Al via la Notte Gialla, la manifestazione indetta dal comune per la prima giornata di sconti nei negozi e negli esercizi commerciali.
La manifestazione prevede anche quest'anno la chiusura di una delle più performanti strade del comune per il deflusso libero del traffico veicolare, attirando tra l'altro migliaia di auto in aggiunta con persone in arrivo da paesi vicini.
Anche quest'anno la manifestazione entra in contrasto con i proclami degli ultimi due sindaci succedutisi a Spinea, i quali dal 2007 asseriscono di riuscire a dirottare il traffico sulla tangenziale nord (e sud?!) e via 11 settembre 2001, liberando il centro di Spinea per renderlo pedonabile.
Ebbene, la Notte Gialla attira migliaia di auto proprio in quel "centro" di Spinea rappresentato dal quartiere Fermi, chiuso da una serie di sensi unici creati sul vicino quartiere Dante, per cui si deve passare in un ambito residenziale "Zona 30" per avvicinarsi all'area della manifestazione.
Ricordo che il quartiere Fermi ha solo due accessi: via Roma stessa, che però viene chiusa ed un senso unico uscente (via Matteotti) bilanciato dalle stradine residenziali del vicino quartiere Dante (via Alfieri, via Bennati, via Sarpi / Verga / Bruno) o di via Capitanio.
Chiudendo via Roma salta in questo modo il traffico locale, costretto unicamente a passare per strade secondarie (via Alfieri, via Bennati, via Buonarroti, via Capitanio), e il traffico intercomunale che per ora non può che incanalarsi sulle stesse strade alternative appena citate per poi raggiungere via Roma/Miranese all'altezza delle rotatorie dell'ex-cavalcavia.
Ma un altro elemento contrasta con una governance del comune (più associazioni di sostenitori a tema)
che da 6 anni propende per la mobilità dolce o ciclabile come ulteriore motivazione per chiudere un chilometro di via Roma (Piazza lunga un chilometro): la Notte Gialla attira uno scarsissimo numero di ciclisti.
Per giungere alla manifestazione la maggior parte dei visitatori preferisce l'uso dell'automobile di proprietà, piuttosto che l'uso di mezzi pubblici come gli autobus dell'ACTV, Girospinea, i treni dalle ben 2 vicine stazioni o la bicicletta, anche se arrivano da luoghi limitrofi come Mirano e Chirignago, ben interconnessi con Spinea con piste ciclabili recentemente costruite a spese del Comune.
Ovviamente l'ARPAV non fornisce i dati del PM10 fronte a tale evento ed i quartieri di serie B subiscono una manifestazione per ora limitata ad una giornata estiva / festiva, quando perlomeno non ci sono scuole aperte, traffico diretto a lavoro, ecc...
Non si hanno notizie di simili giudizi logici da parte delle associazioni pro-bicicletta del comune di Spinea, associazioni spesso politicamente vicine od anche sostenitrici del neo-eletto sindaco Checchin.
Prosegue quindi l'ironica realtà di fatto in contrasto con le chiacchiere della politica che nelle interviste o nei manifesti elettorali ama citare termini quali città partecipata, piste ciclabili e mobilità dolce.
Nella speranza che almeno i negozi del centro di Spinea riescano a far cassa in un tale periodo di crisi, tutto il resto è la solita Italia.