Anche quest'anno ci sarà la manifestazione "Notte Gialla" a Spinea.
Qui si può leggere l'annuncio del Comune.
In principio ci fu il Masterplan, un progetto faraonico di abbattimento di edifici e ricostruzione di altri (con tanto di richiesta alla regione di poterne costruire di superiori a 30 metri) per chiudere via Roma e realizzare con tale arteria una piazza centrale dalla chiesa San Vito e Modesto fino a villa del Majno.
Il primo progetto del Masterplan prevedeva lo spostamento del traffico viario nel retro di villa del Majno e l'oscuramento dei condomini affacciati sulla piazza, che "mortificavano" la visuale prospettica (per questo si pensava di realizzare una serie di palazzoni in ventro in stile moderno).
Il traffico di 30.000 veicoli incanalato nel retro di villa del Majno sarebbe sfociato in via Matteotti a doppio senso e dà lì si sarebbe propagato per il quartiere Dante.
Il progetto fu contrastato da comitati cittadini, finendo per essere revisionato.
Il secondo progetto del Masterplan, realizzato anche in plastico, prevedeva sempre lo spostamento del traffico di via Roma nel retro di villa del Majno (oltre ad un mix fra un boschetto ed una piazza discendente dalla quota di 4 metri sempre per oscurare i retrostanti palazzoni), ed a seguire il collegamento con via Matteotti.
Tuttavia in questo secondo caso progettuale via Matteotti appariva a senso unico, realizzata in tutta fretta, assieme ad altri interventi apparentemente insensati: aver reso a senso unico via D'Annunzio e via Bennati e l'aver pensato di realizzare una rotatoria che collegasse via Bennati direttamente con la rotatoria dell'ex-cavalcavia.
Lo stesso plastico indicava una comunicazione fra via Roma a lato della chiesa di San Vito e Modesto e il nuovo incrocio fra piazza Fermi e via Matteotti.
Proprio per l'idea di realizzare una rotatoria che dal senso unico di via Bennati, nell'incrocio con via dell'Unità, saliva all'ex-cavalcavia assumendo le funzioni della corsia di immissione in rotatoria di via Roma, appariva evidente l'idea di scindere il traffico di via Roma, da un lato lungo i sensi unici di via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati, facendolo poi risalire fino alla rotatoria sull'ex-cavalcavia e dall'altro senso di marcia di far scendere chi proveniva da Chirignago attraverso il tracciato storico di via Roma, direzionandolo a fianco del Cisettantasette - chiesa di San Vito e Modesto e poi verso il retro di villa del Majno.
Tale mirabolante Masterplan non veniva compreso dagli stessi abitanti di via Matteotti, i quali illusi dall'aver meno traffico per la realizzazione del senso unico sulla loro strada di residenza, non avevano capito che la loro era solo una condizione temporanea, mentre il progetto finale a cui si tendeva per piccoli passi, li avrebbe trasformati nel nuovo ramo di via Roma (da qualche migliaio di veicoli transitanti al giorno ad almeno 15.000, ovvero la metà dei 30.000 di via Roma).
Molti comitati continuarono a schierarsi contro l'idea di trasformare un quartiere in una immensa rotatoria a concentrazione di PM10, che avrebbe svalutato non poco le abitazioni, il tutto con un piano di avanzamento dei lavori senza partecipazione cittadina (una delle affermazioni della passata amministrazione infatti era che il voto alle elezioni era il referendum o che stavano sperimentando il progetto, mentre costruivano l'opera in via definitiva).
In tale "ottica Masterplan" rientravano anche le due opere complementari al Passante: la tangenziale nord e la tangenziale sud.
La prima veniva descritta come una strada che avrebbe portato fuori tutto il traffico di via Roma dal centro di Spinea.
Tale prospettiva illusoria, del tutto simile all'idea che via Matteotti fosse stata resa a senso unico per ridurvi il traffico, piuttosto che per rientrare in seguito in quell'insieme di modifiche urbanistiche noto come Masterplan, non era in grado di spiegare per quale motivo un qualsiasi autista in transito per Spinea avrebbe dovuto percorrere via 11 settembre ed il collegamento fino quasi alla stazione di Maerne-Martellago, aumentando di qualche chilometro la percorrenza, finendo tra l'altro nel nulla (via Zigaraga e Luneo sono piccole e strette, già oggi oberate di traffico per la loro capacità e dirette verso arterie di scarso interesse, mentre via Roma ed il resto di via Miranese si sviluppano al livello di via Roma od al livello della camionabile a sud dell'abitato di Spinea/Mirano).
Al 2012 la via di collegamento fra via 11 settembre 2001 e via della Costituzione non è ancora stata realizzata...per cui se da un lato è evidente che scarse quantità di traffico percorrono la parziale "tangenziale nord", chiunque può sostenere l'idea che ciò si verifica perchè l'opera non è completata.
Attualmente via 11 settembre scarica il traffico nella rotatoria a cavallo di via Asseggiano, strada già oberata oltre il suo limite di traffico in transito.
Non è noto perchè la realizzazione sia così rallentata o forse del tutto arenata.
La cosiddetta "tagenziale sud", analogamente veniva a volte prospettata come una via capace di sgravare via Roma dal traffico, in modo da realizzare in tutta tranquillità una piazza laddove oggi transitano 30.000 veicoli al giorno.
La tangenziale sud come opera complementare al Passante di Mestre, doveva collegare via Martiri con via Capitanio, ed in seguito il Comune prevedeva di costruire un raccordo fra la tangenziale sud, via Capitanio e via Matteotti (o via Cici).
Questi propositi per la tangenziale sud è l'ennesima dimostrazione che il "Grande Piano" (Master Plan) urbanistico voleva scaricare nel senso unico di via Matteotti un senso di marcia del traffico di via Roma, alla faccia degli abitanti illusi che la soluzione fosse stata adottata per ridurre il traffico nella loro via.
A seguito del piano approvato in extremis dall'amministrazione Tessari, e protetto dai vincoli di legge statali delle norme sulle "Grandi Opere", le proteste hanno coinvolto da subito un nuovo comitato, che senza mezzi termini descrive ancor oggi l'opera come "strada folle".
L'ACTV che da decenni percorre con le sue corse via Roma per collegare le scuole e la stazione degli autobus di Mirano con Mestre, è sempre stata un bandolo della matassa urbanistica.... o forse è stato l'unico ente con cui il Comune ha collaborato/ascoltato per prospettare soluzioni urbanistiche per l'aera qui discussa.
In effetti l'idea di trasformare via Roma in una piazza pedonale, costringe l'ACTV ad una modifica delle sue linee per altre vie di comunicazione che siano pur sempre percorribili da un autobus (restrizioni di dimensioni in lunghezza e larghezza, limiti di curvatura, fermate nei due sensi di marcia vicine).
Cambiano i sindaci, non cambiano i piani del Comune.
Su la Nuova Venezia del 9 giugno 2012, pag.36 l'articolo «VIA ROMA È TROPPO PERICOLOSA», segnala come il Comune prospetti ancor oggi:
La soluzione passa però anche dalla riduzione del traffico su via Roma: per questo il Comune attende la realizzazione delle tangenziali a nord e a sud di Spinea, che dovrebbero intercettare almeno il traffico non locale, cioè quello di attraversamento lungo la direttrice Miranese.Soluzione chiara all'amministrazione, ma non chiara a cittadini interessati e comitati civici (i cittadini ignari se ne renderanno conto quando ormai sarà impossibile tornare indietro).
Come spiegato sopra le tagenziali nord e sud:
- nel caso dovessero veramente intercettare il traffico di via Roma, trasformerebbero radicalmente le illusioni di molti cittadini e sposterebbero il traffico di 30.000 veicoli al giorno sull'uscio di casa loro (attualmente via Roma ha caratteristiche di capacità ben superiore a qualsiasi via residenziale o senso unico)
- nel caso non dovessero intercettare il traffico, dato che collegate con aree di scarso interesse per chi transita per Spinea con notevoli prolungamenti di percorrenza, rimarrebbero catterali nel deserto (sulle quali edificare nuovi quartieri) senza togliere il chiodo fisso delle amministrazioni comunali (centrodestra o centrosinistra indifferentemente) di rendere pedonale via Roma per dare una piazza a villa del Majno (il Comune si affaccia un centinaio di metri più avanti a tale piazza), ai commercianti di via Roma ed alla chiesa di San Vito e Modesto.
Si tralasciano per ora discussioni riguardanti il traffico locale relativamente alle modifiche di percorrenza e pedonalizzazione, concentrando l'attenzione sul solo traffico passante per il Comune.
Ma soprattutto non vi è alcuna garanzia che la soluzione prospettata comporti una diminuzione del rischio di incidenti o di pericolosità, dato che si sposta il traffico da una via dall'alta capacità di transito come via Roma a vie di tipo residenziale (in alcuni casi sensi unici), con scuole, senza visuali per le siepi, rendendo un intero quartiere un'immensa rotatoria.
In quest'ottica arriva il consueto annuncio comunale per la festa della Notte Gialla.
La manifestazione cerca di indurre i cittadini ignari ad essere contenti della chiusura di via Roma, per creare un casus da citare a sostegno del piano di riordino urbanistico di Spinea che da anni tanto smuove cittadini informati e comitati civici.
Generalmente la manifestazione si svolge d'estate, di notte (periodo in cui si verifica una riduzione del traffico), fuori dagli orari di traffico dovuto ai lavoratori diretti in ufficio od ai genitori che portano i figli a scuola.
Spettacoli, e negozi aperti danno l'illusione di prospettive rosee per i commercianti e divertimento per i cittadini.
Intanto le soluzioni adottate per spostare il traffico di via Roma (soluzioni temporanee) di anno in anno variano.
Il primo anno (luglio 2010) la manifestazione Notte Gialla si è svolta senza la chiusura di via Roma, con spettacoli e banchetti aperti ai bordi della via di transito.
Una claque di cittadini, sconosciuta ai comitati, sembra aver protestato via email per il fatto che via Roma è rimasta aperta al traffico
I mercatini di Natale (dicembre 2010) hanno visto via Roma parzialmente chiusa divenire un senso unico per un senso di marcia (libero Mirano verso Mestre, bloccato da Mestre verso Mirano).
In questo modo l'altro senso di marcia è stato occupato da pedoni e bancarelle per lo svolgimento dei mercatini.
Questa soluzione ha permesso di lasciare parte delle linee ACTV su via Roma e parte dirottarle nei percorsi.
Il senso di marcia chiuso è stato direzionato in via Buonarroti e tramite via Cattaneo, reintrodotto in via Roma.
Il secondo anno (luglio 2011) la manifestazione Notte Gialla si è svolta con la chiusura di via Roma, ed un vasto pubblico pronto a riappropiarsi del terreno più trafficato di Spinea.
In questo caso via Roma è stata completamente chiusa al traffico di autoveicoli, trasformando il manto d'asfalto in una sorta di larghissimo marciapiede ai cui lati erano disposti stand, banchetti, manifestazioni od intrattenimento vario dei bar-negozi.
La linea ACTV è stata fatta passare su via Roma a velocità ridotta, con i cittadini pronti a spostarsi, con l'accompagnamento dei vigili e protezione civile.
Questa edizione, estesa dalla rotonda dei Bersaglieri fino quasi alla stazione dei treni, vedeva le manifestazioni concentrarsi fra i Bersaglieri e la chiesa di San Vito e Modesto, un numero esiguo di stand oltre via Matteotti, relegati a bordo di via Roma o sul parcheggio della banca-farmacia di fronte al palazzone Corò.
Il traffico nel verso Mestre-Mirano è stato dirottato nel senso unico di via Matteotti, mentre il traffico in direzione Mirano-Mestre è stato dirottato dai vigili in via Buonarroti (dove vi sono le scuole).
A questa terza edizione (luglio 2012), si dà seguito all'idea del Masterplan di chiudere via Roma per trasformarla in una piazza pedonale.
Quest'anno si è adottata una soluzione a chiusura completa, con spostamento anche dei tracciati di percorrenza delle linee ACTV.
Spinea finalmente avrà quindi una vera grande piazza totalmente pedonale dai Bersaglieri fino a Piazza Marconi. La soluzione viabilistica escogitata consentirà di poter programmare in scioltezza ulteriori chiusure per vivere in modo diverso la nostra città. In questo modo il Comune viene incontro alle richieste di numerosissimi cittadini che l'anno scorso su Facebook avevano chiesto a gran voce la chiusura totale di via Roma al traffico.
...
I mezzi in direzione Mirano-Mestre passeranno per via Garibaldi, via Buonarroti, piazzetta Rosselli e via 11 Settembre.
In direzione Mestre-Mirano invece percorreranno via Matteotti, Fornase, via della Costituzione e rotonda Fossa.
Leggenda:
- tratto blu scuro: spostamento del traffico di via Roma, direzione Mestre -> Mirano per la Notte Gialla;
- tratto grigio chiaro: spostamento del traffico di via Roma, direzione Mirano -> Mestre per la notte Gialla;
- tratto verde: tratto di via Roma che verrà reso pedonable per la Notte Gialla, quasi lo stesso che prevedeva il Masterplan;
- tratto rosso a nord: il completamento della tangenziale nord lungo via 11 settembre fino alla rotatoria di Asseggiano, già realizzato ed a seguire il tratto in costruzione (indicazione generica di locazione, non il vero e proprio tracciato preciso) fino a via della Costituzione;
- tratto rosso a sud: tangenziale sud (indicata genericamente dato che mancano indicazioni precise sui punti di passaggio del tracciato) compresa del tratto già in fase di realizzazione fra via Martiri e via Capitanio e del tratto che dovrebbe costruire il Comune (così come si prospettava anni fa) fra via Capitanio e via Matteotti a doppio senso;
- segnagnaposto verdi: indicazione della posizione di scuola materne e medie, aree frequentate da bambini a piedi ed in bicicletta (non propriamente un'area adatta dove dirottare metà delle 30 mila auto transitanti al giorno per via Roma);
- bandierina verde: indicazione di un ingresso del Parco Nuove Gemme, area frequentata da bambini e genitori, a piedi ed in bicicletta (non propriamente un'area adatta dove dirottare metà delle 30 mila auto transitanti al giorno per via Roma).
La soluzione che troverebbe adito solo in seguito, con l'apertura del collegamento fra la tangenziale sud con via Matteotti, vede nuovamente l'evoluzione urbanistica in un grande masterplan eseguita per piccoli passi, in modo da non lasciar pienamente trasparire il progetto finale.
Evitando commenti più seri sulla soluzione adottata quest'anno per il tracciato della Notte Gialla, si può notare a colpo d'occhio come aumentano i tracciati di percorrenza o vicino a cosa questi vengono spostati.
Quindi che dire (tono ironico): personalmente spero che un giorno riusciremo tutti a fare una bella festa sul tracciato del Passante di Mestre... non importa se le auto saranno costrette ad uscire dal casello di Spinea, a percorrere le strade cittadine, a passare di fronte all'uscio di casa nostra (tanto non ce ne accorgeremo, perchè saremo tutti presi dai sollazzi della festa sul tracciato del Passante) per rientrare al casello successivo (Scorze-Martellago?!).
In fin dei conti la soluzione viabilistica escogitata consentirà di poter programmare in scioltezza ulteriori chiusure (del Passante di Mestre) per vivere in modo diverso la nostra città.
Aggiornamento
Mirano">Il Comune ha pubblicato il tracciato che verrà percorso dalle auto di via Roma, per evitare il tratto reso pedonabile ai fini della Notte Gialla
Direzione Mirano->Mestre
Direzione Mestre->Mirano
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