Quest'anno ben 330 comuni si son aggiudicati il premio "Rifiuti free", avendo ridotto i rifiuti da smaltire dell''80/90% dei rifiuti o ridotto a soli 75 kg pro capite / anno la quantità di rifiuti indifferenziati.
Secondo l'indice di buona gestione per i comuni sopra 10.000 abitanti e per l'area nord si ha invece un risultato molto basso rispetto ai concorrenti: 156-esimi su 172 classificati.
Pur avendo un alta %RD pari al 67% e di PC RU pari a 1.20, il basso indice di buona gestione pari al 45,41 può essere dovuto ad altre cause, come segnalato nello stesso dossier:
La normativa comunitaria e nazionale indicano come la gestione dei rifiuti urbani in un determinato ambito territoriale debba essere valutata non solo in base alla percentuale di raccolta differenziata, ma considerando anche altri fattori tra i quali la riduzione della quantità totale di rifiuti prodotti, la sicurezza dello smaltimento e l’efficacia del servizio.
Ad esempio nel caso di un Comune con buona percentuale di raccolta differenziata ma elevata produzione pro capite totale di rifiuti, scarsa raccolta dei rifiuti urbani pericolosi e assenza di una piattaforma ecologica, non si può trascurare come gli ultimi tre fattori siano altamente sfavorevoli.
A partire dall’edizione di Comuni Ricicloni 2004 è stato quindi introdotto l’indice di buona gestione, che rappresenta un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficacia del servizio.
L’indice di buona gestione, compreso tra 0 e 100, è calcolato a partire dai valori di 24 parametri scelti dalla giuria del concorso ed elencati in tabella 1 unitamente ai principi cui si riferiscono.
Più che un successo come segnalato in vari articoli (nuovavenezia.gelocal.it, spineanews.com, facebook.com), forse è un inizio...
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