Abolito lo scuolabus perchè costava troppo... ben 50 mila euro l'anno, un'enormità per i 50 ragazzi che portava.
A conti fatti 50 mila euro per 50 ragazzi per 365 giorni sono ben 2,7 euro a ragazzo al giorno (andata e ritorno, quindi la metà, 1.36 euro, per sola andata o solo ritorno)...
un'enormità se si pensa che un biglietto del treno di fascia km 10 km costa 2.65 in 1a classe e 1,75 in seconda classe (sola andata).
Vero è che Trenitalia offre abbonamenti mensili o trimestrali a prezzo ridotto se si presuppone di prendere il mezzo ogni mese.
Un abbonamento mensile varia dai 25,60 euro ai 38,40 euro invece di 105-399 euro al mese se ogni giorno si acquistassero due biglietti.
Come Trenitalia riesca a proporre abbonamenti così ribassati rispetto al costo dei singoli biglietti è un mistero che solo un buon amministratore dello Stato o Amministratore Generale della società può spiegare, prendendo in mano i bilanci societari.
Ma nella vicenda dell'abolizione del servizio scuolabus del Comune di Spinea manca lo sforzo di spiegare per quale motivo il servizio costi annualmente così tanto, pur essendo un mezzo condiviso.
Tuttavia, dato che scuolabus, autobus e treni sono considerati mezzi pubblici, spesso lo Stato favorisce l'uso di tali trasporti facendosi carico della spesa, per ridurre le emissioni inquinanti che verrebbero prodotte se ogni persona si muovesse con la propria automobile.
Quindi non ci si può dimenticare che a
gennaio 2014, un anno e mezzo fa il Comune aderendo al PAES si riprometteva di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2018 (Patto 202020), tanto da vantarsi del
progetto Pedibus, secondo il quale gli alunni avrebbero fatto il tragitto casa-scuola a piedi, col bello ed il cattivo tempo, accompagnati da dei tutori maggiorenni.
Di certo uno scuolabus in meno inquina meno di ragazzi che vanno a piedi, tuttavia non esiste garanzia che i ragazzi che hanno perso il servizio in futuro usufruiscano del Pedibus, piuttosto che farsi portare dai loro genitori in auto, aumentando le emissioni di CO2.