Qualche giorno fa è successo un nuovo incidente in via Grossi, senso unico da via Alfieri, lato sud e via Matteotti.
Un'auto, uscendo da via Grossi per immettersi in via Matteotti, recentemente messa a senso unico fino a via D'Annunzio, ha investito un ciclista della pista ciclabile creata dal Comune nella convinzione di aumentare la sicurezza della zona.
Come già fatto notare più e più volte in realtà tale sicurezza non è migliorata dato che tutti i veicoli costretti a percorrere i tre sensi unici (via Matteotti, via D'Annunzio e via Bennati) percorrono le vie secondarie per evitare il lungo circolo dei tre sensi unici nel processo quotidiano di movimentazione delle persone fra i diversi quartieri (per esempio).
Tali vie alla pari di via Alfieri e di Piazza Dante sono del tutto prive di marciapiedi, rettilinee quanto basta per non rispettare i limiti di velocità legati alla natura residenziale del luogo, e presentano nelle intersezioni una totale mancanza di visibilità per chi deve svoltare (le auto per poter acquisire visibilità pongono il cofano 1-1.5 metri oltre il ciglio stradale, occupando pienamente o la corsia trasversale o nel caso sopra citato la pista ciclabile).
Se solo i vigili comunali si appostassero con l'autovelox nel quartiere Dante si potrebbe presupporre che sia volontaria la scelta di mandare traffico dove i limiti sono di soli 30Km/h per risanare i bilanci comunali in rosso con le esose spese fin'oggi compiute dal comune grazie all'uso delle sanzioni amministrative.
In realtà in quasi due anni gli appostamenti totali si contano sulle dita di due mani...o forse anche una...spesso anche perchè sono stati i cittadini a lamentarsi direttamente con il comando di polizia (non ho idea quanti residenti del quartiere abbiano internet e quanti siano dell'umore a datto a fare una segnalazione via comune, dato l'astio che molti di questi provano proprio nei confronti del potere legislativo locale...c'è ancora chi distingue fra potere legislativo ed esecutivo).
Nell'incidente prima accennato fortunatamente la vittima ciclista non ha subito danni fisici notevoli (solo qualche escoriazione).
I danni sono stati limitati alla sola bicicletta, cosa che ha permesso di giungere ad un accordo fra autista e ciclista con una constatazione amichevole.
Cosa implica ciò:
- I giornalisti non vengono a sapere nulla, non scrivono articoli a riguardo e quindi l'informazione su carta stampata perde l'assolutezza di buona descrittrice delle problematiche del territorio.
- Data la constatazione amichevole, non sono stati chiamati i vigili od i carabinieri, non è stata rilevata la causa dell'incidente, non c'è stata sanzione amministrativa (tuttto perfettamente lecito secondo legge italiana, dato che esiste un limite di danno che distingue quando sia obbligo interpellare i rappresentanti del potere esecutivo e quando no, quando debba esserci una semplice sanzione amministrativa, quando una denuncia in campo penare e quando può non esserci alcuna sanzione amministrativa).
Semplicemente si basa spesso sul potere esecutivo per il rilevare le casistiche di incidente e le problematiche presenti nei vari quartieri.
Già in passato fu incaricato il comando di polizia dei vigili per rilevare il numero di accessi a via Alfieri nel tratto sud di questa.
Lo stesso comandante dei vigili ammise tuttavia che era alquanto curioso che fosse la polizia a rilevare tale dato, non per mancanza di pazienza o strumentazione, quanto perchè la presenza di un vigile in prossimità dell'ingresso sud di via Alfieri (dove si ricorda che vige un cartello di divieto di ingresso) alterava la raccolta degli stessi dati (il vigile non può nascondersi, poichè deve svolgere azione intimidatoria e non sanzionatoria; le sanzioni debbono arrivare qualora vi sia infrazione al codice della strada da parte di un conducente che non abbia tenuto in considerazione della presenza del vigile ovvero dell'azione intimidatoria).
Quindi un aspetto molto importante da notare è che il cosiddetto "attuale governo locale del comune" non ha una descrizione corretta delle problematiche presenti nel territorio e nei quartieri, poichè si basa sui soli dati raccolti da chi non ha come lavoro l'obbligo di fare sanzioni amministrative per risanare il bilancio in rosso del comune.
Ciò diviene ancora più evidente proprio per questo caso di incidente avvenuto qualche giorno fa.
Prima della trasformazione di via Matteotti a senso unico fino a via D'Annunzio, nel senso unico con via Grossi era presente un semaforo che regolamentava per ciclisti e auto la circolazione, rendendola alternata.
Ciò permetteva la non collisione dei mezzi nei sensi di percorrenza ortogonali e forniva all'incrocio una notevole sicurezza.
L'incidente disastroso che vide un camion finire contro una casa si verificò proprio perchè il camion lungo via Matteotti passò con il rosso e per non investire un'auto uscente proprio da via Grossi (senza visibilità non aveva visto il camion e si apprestava ad uscire dalla via con il verde del semaforo) sterzò finendo contro una casa.
L'incrocio era molto più sicuro prima rispetto quanto lo è oggi, senza contare che proprio oggi i primi a rischiare sono i ciclisti (un incidente fra un'auto o un camion uscenti da via Grossi con un ciclista non è paragonabile con un incidente fra auto/auto o auto/camion).
Vedi anche PUT2004.
Se si pensasse meno a dire "abbiamo sperimentato con successo", al fine di raccogliere consensi elettoriali da sfruttare con alleanze con un partito o l'altro e si badasse più alla realtà delle cose, questo blog quasi sicuramente non esisterebbe.
Vedi anche la tabella presente nell'articolo:
LA NUOVAGIOVEDÌ, 28 FEBBRAIO 2008
Cronaca I bilanci? Si fanno con le multe Nelle casse comunali 15 milioni IL CAPOLUOGO. Ca’ Farsetti nel 2006 ha incassato quasi due milioni in più rispetto all’anno precedente grazie a Ztl telecamere e al moltiplicarsi dei parcheggi a pagamento di Gianluca Codognato...