Prendendo una scansione della mappa si ha che i 500 metri della leggenda corrispondono a 25.39 unità del disegno (il rapporto serve per rendere unitario il fattore di scala):
- tangenziale nord (e/o via 11 settembre): lunghezza tratto blu: 191.46 unità, pari a 3.77 km;
- lunghezza tratto rosso (congiungente Fossa-viabilità alternativa): 95.56 unità, pari a 1.88 km;
- lunghezza tratto verde (via Roma da chiudere secondo il Comune di Spinea): 137.52 unità, pari a 2.70 km;
Quindi via Roma era stata sovradimensionata (3.2 km considerati dallo IUAV invece di 2.7 km), mentre il tratto nella tangenziale nord sottodimensionato, di poco per la lunghezza della tangenziale nord (considerato di 3.5 km invece di 3.77 km), in larga parte per aver trascurato il percorso che i lavoratori di Mirano e Mira debbono fare dalla Fossa fino al sottopassaggio di Maerne per imboccare la tangenziale nord.
Per quanto riguarda il traffico, ci si limitava a considerare il confronto fra via Roma (dalla Fossa 3.2 km invece di 2.77 km) con la sola tangenziale nord (3.5 km invece di 3.77), invece che considerare tutto il tratto compreso quello che chiude la tangenziale nord con la Fossa (5.65 km in totale).
Quindi in totale si passa da 2.70 km (via Roma dalla Fossa a Chirignago) a 5.65 km (Fossa, tangenziale nord fino a Chirignago), raddoppiando la strada da percorrere (2.09 volte).
Quindi se da un lato si percorre via Roma a soli 30 km/h e dall'altro si percorre la tangenziale nord a 60 km/h, il tempo di percorrenza è analogo (si arriva alla rotatoria sull'ex-cavalcavia per Chirignago nel medesimo momento).
Questo è molto emblematico, poichè una delle opinioni dei politici locali a favore della tangenziale nord è che prendendo questa via rispetto a via Roma che passa per i centro, si dovrebbe arrivare a Chirignago più velocemente.
Vista la sinuosità della tangenziale nord è impensabile che venga percorsa ai 90-100 km/h, così come suscita qualche dubbio di sicurezza stradale la necessità di percorrere questa via ad alta velocità per vederne un beneficio reale rispetto via Roma.
Ma in realtà percorrendo la tangenziale nord è molto probabile che si impieghi più benzina per percorrere il doppio della strada necessaria e di conseguenza si emetta più anidride carbonica (per emetterne meno come sostenuto nel PAES si dovrebbe avere una riduzione della metà della CO2 emessa per percorrenze a 60 km/h rispetto a 30 km/h).
Se si moltiplica tutto questo per 24 giorni lavorativi al mese per 12 mesi, due volte al giorno per andare a lavoro a Mestre e rincasare, la decisione del comune di Spinea, significherà raddoppiare la distanza e la spesa di carburante che i lavoratori di Mirano (o provenienti dal comune limitrofo) diretti a Mestre dovranno sborsare annualmente.
Lo stesso vale per chi da Chirignago volesse uscire dal posto di blocco che Spinea vuole realizzare su via Roma.