L'ordinanza revoca la precedente 23/VM/07, la quale già revocava le 03/VM/07 e 19/VM/07.
Nell'incrocio fra via D'Annunzio e via Alfieri permane il divieto di transito per non residenti, anche se l'ordinanza definisce il transito solo per determinati mezzi autorizzati (di conseguenza dovrebbe esserci un divieto di transito salvo autorizzazione).
I veicoli autorizzati ad entrare sono quelli appartenenti ai residenti e demociliati nelle vie:
- via Alfieri nel tratto compreso tra via D'Annunzio e via Verga (presente nella precedente ordinanza)
- via Verga
- via Grossi (presente nella precedente ordinanza)
- via Abba (presente nella precedente ordinanza)
- via Ariosto (presente nella precedente ordinanza)
- via Palermo
- civici 1, 3, 5, 7 di via D'Annunzio (presente nella precedente ordinanza)
- civici 19, 21, 81, 83, 76/A, 85, 78, 78/A di via Matteotti
- civico 2 di piazza Dante
- civici 28, 28/A, 28/B, 28/C, 28/D, 28/E, 28/F di via De Amicis.
Rispetto alla precedente ordinanza viene revocato il permesso ai residenti e domiciliati di via Sarpi.
Via Gozzano e via Lorenzini (curiosamente nel PUT2004 è indicata errata) non compaiono nell'elenco delle vie i cui residenti/domiciliati possono entrare.
In altre parole la definizione delle persone che possono entrare è data per luogo di residenza/domicilio e non per targa dei veicoli.
Quindi appare difficile immaginare un vero e proprio controllo sul rispetto dell'ordinanza, a meno che non vengano fermati tutti i veicoli in ingresso per controllare i necessari requisiti tramite un documento del conducente del veicolo, oppure a meno che non vengano sviluppate sanzioni amministrative verso tutti i veicoli entranti, previo successivo ritiro da parte dell'autorità apposita nei casi in cui venga soddisfatto il requisito per il transito.
Si può notare come un ambiente residenziale comporti un traffico non residenziale/domiciliato dato da figli, od attività artigianali (richiesta di tecnici per controllo caldaie, richiesta di esperti in giardinaggio, richiesta di personale per revisione di impianti domestici, ecc...).
Tali individui non rientrano nell'ordinanza, e sono quindi costretti ad entrare per altre vie: via Roma, benchè questa sia spesso intasata e meriti di essere sgravata da traffico supplementare; via Tommaseo, decisamente in condizioni pessime per supportare aumenti di traffico; via Sarpi, Verga, Bruno, talmente strette da risultare difficoltoso anche il solo transito.
Le problematiche di via Alfieri erano state descritte in questo post.
I residenti hanno più volte chiesto la chiusura di tale ingresso a via Alfieri (per esempio usufruendo del servizio di reclami via web), tuttavia questa opzione viene sempre rifiutata.
Per via Alfieri non è previsto nessun intervento per la sicurezza, benchè presenti problematiche notevoli.
Anzi, a seguito della messa a senso unico di via Matteotti, deve svolgere la funzione di cardine di più quartieri costretti in una serie di sensi unici dai quali se ne esce agevolmente proprio ricorrendo a tale via.
Quando poi si tratta di disquisire di traffico e variazioni del traffico a seguito della scelta di mettere a senso unico via Matteotti, i sostenitori della modifica urbanistica si alternano fra due opinioni:
- via Alfieri/Capitanio non hanno subito alcuna variazione di traffico, invece via Matteotti era senza marciapiedi.
- via Alfieri deve far da cardine del sistema dei tre sensi unici (via Matteotti, via D'Annunzio, via Bennati) per permettere il deflusso del traffico locale e per permettere il transito dell'autobus di GiroSpinea.
Peccato che poi si osservino ordinanze che permettono a vari residenti/domiciliati proprio di andare ad ingrossare il traffico di via Alfieri.
Peccato che poi si osservi come per via Alfieri/Capitanio, strada stretta più di via Matteotti e Bennati non possa essere costruito marciapiede, o resa a senso unico, o adottata alcuna soluzione di sicurezza per le intersezoni in cui manca la visibilità (vero problema e creatore degli incidenti nella zona ce va da via Matteotti compresa, prima e dopo gli interventi fino a via Bennati) , ecc...
Peccato che poi non si osservi come molti siano tentati ad infrangere i sensi unici imposti, poichè per 10-15 metri di senso unico sono costretti a percorrere lunghi tratti di circonvallazione.
Peccato che poi il traffico venga spinto proprio nelle vie più scarse dal punto di vista della sicurezza (via Tommaseo, via Sarpi, via Verga, via Giordano Bruno, via Alfieri, via Capitanio, ecc...)
Insomma il sistema di distribuire il traffico su più strade non tiene in considerazione minimamente la differenza geometrica e caratteriale esistente fra esse, dimenticando per esempio che via Matteotti è definita dal PUT2004 tavola A2_class_funzionale.PDF come strada di penetrazione urbana, mentre via Bennati e D'Annunzio come strada di distribuzione urbana primaria e via Alfieri con le altre interne come strade di distribuzione urbana secondaria.
E' evidente che vi sia una netta differenza fra una strada definita come dorsale di collegamento fra differenti arterie come qui definito e l'ambito nettamente locale e residenziale del quartiere Dante
Sempre avvalendosi del PUT2004 nella tavola B2_1_centri_urbani.PDF si può notare come il quartiere apparisse come ambito residenziale:
Per questo motivo continueranno a parmanere vari dubbi sulla effettiva risoluzione adottata per le problematiche di traffico.
Intanto continueranno ad apparire segni di frenata di circa 15 metri in via Alfieri in prossimità degli incroci e il pulmino di GiroSpinea sarà costretto a fermarsi ogni qualvolta per la presenza di un pedone non potrà invadere l'opposta corsia di marcia di via Alfieri.
2 commenti:
Di fronte ad un divieto (a mio avviso legittimo) di limitazione del traffico in via Alfieri e limitrofe mi sembra più che sufficiente la possibilità di accesso, da QUELLA VIA ai RESIDENTI, E semmai a chi ci lavora (dovendo transitarci ogni giorno è opportuno avere la soluzione più comoda, mi pare ovvio)
Tutti gli altri faranno i percorsi alternativi, non credo sia un problema per un tecnico, un fornitore ecc, allungare di qualche centinaio di metri una-tantum il percorso per raggiungere le nostre case o le ns. attività mica siamo in un'isola pedonale...
Per l'identificazione rapida dei veicoli, per evitare gli intasamenti amministrativi che deriverebbero dalle ipotesi qui descritte sarebbe sufficiente fornire i residenti di un tagliando da esporre sul parabrezza, qualosa si ravvisasse la necessità di filtrare seriamente il transito. Diversamente la presenza salutaria della Polizia Locale sarà un buon deterrente.
Cordiali saluti
Purtroppo la polizia locale nella zona è venuta un numero limitato di volte e spesso su sollecito degli stessi abitanti. D'altra parte esistono compiti più importanti che la polizia deve svolgere rispetto al controllo del numero degli ingressi in una via.
Rimane sempre una promessa quella fatta dall'assessore alla viabilità di rendere chiuso l'accesso in questione da via D'Annunzio.
Sono del tutto dimenticate le interviste in cui si parlava di apporre un semaforo conta ingressi in punti strategici di via Roma per limitare il numero dei veicoli passanti (cosa che sarebbe stata molto utile per via Matteotti).
Personalmente continuo a non comprendere il motivo della resa a senso unico di via Matteotti se il traffico per tutti gli edifici che si trovano nel rettangolo compreso da via Cici, via Roma, via Matteotti fino alla gelateria Pinguino blu si trovano a dover percorrere per rincasare o l'intasata via Roma (da sgravare dal traffico) oppure le vie laterali al quartiere (via Sarpi, via Giordano Bruno e via Verga).
Centinaia di veicoli di decine di palazzoni fatti transitare su strade che a malapena raggiungono la larghezza di una corsia. Non va dimenticato che il problema che ha generato numerosi incidenti in zona è sia per via Matteotti che per via Alfieri la totale mancanza di visibilità fra vie laterali e vie suddette, e che far scorrere il traffico per le vie laterali altro non fa che sollecitare questa carenza.
Vi è poi l'oscura scelta di rifare il marciapiedi in via Matteotti e far transitare il pulmino GiroSpinea che raccoglie pedoni in via Alferi, laddove sono aumentate le problematiche proprio per ciclisti e pedoni solo in nome della regola assunta come fondamentale che il pulmino debba incrociarsi per i due sensi di marcia.
Attualmente vi è in esposizione il plastico del Masterplan con tanto di tecnico che dovrebbe spiegarne in contenuti (orario si può chiedere in segreteria del comune, benchè ho provato 6 volte ad andar a vederlo negli orari prestabiliti trovando sempre chiuso).
Chi ha avuto la fortuna di vederlo mi ha fatto notare che il plastico prevede la chiusura e la pedonalizzazione anche del tratto di via Roma che va oltre l'aia della Chiesa di San Vito e Modesto, cosa che rende l'ultima via in cui si può svoltare non più via Matteotti, bensì via Alfieri (cosa che rende sensato sia il non aver mai messo cartelli per il divieto di transito dei camion sia l'inserimento della rotatoria all'imbocco via Roma via Alfieri).
Il tutto si gioca sul postulato che si riuscirà a tangenziale nord finita a dirottare gran parte delle 33000 auto passanti su via Roma cosa che permetterà la chiusura della via principale.
Anche in questo caso ho qualche dubbio, anche perchè se ciè non avviene il traffico arriverebbe fino al blocco per poi spostarsi in via Buonarroti e via Matteotti (ritornando quindi facilmente in sede miranese dopo la pedonalizzazione fronte villa del Maino).
Se anche si riuscisse a ridurre il traffico del 80% sarebbero comunque 6000 veicoli passanti per un totale di 250 veicoli all'ora.
Attualmente in via Alfieri passano 200-250 veicoli durante l'orario di punta in cui la gente si reca a lavoro e circa 1000-1500 in piazza Dante (ciò a seguito proprio della modifica viaria di via Matteotti).
Una via residenziale qual è via Alferi richiederebbe un numero di passaggi di 200-250 veicoli solo qualora fosse connotabile come via residenziale. Ma ciò non lo è visto che le mancano ben 2 marciapiedi per larga parte della sua lunghezza per essere definita come residenziale. Stesso può essere detto delle vie laterali Sarpi, Bruno...
La cosiddetta piazza Dante poi non è una rotatoria (in effetti mancano i cartelli), bensì un incrocio di tre vie con esercizi commerciali attinenti e spesso senza alcun parcheggio (proprio per la presenza degli esercizi commerciali in sede è assurdo considerare quelle tre vie una rotatoria). Molto problematica è soprattutto l'entrata nord con farmacia, banca, esercizi comemrciali, bidoni immondizia che manca di spazio per ciclisti e pedoni, visibilità soprattutto in riguardo alla via proveniente da via Tommaseo (sulla quale è aumentato il numero dei veicoli passanti in arrivo da via Bennati) e manca pure di un sufficiente numero di parcheggi pubblici per le vicine attività.
Non posso che dire sinceramente: non capisco le scelte fatte dall'amministrazione.
Sarebbe stato molto più logico:
1) completare il prima possibile la tangenziale nord e vedere se le previsioni di riduzione del traffico in centro abitato venivano rispettate.
2) procecedere con il progetto di tutto il resto: Masterplan (che richiede necessariamente una riduzione del numero di veicoli passanti fronte villa del Maino), messa a senso unico di via Matteotti via Capitanio, via Bennati (comprese le due ipotizzate tempo fa: via Ponchielli e via Donizzeti), e creazione di nuove vie di transito
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