Secondo le accuratissime indagini di Cottarelli, il Comune avrebbe speso troppo la fornitura di energia elettrica, pagata troppo e soprattutto in affidamento diretto, senza pubblicazione di un appalto.
Il comune si difende affermando che
nel caso della fornitura dell’energia elettrica il Comune ha effettuato una procedura di gara mettendo a base d’asta il prezzo della convenzione Consip attiva per il Veneto alla data della gara. Nel contratto è stato applicato il principio della spending review dell’adeguamento del prezzo alle eventualmente nuove tariffe Consip che dovessero dimostrarsi maggiormente vantaggiose. In seguito alla procedura - prosegue la nota - si è stipulato pertanto un contratto che ha ottenuto un prezzo maggiormente vantaggioso rispetto a quanto possibile utilizzando la convenzione Consip. Il contratto con Edison spa che Spinea ha stipulato ha permesso infatti un ribasso sul prezzo CONSIP DI 0,0002 €/KWH e pertanto, così facendo l’amministrazione ha ottenuto un risparmio.Questa l'unica critica rivolta al comune, dimenticando l'inutile spesa per la costruzione di due "tangenziali" di dubbia utilità/necessità, non ancora completate sette anni dopo l'accordo dell'amministrazione Tessari secondo la "legge delle grandi opere" per il Passante di Mestre, l'inutile spesa per realizzare un plastico del progetto Masterplan al costo di 20 mila euro, la realizzazione di tre box per autovelox per decine di migliaia di euro, la spesa per l'installazione di quattro televisori al plasma nelle farmacie comunali pochi giorni prima delle elezioni o per esempio i dubbi sollevati dalle Iene sui costi dei Velo-OK od i dubbi che è lecito desumere sulla sperimentazione delle casette dell'acqua.
Da notare che il Comune viene criticato in una tematica che nei mandati passati ha visto la pubblica amministrazione attiva nell'installare un impianto fotovoltaico nelle pensiline del vicino parcheggio ed accollarsi le spese per l'illuminazione della stazione dei treni di via 11 settembre (circa 40 mila euro l'anno benchè si interrompano le corse dei treni sulla rete ferroviaria dei bivi ad una certa ora di sera).
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