di Spinea esistono poche foto per ora caricate.
Per accedere all'area del veneziano-miranese basta cliccare su questo link.
Panoramio è legato a google earth ed a una sua community attiva nello scattare foto di panorami per caricarle sulla relativa mappa.
Il fine del portale è quello di elencare edifici e panorami di tutto il mondo, rendendoli disponibili con la semplicità di una mappa online.
I panorami o gli edifici fotografati non sono classificati per data, poichè il portale non ha una funzione storiografica come historypin.
Il comune di Spinea ha pubblicato il sito www.albumdispinea.it
, sito dedicato all'archivio fotografico che vuole recuperare e rendere visibile la memoria collettiva di Spinea. «Il fine è quello di ricercare, attivamente e in modo mirato, di conservare, nel senso più alto e cioè di preservare dall’oblio e dal degrado, i documenti che testimoniano la storia della nostra comunità, - spiega l’Assessora alla Cultura Loredana Mainardi. Chiunque può inviare foto, anche trovandole in rete spedendole o consegnandole presso l’ufficio cultura - telefono 0415071164 / 174.
Aggiornamento 21-01-2014
mercoledì 19 dicembre 2012
PUT sostenibile bipartisan (centro e destra o sinistra); ma sostenibile per tutti i cittadini?
Visto il fervore di questi ultime settimane, è il caso di ritornare a parlare di via Matteotti.
La società AGRI.TE.CO sc Ambiente Progetto Territorio, nel suo sito internet ha pubblicato alcuni interessanti dettagli di un lavoro eseguito nel 2004: redazione del Piano Urbano del Traffico per il Comune di Spinea.
Per un importo di 65.000 euro la società di progettazione di Marghera ha redatto il PUT2004 (articoli con tag put2004), ampiamente commentato in questo blog per le informazioni e le scelte ivi inserite e quelle mai rispettate.
Nel messaggio appare inoltre un progetto della piazza Marconi, con ampliamento dell'area verde e l'inserimento della rotatoria pr smistare il traffico del semaforo.
Via Matteotti è ovviamente a doppio senso ed il sistema permette una fluidificazione del traffico passante per via Roma ed uscente dalle laterali per la circolazione locale (collegamento diretto quartieri nord-sud possibile altrimenti fra via Rossignago-Capitanio-Buonarroti nella rotatoria dei Bersaglieri), senza formazione di rallentamenti, code inquinanti o problemi (si veda per esempio all'errore di aver messo via Cattaneo a senso unico entrante costringendo i carri funebri della chiesa San Vito e Modesto ad uscire in senso vietato quando passavano i pedoni per andare verso il cimitero).
Le idee dello studio che delineò il PUT furono disattese dalla precedente amministrazione di centrodestra capegata da Tessari-Simionato, la quale preferì costruire una rotatoria all'incrocio con via Alfieri piuttosto che con via Matteotti, rotatoria in via Alfieri che fu ricostruita dopo soli due anni e mezzo dalla creazione per evidente usura del mando e che oggi, a cinque anni necessiterebbe di un nuovo "restauro" con "sommo gaudio" per il bilancio comunale.
L'attuale amministrazione di centrosinistra del sindaco Checchin ha indetto un concorso di idee per piazza Marconi, mentre con il piano 20-20-20 porta avanti l'idea di eliminare traffico da via Roma spostandolo nella tangenziale nord non ancora completa (in pratica come sosteneva Claudio Tessari) per ridurre le emissioni, tramite una Zona a Traffico Limitato che multi i non residenti che dovessero passare oltre i Bersaglieri o San Vito e Modesto per andare/ritornare da lavoro a Mestre (il MasterPlan di Tessari - Rizzo invece spostava il traffico di via Roma a ridosso dei palazzoni dietro villa del Majno per poi far percorrere il sistema di sensi unici creati attorno al quartiere Dante, via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, rotatoria in via dell'Unità ed immissione sopra l'ex-cavalcavia).
Nei prossimi giorni ulteriori dettagli su come a Spinea si zittisscono i comitati di cittadini per privilegiare i quartieri centrali rispetto a quelli periferici (tangenziale sud compresa) nel disegno globale di un futuro sostenible della città.
La società AGRI.TE.CO sc Ambiente Progetto Territorio, nel suo sito internet ha pubblicato alcuni interessanti dettagli di un lavoro eseguito nel 2004: redazione del Piano Urbano del Traffico per il Comune di Spinea.
Per un importo di 65.000 euro la società di progettazione di Marghera ha redatto il PUT2004 (articoli con tag put2004), ampiamente commentato in questo blog per le informazioni e le scelte ivi inserite e quelle mai rispettate.
Nel messaggio appare inoltre un progetto della piazza Marconi, con ampliamento dell'area verde e l'inserimento della rotatoria pr smistare il traffico del semaforo.
Via Matteotti è ovviamente a doppio senso ed il sistema permette una fluidificazione del traffico passante per via Roma ed uscente dalle laterali per la circolazione locale (collegamento diretto quartieri nord-sud possibile altrimenti fra via Rossignago-Capitanio-Buonarroti nella rotatoria dei Bersaglieri), senza formazione di rallentamenti, code inquinanti o problemi (si veda per esempio all'errore di aver messo via Cattaneo a senso unico entrante costringendo i carri funebri della chiesa San Vito e Modesto ad uscire in senso vietato quando passavano i pedoni per andare verso il cimitero).
Le idee dello studio che delineò il PUT furono disattese dalla precedente amministrazione di centrodestra capegata da Tessari-Simionato, la quale preferì costruire una rotatoria all'incrocio con via Alfieri piuttosto che con via Matteotti, rotatoria in via Alfieri che fu ricostruita dopo soli due anni e mezzo dalla creazione per evidente usura del mando e che oggi, a cinque anni necessiterebbe di un nuovo "restauro" con "sommo gaudio" per il bilancio comunale.
L'attuale amministrazione di centrosinistra del sindaco Checchin ha indetto un concorso di idee per piazza Marconi, mentre con il piano 20-20-20 porta avanti l'idea di eliminare traffico da via Roma spostandolo nella tangenziale nord non ancora completa (in pratica come sosteneva Claudio Tessari) per ridurre le emissioni, tramite una Zona a Traffico Limitato che multi i non residenti che dovessero passare oltre i Bersaglieri o San Vito e Modesto per andare/ritornare da lavoro a Mestre (il MasterPlan di Tessari - Rizzo invece spostava il traffico di via Roma a ridosso dei palazzoni dietro villa del Majno per poi far percorrere il sistema di sensi unici creati attorno al quartiere Dante, via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati, rotatoria in via dell'Unità ed immissione sopra l'ex-cavalcavia).
Nei prossimi giorni ulteriori dettagli su come a Spinea si zittisscono i comitati di cittadini per privilegiare i quartieri centrali rispetto a quelli periferici (tangenziale sud compresa) nel disegno globale di un futuro sostenible della città.
domenica 9 dicembre 2012
L'IMU resterà tutta ai Comuni...?! non mi sembra proprio
A meno di 10 giorni dall'ultima rata dell'IMU, ecco forse l'ultima modifica alla tassazione più odiata italiana, nonchè record per variazioni in corso di pagamento.
Molti giornali hanno titolato all'incirca come segue: convertito in legge il decreto anti-casta, l'IMU resterà ai Comuni (Giornalettismo, Telereggio, Arena, ...).
Il governo avrebbe stabilito come regalo di Natale di ripartire in un nuovo modo l'Imposta Municipale Unica (unica non considerando tutte le altre...ved Irpef locazioni), lasciando ai Comuni tutta l'imposta ricavata dalle prime case ed assoggettandosi l'imposta delle seconde case.
In teoria la modifica va tutta a svantaggio dei Comuni, per vari motivi:
1) l'imposta è maggiore per le seconde case piuttosto che per le prime case, viste le aliquote dal 7.6 in su (sono rarissimi i casi di riduzione di imposta) rispetto alle prime case (4 per mille a salire).
2) Nelle prime case grava la riduzione di 200 euro per prima casa, quindi in genere le imposte versate sono minori...
3) Inoltre, visto lo sdegno popolare per il ripristino dell'imposta per la casa di domicilio, i Comuni non si sono fatti carico dell'aggravio delle condizioni di imposta per le prime case, gravando nella decisione delle aliquote per i loro bilanci pubblici, sulle seconde case.
Ora si vedono compromessi i loro studi, fatti per niente impegando tempo e risorse.
4) la differenza fra Comuni turistici e comuni dormitorio, rispettivamente a prevalenza di seconde case e prime case ora si fa sentire in modo inverso. Se il fondo di perequazione fra comuni confinanti era sorto quando la tassa voluta dalla Lega, non prevedendo gettito fiscale per i Comuni a prevalenza prime case, garantiva una ridistribuzione del guadagno fra vicini territoriali, la sottrazione dell'IMU delle seconde case ai Comuni turistici inverte la ripartizione dei gettiti dell'IMU.
Tra l'altro molti Comuni a prevalenza seconde case erano riusciti a non aumentare le aliquote delle prime case e seconde case proprio grazie alle rosee previsioni di rendita di un vasto pratrimonio immobiliare costituito da seconde case.
Quindi se questa variazione del governo fosse confermata, tendenzialmente si può dire che a Natale il governo si è regalato all'incirca i due terzi della tassazione IMU raccolta nel paese, assogettandosi le rendite più alte e più diffuse (seconde case, negozi, banche, scuole, uffici, ecc...) lasciando per l'ennesima volta i Comuni spiazzati nei loro bilanci sia per studi e denaro perso per compierli sia per previsioni di bilanci del prossimo anno.
Molti giornali hanno titolato all'incirca come segue: convertito in legge il decreto anti-casta, l'IMU resterà ai Comuni (Giornalettismo, Telereggio, Arena, ...).
Il governo avrebbe stabilito come regalo di Natale di ripartire in un nuovo modo l'Imposta Municipale Unica (unica non considerando tutte le altre...ved Irpef locazioni), lasciando ai Comuni tutta l'imposta ricavata dalle prime case ed assoggettandosi l'imposta delle seconde case.
In teoria la modifica va tutta a svantaggio dei Comuni, per vari motivi:
1) l'imposta è maggiore per le seconde case piuttosto che per le prime case, viste le aliquote dal 7.6 in su (sono rarissimi i casi di riduzione di imposta) rispetto alle prime case (4 per mille a salire).
2) Nelle prime case grava la riduzione di 200 euro per prima casa, quindi in genere le imposte versate sono minori...
3) Inoltre, visto lo sdegno popolare per il ripristino dell'imposta per la casa di domicilio, i Comuni non si sono fatti carico dell'aggravio delle condizioni di imposta per le prime case, gravando nella decisione delle aliquote per i loro bilanci pubblici, sulle seconde case.
Ora si vedono compromessi i loro studi, fatti per niente impegando tempo e risorse.
4) la differenza fra Comuni turistici e comuni dormitorio, rispettivamente a prevalenza di seconde case e prime case ora si fa sentire in modo inverso. Se il fondo di perequazione fra comuni confinanti era sorto quando la tassa voluta dalla Lega, non prevedendo gettito fiscale per i Comuni a prevalenza prime case, garantiva una ridistribuzione del guadagno fra vicini territoriali, la sottrazione dell'IMU delle seconde case ai Comuni turistici inverte la ripartizione dei gettiti dell'IMU.
Tra l'altro molti Comuni a prevalenza seconde case erano riusciti a non aumentare le aliquote delle prime case e seconde case proprio grazie alle rosee previsioni di rendita di un vasto pratrimonio immobiliare costituito da seconde case.
Quindi se questa variazione del governo fosse confermata, tendenzialmente si può dire che a Natale il governo si è regalato all'incirca i due terzi della tassazione IMU raccolta nel paese, assogettandosi le rendite più alte e più diffuse (seconde case, negozi, banche, scuole, uffici, ecc...) lasciando per l'ennesima volta i Comuni spiazzati nei loro bilanci sia per studi e denaro perso per compierli sia per previsioni di bilanci del prossimo anno.
domenica 2 dicembre 2012
ZTL a Mira
Scontro fra Comune, commercianti e residenti sulle ZTL imposte a Mira - La Nuova Venezia
Come già scritto in passato le Zone a Traffico Limitato rappresentano un notevole impatto per i frontisti siano essi abitanti residenti, negozianti dell'area, anche figli che visitano i genitori, imprese che intervengono per lavori in qualche edificio o più semplicemente persone che semplicemente transitano per un'area chiusa.
Di tutti questi casi citati, spesso le ZTL vengono attivate con la sola idea di ridurre il traffico semplicemente passante per migliorare la vivibilità dell'area o ridurre le emissioni di CO2 (comunque il traffico passa in altra zona ed emette CO2 a seconda del tragitto diverso compiuto).
Per tutti gli altri casi aumenta la burocrazia con l'emissione in genere di particolari permessi per tot ore/giorni che permettano l'accesso all'area limitata, dato che per esempio non si può impedire ad un'impresa di lavorare o gravarla dei costi di varie multe o ai figli di vedere i propri genitori.
Ma esistono i mezzi alternativi con cui recarsi nell'area pubblica ad alto rischio multe staccate da azienda privata, cooperativa o municipalizzata: pedoni, biciclette, ecc...
Il problema è che non si ha alcun riscontro che le ZTL convertano il traffico in eguale flusso di pedoni e ciclisti, bensì semplicemente lo spostamento del tragitto di percorrenza, così come rilevato da associazione dei negozianti e persone che subiscono spesso le variazioni dovute alla creazione di inopportuni sensi unici.
Tutto lo scontro su parcheggi blu e ZTL nel Comune di Spinea nasce con l'interrogazione in consiglio comunale del consigliere PDL Piazzi, il quale confrontando le cifre delle multe staccate dalla polizia municipale di Mestre e Mirano notava come a Spinea il Comune "guadagnasse" meno dei comuni limitrofi in questa voce di bilancio.
Da ciò la maggioranza si impegnò a chiamare Trolese, capo del Comando di Polizia Municipale in seconda commissione consigliare per spiegare il motivo del minor numero di multe.
Ne risultò che i Comuni di Mirano (Mirano, superati 500 mila euro di multe) e Mestre hanno avuto un picco di multe perchè autisti ignari delle ZTL erano entrati nell'area pubblica limitata sotto il controllo di un'azienda privata.
Da qui dovrebbe nascere l'idea di studiare la possibilità del Comune di istituire sia dei parcheggi blu che delle ZTL, poi così contestata da uomini di Tessari - PDL e commercianti/residenti.
A favore delle strisce blu e delle ZTL si schierano anche Spinea Cinque Stelle ed alcuni comitati pro-ambiente e pro-biciclette, nella convinzione che le multe invoglino i cittadini ad abbandonare i loro 10-20 mila euro di auto in garage, più delle accise del carburante. Quindi a tal scopo economico val bene una cattiva segnalazione delle aree ZTL o degli orari di attivazione (si pensi ad un'auto parcheggiata in un'area ZTL quando si può che non può essere mossa a restrizioni attive, per il rischio di portarla davanti alle telecamere di controllo).senza cartelli chiari che mettano in pericolo esborso di molti euro coloro che girano con un autoveicolo.
Quindi se da un lato commercianti che vendono beni leggeri non hanno molto da lamentarsi, diversa diviene la questione con magazzini o beni che necessitano di un bagagliaio per essere trasportati (es: anziano di 70 anni con 4 borse della spesa in bicicletta? in autobus? a piedi?!).
Tuttavia nel caso di Mira, un ristorante chiuso dalla ZTL, pur vendendo un bene prodotto leggero e consumato sul posto critica la zona a traffico limitato, poichè inficierebbe la visibilità del suo locale, facendogli perdere clienti.
In effetti la cultura della movimentazione scontrandosi con la libertà dell'individuo è un onere che varia a seconda dei gusti delle persone stesse (o per esempio le condizioni meteo, si immagini per esempio andar a piedi al ristorante con gli amici in un giorno invernale con 7 gradi e pioggia...), ed i cui costi per invogliare a non utilizzare l'auto non possono ricadere sul singolo privato.
Ben inteso quindi che non si può imporre a qualcuno come muoversi, vi è il conflitto fra chi ci guadagna e chi ci perde nell'adozione di tali mezzi relativamente ad un suolo pubblico.
Da notare anche che la società che ha partecipato al bando per la ZTL di Mira segnala la presenza di sovvenzioni regionali, ma indica anche che solo undici comuni in Veneto hanno adottato una tale misura...un po' pochi dato che tre sono intorno a Spinea (Mestre, Mirano, e Mira).
In generale le ZTL sono una complicazione per la guida e per la circolazione nelle città.
Spesso la loro segnalazione non è intuitiva, tanto che molti dei malcapitati che vi entrano oggi è a causa del fatto che in auto l'area limitata non viene percepita nella sua forma (es: di un flusso di auto diretto nell'area solo i residenti possono entrare gli altri no pena multa, solo da tal ora a tal ora si può entrare), diversamente da ciò che avviene per i segnali stradali verticali ed orizzontali.
Proprio per questo creano un forte malcontento popolare, mentre non necessariamente questo disago spinge il singolo individuo ad utilizzare altri mezzi di locomozione.
PS: Mirano pur avendo parcheggi blu e ZTL non incidenti sul traffico di via Miranese è forse l'unico caso di ottima disposizione di parcheggi gratuiti ed a pagamento fra aree di scorrimento, servizi ed aree storiche.
Come già scritto in passato le Zone a Traffico Limitato rappresentano un notevole impatto per i frontisti siano essi abitanti residenti, negozianti dell'area, anche figli che visitano i genitori, imprese che intervengono per lavori in qualche edificio o più semplicemente persone che semplicemente transitano per un'area chiusa.
Di tutti questi casi citati, spesso le ZTL vengono attivate con la sola idea di ridurre il traffico semplicemente passante per migliorare la vivibilità dell'area o ridurre le emissioni di CO2 (comunque il traffico passa in altra zona ed emette CO2 a seconda del tragitto diverso compiuto).
Per tutti gli altri casi aumenta la burocrazia con l'emissione in genere di particolari permessi per tot ore/giorni che permettano l'accesso all'area limitata, dato che per esempio non si può impedire ad un'impresa di lavorare o gravarla dei costi di varie multe o ai figli di vedere i propri genitori.
Ma esistono i mezzi alternativi con cui recarsi nell'area pubblica ad alto rischio multe staccate da azienda privata, cooperativa o municipalizzata: pedoni, biciclette, ecc...
Il problema è che non si ha alcun riscontro che le ZTL convertano il traffico in eguale flusso di pedoni e ciclisti, bensì semplicemente lo spostamento del tragitto di percorrenza, così come rilevato da associazione dei negozianti e persone che subiscono spesso le variazioni dovute alla creazione di inopportuni sensi unici.
Tutto lo scontro su parcheggi blu e ZTL nel Comune di Spinea nasce con l'interrogazione in consiglio comunale del consigliere PDL Piazzi, il quale confrontando le cifre delle multe staccate dalla polizia municipale di Mestre e Mirano notava come a Spinea il Comune "guadagnasse" meno dei comuni limitrofi in questa voce di bilancio.
Da ciò la maggioranza si impegnò a chiamare Trolese, capo del Comando di Polizia Municipale in seconda commissione consigliare per spiegare il motivo del minor numero di multe.
Ne risultò che i Comuni di Mirano (Mirano, superati 500 mila euro di multe) e Mestre hanno avuto un picco di multe perchè autisti ignari delle ZTL erano entrati nell'area pubblica limitata sotto il controllo di un'azienda privata.
Da qui dovrebbe nascere l'idea di studiare la possibilità del Comune di istituire sia dei parcheggi blu che delle ZTL, poi così contestata da uomini di Tessari - PDL e commercianti/residenti.
A favore delle strisce blu e delle ZTL si schierano anche Spinea Cinque Stelle ed alcuni comitati pro-ambiente e pro-biciclette, nella convinzione che le multe invoglino i cittadini ad abbandonare i loro 10-20 mila euro di auto in garage, più delle accise del carburante. Quindi a tal scopo economico val bene una cattiva segnalazione delle aree ZTL o degli orari di attivazione (si pensi ad un'auto parcheggiata in un'area ZTL quando si può che non può essere mossa a restrizioni attive, per il rischio di portarla davanti alle telecamere di controllo).senza cartelli chiari che mettano in pericolo esborso di molti euro coloro che girano con un autoveicolo.
Quindi se da un lato commercianti che vendono beni leggeri non hanno molto da lamentarsi, diversa diviene la questione con magazzini o beni che necessitano di un bagagliaio per essere trasportati (es: anziano di 70 anni con 4 borse della spesa in bicicletta? in autobus? a piedi?!).
Tuttavia nel caso di Mira, un ristorante chiuso dalla ZTL, pur vendendo un bene prodotto leggero e consumato sul posto critica la zona a traffico limitato, poichè inficierebbe la visibilità del suo locale, facendogli perdere clienti.
In effetti la cultura della movimentazione scontrandosi con la libertà dell'individuo è un onere che varia a seconda dei gusti delle persone stesse (o per esempio le condizioni meteo, si immagini per esempio andar a piedi al ristorante con gli amici in un giorno invernale con 7 gradi e pioggia...), ed i cui costi per invogliare a non utilizzare l'auto non possono ricadere sul singolo privato.
Ben inteso quindi che non si può imporre a qualcuno come muoversi, vi è il conflitto fra chi ci guadagna e chi ci perde nell'adozione di tali mezzi relativamente ad un suolo pubblico.
Da notare anche che la società che ha partecipato al bando per la ZTL di Mira segnala la presenza di sovvenzioni regionali, ma indica anche che solo undici comuni in Veneto hanno adottato una tale misura...un po' pochi dato che tre sono intorno a Spinea (Mestre, Mirano, e Mira).
In generale le ZTL sono una complicazione per la guida e per la circolazione nelle città.
Spesso la loro segnalazione non è intuitiva, tanto che molti dei malcapitati che vi entrano oggi è a causa del fatto che in auto l'area limitata non viene percepita nella sua forma (es: di un flusso di auto diretto nell'area solo i residenti possono entrare gli altri no pena multa, solo da tal ora a tal ora si può entrare), diversamente da ciò che avviene per i segnali stradali verticali ed orizzontali.
Proprio per questo creano un forte malcontento popolare, mentre non necessariamente questo disago spinge il singolo individuo ad utilizzare altri mezzi di locomozione.
PS: Mirano pur avendo parcheggi blu e ZTL non incidenti sul traffico di via Miranese è forse l'unico caso di ottima disposizione di parcheggi gratuiti ed a pagamento fra aree di scorrimento, servizi ed aree storiche.
giovedì 29 novembre 2012
Nuovo cambio
La dichiarazione IMU, documento che deve essere presentato in certi casi, spesso quando si usufruisce di aliquota ridotta come nel caso di abitazioni locate solo per il 2012 può essere presentata in ritardo, ovvero entro 4 febbraio 2013.
venerdì 16 novembre 2012
Consiglio (12-11-2012) a ruoli invertiti
Il recente consiglio comunale è disponibile online sul sito brenta.tv.
All'inizio viene presentata la relazione sul progetto PAES 20-20-20 (o strategia 20-20-20 - osservatoriokyoto.it, fire-italia.it, madeinvda.it), che fa il punto al consiglio sulla situazione del Comune di Spinea sui tre punti: risparmio energetico, riduzione emissioni di CO2, energie rinnovabili.
Il Comune, che spesso di recente ha citato il progetto come punto di partenza per l'adozione di alcune decisioni urbanistiche per il centro cittadino, ha rilevato la necessità di migliorare la comunicazione con i privati cittadini per conseguire migliori risultati, specie dal punto di vista del risparmio energetico.
Invece riguardo alla riduzione delle emissioni di CO2 il Comune sembra intenzionato a procedere al divieto per i non redidenti di transitare per via Roma, nel tratto dalla rotonda dei Bersaglieri fino alla Chiesa San Vito e Modesto.
Per ottenere questo scopo, si è accennato alla possibilità di realizzare una Zona a Traffico Limitato (ZTL) al pari di quelle di Miranoe Mestre, pur tuttavia realizzate con valide alternative di transito.
I residenti verrebbero esentati dalla ZTL, salvando così il traffico locale.
L'idea porta in se qualche problema.
In primis vengono colpiti pesantemente i cittadini dei Comuni confinanti, e se Mirano e Chirignago dovessero mettersi d'accordo, ciò potrebbe portare a delle ZTL ai due ingressi (est-ovest) di Spinea, in modo tale che le sole strade secondarie risultino libere e via della Costituzione verso Martellago.
Inoltre non è nemmeno bello presentarsi alle discussioni del Consiglio dei Comuni od alla definizione dello Statuto della Città Metropolitana, con i Comuni in lite per le "servitù di passaggio" verso i luoghi di lavoro.
In effetti il problema del traffico del veneziano principalmente è dovuto al fatto che la gente è obbligata a dirigersi al posto di lavoro (e qualche volta è anche contenta di andarci), cinque giorni alla settimana, dalle 2 alle 4 volte al giorno.
Per questo motivo, l'apposizione della ZTL nel tratto di via Roma fra i Bersaglieri e San Vito e Modesto lascia scoperta via Buonarroti, dove vi sono asilo, scuola media e ingressi del Parco, tramite un apposito svincolo della rotatoria dei Bersaglieri.
C'è quindi il rischio che il traffico non passi a mezzi pubblici o meno inquinanti, ma semplicemente salti l'ultimo tratto di via Roma, reso ZTL percorrendo la strada parallela.
Non si può tra l'altro sostenere che i mezzi provenienti da Mirano siano felici di transitare per la tangenziale nord, probabilmente pari a tre volte il percorso di via Roma per il centro di Spinea.
Infatti dalla camionabile a sud di Mirano, o da via Miranese, sarebbero costretti a percorrere 2 km verso Martellago (direzione ortogonale a Mestre) per poi aggirare tutto il centro cittadino di Spinea (circa un percorso doppio rispetto via Roma).
Si ricorda tra l'altro che la ricerca degli studenti dello IUAV ha valutato riduzioni di emissione di CO2 non significative, se le auto vengono direzionate lungo la tangenziale nord, piuttosto che via Roma.
L'idea quindi, meriterebbe una soluzione più condivisa, con alcune piccole variazioni di sostanza, fra i comuni dormitorio per le attività produttive di Mestre, i comuni di transito come Spinea e Chirignago e la stessa città di Mestre, oramai commercialmente morta per le ZTL ed i parcheggi a pagamento imposti, come sostenuto dai commercianti di Spinea nell'incontro.
Altro tema della serata è stato il guazzabuglio creato dalle mozioni incrociate riguardo via Matteotti, via Alfieri e via Bennati.
In effetti come già citato in passato, i consiglieri dell'IDV nel gruppo di maggioranza, in contrapposizione allo studio del dottor Pasetto voluto dalla stessa maggioranza, avevano intenzione di fare una mozione per fermare la rimessa a doppio senso di via Matteotti.
Parte di via Matteotti fu messa a senso unico dalla giunta del sindaco Claudio Tessari, ora consigliere d'opposizione.
I comitati favorevoli al ritorno al doppio senso dal lontano 2007-2008 (attività commerciali di via Matteotti, residenti del quartiere Dante, residenti di via Capitanio) che hanno sostenuto la lista UDC-585 facente parte della maggioranza, si sentirono un po' presi in giro a fronte della mozione, presentata con largo anticipo in un'intervista sui giornali in cui si invitava a non prendere decisioni troppo frettolose (dal 2007 al 2012 ?!).
La mozione è stata inserita nel consiglio comunale del 12 novembre, ma i consiglieri dell'IDV non si sono presentati in aula per sostenerla.
Nel medesimo consiglio comunale, il consigliere della lista Claudio Tessari, Carmelo Ruggeri ha sollevato una mozione per la messa in sicurezza di via Alfieri-Bennati.... una curiosa inversione ad U della lista politica dell'ex-sindaco che creando un sistema di sensi unici ha dirottato parte del traffico sui tratti alternativi (ivi compresi i pulmini del GiroSpinea).
In particolare l'attenzione si è concentrata sul tratto di via Alfieri che va da Piazzetta Dante fino a via Roma (dove c'è la rotatoria con dossi prima dei segnali di dare precedenza, ottimi per aumentare lo spazio di frenata ad alte velocità, specie su sanpietrini sdrucciolevoli).
In quel tratto, la strada stretta, senza banchina, percorsa da traffico uscente dai quartieri Dante e Fermi, percorsa spesso da pedoni diretti alla fermata degli autobus (unico sbocco diretto per il quartiere verso la fermata), con parcheggi e bidoni in strada che limitano la visuale, per il consigliere della Lista Tessari, presenta infatti il problema dei distacchi di piastre e marmi nel vicino stabile (ex Corò).
L'argomento della sicurezza in via Alfieri questo blog l'ha trattato il 28 novembre 2007 (post aggiornato il 07-01-2008), specie per la maggiore rilevanza dei problemi con l'aumento di auto transitanti a causa delle modifiche urbanistiche volute dalla giunta dell'ex sindaco Claudio Tessari, in carica per 2 mandati (10 anni).
Si ricorda per l'occasione che il progetto definitivo della viabilità di Spinea della giunta Tessari, prevedeva la realizzazione del Progetto Masterplan, nella cui prima versione veniva pedonalizzata via Roma da dietro la Chiesa San Vito e Modesto fino a villa del Majno, dirottando via Roma sul retro di villa del Majno (fra i palazzoni e l'attuale piazza Fermi), facendo sbucare le oltre 30 mila auto in via Matteotti, da dove avrebbero percorso intorno al quartiere Dante via D'Annunzio e via Bennati fino all'ex-cavalcavia per Chirignago.
Il secondo progetto invece prevedeva di dirottare un verso di via Roma, quello diretto a Mestre, attorno al quartiere Dante, e fra via Bennati e via dell'Unità la realizzazione di una rotatoria diretta sul tratto storico di via Roma sull'ex-cavalcavia, per far risalire il flusso di auto sul percorso corretto.
Entrambi i due progetti avrebbero rovinato la pace e la bellezza delle ville in via dell'Unità.
In quest'ambito via Alfieri necessariamente doveva rimanere a doppio senso per essere sfruttata come collegamento fra i sensi unici e per il quartiere Fermi, e probabilmente per questo motivo, il bus GiroSpinea fu posto in via Alfieri dove non c'erano marciapiedi, piuttosto che in via Matteotti (marciapiede largo e pista ciclopedonale) o via Bennati (molti tratti con doppio marciapiede).
All'inizio viene presentata la relazione sul progetto PAES 20-20-20 (o strategia 20-20-20 - osservatoriokyoto.it, fire-italia.it, madeinvda.it), che fa il punto al consiglio sulla situazione del Comune di Spinea sui tre punti: risparmio energetico, riduzione emissioni di CO2, energie rinnovabili.
Il Comune, che spesso di recente ha citato il progetto come punto di partenza per l'adozione di alcune decisioni urbanistiche per il centro cittadino, ha rilevato la necessità di migliorare la comunicazione con i privati cittadini per conseguire migliori risultati, specie dal punto di vista del risparmio energetico.
Invece riguardo alla riduzione delle emissioni di CO2 il Comune sembra intenzionato a procedere al divieto per i non redidenti di transitare per via Roma, nel tratto dalla rotonda dei Bersaglieri fino alla Chiesa San Vito e Modesto.
Per ottenere questo scopo, si è accennato alla possibilità di realizzare una Zona a Traffico Limitato (ZTL) al pari di quelle di Miranoe Mestre, pur tuttavia realizzate con valide alternative di transito.
I residenti verrebbero esentati dalla ZTL, salvando così il traffico locale.
L'idea porta in se qualche problema.
In primis vengono colpiti pesantemente i cittadini dei Comuni confinanti, e se Mirano e Chirignago dovessero mettersi d'accordo, ciò potrebbe portare a delle ZTL ai due ingressi (est-ovest) di Spinea, in modo tale che le sole strade secondarie risultino libere e via della Costituzione verso Martellago.
Inoltre non è nemmeno bello presentarsi alle discussioni del Consiglio dei Comuni od alla definizione dello Statuto della Città Metropolitana, con i Comuni in lite per le "servitù di passaggio" verso i luoghi di lavoro.
In effetti il problema del traffico del veneziano principalmente è dovuto al fatto che la gente è obbligata a dirigersi al posto di lavoro (e qualche volta è anche contenta di andarci), cinque giorni alla settimana, dalle 2 alle 4 volte al giorno.
Per questo motivo, l'apposizione della ZTL nel tratto di via Roma fra i Bersaglieri e San Vito e Modesto lascia scoperta via Buonarroti, dove vi sono asilo, scuola media e ingressi del Parco, tramite un apposito svincolo della rotatoria dei Bersaglieri.
C'è quindi il rischio che il traffico non passi a mezzi pubblici o meno inquinanti, ma semplicemente salti l'ultimo tratto di via Roma, reso ZTL percorrendo la strada parallela.
Non si può tra l'altro sostenere che i mezzi provenienti da Mirano siano felici di transitare per la tangenziale nord, probabilmente pari a tre volte il percorso di via Roma per il centro di Spinea.
Infatti dalla camionabile a sud di Mirano, o da via Miranese, sarebbero costretti a percorrere 2 km verso Martellago (direzione ortogonale a Mestre) per poi aggirare tutto il centro cittadino di Spinea (circa un percorso doppio rispetto via Roma).
Si ricorda tra l'altro che la ricerca degli studenti dello IUAV ha valutato riduzioni di emissione di CO2 non significative, se le auto vengono direzionate lungo la tangenziale nord, piuttosto che via Roma.
L'idea quindi, meriterebbe una soluzione più condivisa, con alcune piccole variazioni di sostanza, fra i comuni dormitorio per le attività produttive di Mestre, i comuni di transito come Spinea e Chirignago e la stessa città di Mestre, oramai commercialmente morta per le ZTL ed i parcheggi a pagamento imposti, come sostenuto dai commercianti di Spinea nell'incontro.
Altro tema della serata è stato il guazzabuglio creato dalle mozioni incrociate riguardo via Matteotti, via Alfieri e via Bennati.
In effetti come già citato in passato, i consiglieri dell'IDV nel gruppo di maggioranza, in contrapposizione allo studio del dottor Pasetto voluto dalla stessa maggioranza, avevano intenzione di fare una mozione per fermare la rimessa a doppio senso di via Matteotti.
Parte di via Matteotti fu messa a senso unico dalla giunta del sindaco Claudio Tessari, ora consigliere d'opposizione.
I comitati favorevoli al ritorno al doppio senso dal lontano 2007-2008 (attività commerciali di via Matteotti, residenti del quartiere Dante, residenti di via Capitanio) che hanno sostenuto la lista UDC-585 facente parte della maggioranza, si sentirono un po' presi in giro a fronte della mozione, presentata con largo anticipo in un'intervista sui giornali in cui si invitava a non prendere decisioni troppo frettolose (dal 2007 al 2012 ?!).
La mozione è stata inserita nel consiglio comunale del 12 novembre, ma i consiglieri dell'IDV non si sono presentati in aula per sostenerla.
Nel medesimo consiglio comunale, il consigliere della lista Claudio Tessari, Carmelo Ruggeri ha sollevato una mozione per la messa in sicurezza di via Alfieri-Bennati.... una curiosa inversione ad U della lista politica dell'ex-sindaco che creando un sistema di sensi unici ha dirottato parte del traffico sui tratti alternativi (ivi compresi i pulmini del GiroSpinea).
In particolare l'attenzione si è concentrata sul tratto di via Alfieri che va da Piazzetta Dante fino a via Roma (dove c'è la rotatoria con dossi prima dei segnali di dare precedenza, ottimi per aumentare lo spazio di frenata ad alte velocità, specie su sanpietrini sdrucciolevoli).
In quel tratto, la strada stretta, senza banchina, percorsa da traffico uscente dai quartieri Dante e Fermi, percorsa spesso da pedoni diretti alla fermata degli autobus (unico sbocco diretto per il quartiere verso la fermata), con parcheggi e bidoni in strada che limitano la visuale, per il consigliere della Lista Tessari, presenta infatti il problema dei distacchi di piastre e marmi nel vicino stabile (ex Corò).
L'argomento della sicurezza in via Alfieri questo blog l'ha trattato il 28 novembre 2007 (post aggiornato il 07-01-2008), specie per la maggiore rilevanza dei problemi con l'aumento di auto transitanti a causa delle modifiche urbanistiche volute dalla giunta dell'ex sindaco Claudio Tessari, in carica per 2 mandati (10 anni).
Si ricorda per l'occasione che il progetto definitivo della viabilità di Spinea della giunta Tessari, prevedeva la realizzazione del Progetto Masterplan, nella cui prima versione veniva pedonalizzata via Roma da dietro la Chiesa San Vito e Modesto fino a villa del Majno, dirottando via Roma sul retro di villa del Majno (fra i palazzoni e l'attuale piazza Fermi), facendo sbucare le oltre 30 mila auto in via Matteotti, da dove avrebbero percorso intorno al quartiere Dante via D'Annunzio e via Bennati fino all'ex-cavalcavia per Chirignago.
Il secondo progetto invece prevedeva di dirottare un verso di via Roma, quello diretto a Mestre, attorno al quartiere Dante, e fra via Bennati e via dell'Unità la realizzazione di una rotatoria diretta sul tratto storico di via Roma sull'ex-cavalcavia, per far risalire il flusso di auto sul percorso corretto.
Entrambi i due progetti avrebbero rovinato la pace e la bellezza delle ville in via dell'Unità.
In quest'ambito via Alfieri necessariamente doveva rimanere a doppio senso per essere sfruttata come collegamento fra i sensi unici e per il quartiere Fermi, e probabilmente per questo motivo, il bus GiroSpinea fu posto in via Alfieri dove non c'erano marciapiedi, piuttosto che in via Matteotti (marciapiede largo e pista ciclopedonale) o via Bennati (molti tratti con doppio marciapiede).
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News dal sito del Comune
Google News su Spinea - Pellegrini
Incipit
NOTA BENE
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo
MAPPA SPINEA
PREZZI BENZINA MIRANESE
RADIO SPINEA WEB
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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'
Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
Successivi alle modifiche urbanistiche
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
PUT2004: Statistiche degli incidenti
Quartiere Dante in particolare
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013
Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale prima delle modifiche urbanistiche
- Arterie, dorsali, vie secondarie prima della pedonalizzazione di via Roma
- Incidenti
- I controlli sugli incidenti - potere esecutivo locale, potere legislativo locale, potere informativo e la realtà territoriale.
Successivi alle modifiche urbanistiche
- Situazione generale dopo le modifiche urbanistiche
- Aree imprigionate nei sensi unici di via Matteotti, D'Annunzio e Bennati
- Blocco di via Roma, traffico di transito da est a ovest
- Blocco di via Roma, traffico di transito da ovest a est
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma
- Arterie, dorsali, vie secondarie dopo la pedonalizzazione di via Roma e la chiusura di un tratto di via Roma
- Via di collegamento fra via Martiri, via Capitanio, via Matteotti e via Cici
Casello del Passante a Crea
Stazione della metropolitana di superficie
- Considerazioni sullo sfruttamtno della Stazione della metropolitana di superficie e sulla modifica di traffico intercomunale diretto a Venezia in traffico locale diretto verso il quartiere Dante
Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
- disegno descrivente gli accessi fra aree residenziali senza accedere a via Roma (prima delle modifiche urbanistiche)
- ipotesi di modifica della viabilità interna con creazione di tre nuovi incroci fra via Cici, piazza Marconi e via Matteotti
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
- Modifiche alla viabilità interna invocate in nome della "tangenziale nord" come valvola di sfogo del traffico passante in centro di Spinea.
PUT2004: Statistiche degli incidenti
- Visione della tavola del PUT A5_punti_conflitto_rischio.PDF in funzione degli incidenti indicati, della tipologia degli incidenti, delle condizioni delle strade interessate dalle recenti modifiche urbanistiche che hanno visto coinvolte varie aree cittadine (targhe alterne addio 28-04-08).
Quartiere Dante in particolare
- Aree prigioniere fra via Roma ed i nuovi tre sensi unici (via Matteotti, via Bennati, via D'Annunzio)
- Portare i bambini a scuola la mattina prima della modifica al senso di circolazione di via Matteotti e Dopo la modifica a via Matteotti
- Vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno) ed infrazioni al codice della strada a seguito del senso unico in via Matteotti
- Parcheggio di piazza Marconi - senso unico di via Matteotti e sicurezza all'incrocio con via Roma (foto che mostra come vi siano infrazioni alla costrizione di percorrere via Bennati, via Matteotti e via D'Annunzio)
- Incidenti in via Bennati, indicazione di una situazione di costrizione dovuta ai sensi unici come per piazza Marconi e le vie laterali (Sarpi, Verga e Bruno).
- Sensi unici di via Matteotti e via Cattaneo da via Roma e chiesa di San Vito e Modesto; carri funebri ed infrazione del codice della strada per dirigersi normalmente in corteo al cimitero.
- L'errore di via Lorenzini
- Servizio GiroSpinea costretto a passare per via Alfieri solo per poter incrociare le fermate sulla stessa strada a causa della messa a senso unico di via Matteotti.
- Quartiere Dante prima della modifica su via Matteotti
- Da Fornase verso il centro di Spinea, prima di aver reso via Matteotti a senso unico
- Problematiche di via Alfieri (presenti da sempre anche prima delle modifiche in via Matteotti, ma accentuate dall'aumento del traffico per le civine soluzioni adottate)
Dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma poco scorrevole)
- Da via Roma lato Chirignago verso Fornase (via Roma intasata)
- Da Fornase verso il centro di Spinea, dopo aver reso via Matteotti a senso unico
- Da Fornase verso il centro di Spinea (caso con accesso sud di via Alfieri chiuso)
- Chiusura e pedonalizzazione del tratto di via Roma fra villa del Majno, piazza Marconi e l'aia della chiesa San Vito e Modesto e via Cattaneo
- Pali in via Matteotti
- Stato della rotonda fra via Alfieri e via Roma
- Ordinanza 62/VM/08 - regolazione degli ingressi in via Alfieri da via D'Annunzio
- Referendum: inizio della raccolta firme, alcune lettere ai giornali, raccolte 2144 firme, referendum non passa per difetto di 30 firme.
- Dossi in via Capitanio, via Matteotti e via Alfieri.
Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante
Masterplan
- Presentazione del Masterplan (01-02-2008), una conferma di quanto sopra scritto in più post e disegni
- rese disponibili alcune tavole del progetto del Masterplan
- Il progetto segreto della provincia (lo confermano e lo negano in continuazione per cui forse non c'è molto da sperare)
2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.
Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).
Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).
Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...
Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web
NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.
Aggiornato al 07-02-2013