venerdì 19 luglio 2013

Messa in sicurezza di via Capitanio

Per le notizie trapelate dai giornali, la soluzione adottata manterrà via Capitanio a doppio senso (non è chiaro se tutta o solo la parte a sud con minor numero di frontisti/case), provvedendo alla costruzione di percorsi protetti per pedoni e ciclisti.
Si pensa quindi di ridurre in questo modo il traffico transitante verso lo snodo nevralgico di Spinea, la rotatoria Bersaglieri, capace di direzionare in qualsiasi area di Spinea (Buonarroti, Fermi, verso Santa Bertilla, Rossignago, o Mestre), traffico che difficilmente sparirà e si riverserà da qualche altra parte, così come previsto nel recente studio del traffico di Spinea del Dottor Pasetto.
Oppure la previsione di riduzione del traffico in via Capitanio verrà mancata con un intervento che privilegia il senso unico nord-sud per via Matteotti, piuttosto che le ben più critiche strade circostanti tenute a doppio senso, fra cui anche via Capitanio.
La terza alternativa sostiene i sensi unici in ogni luogo (via Bennati, via Alfieri, via Matteotti, via Capitanio, via Martiri) costringendo così a percorrere i "corridoi nord-sud urbani" per andare e venire da casa, ricollegati da assi trasversali quali via Roma (ulteriormente aggravata la circolazione), la camionabile, via Sarpi/Verga/Bruno, la tangenziale sud (fra via Martiri e via Capitanio od anche via Matteotti se ampliata), ecc....
Inoltre è difficile pensare che i commercianti del centro sostengano una soluzione con tutti sensi unici, se si considerano le proteste sollevate sin dal 2007 dai negozi costretti al senso unico di via Matteotti.

Il sindaco Checchin presuppone ancora ben altri scenari:

«Una scelta sempre più a carattere urbano», dice il sindaco Silvano Checchin, «che non pregiudica in prospettiva altri e diversi scenari viabilistici».
Frase che sembra richiamare per l'ennesima volta la cosiddetta Tangenziale Sud, strada che dovrebbe accollarsi parte del traffico che oggi transita su via Roma, sicuramente quello locale, specie dei residenti del Villaggio dei Fiori diretti a lavoro a Mestre, in tutta probabilità anche parte del traffico intercomunale proveniente da Mirano, troppo distante dalla tangenziale nord per soddisfare i propositi di percorrenza esterna delle ultime due giunte comunali (Tessari-Checchin).
Una buona percentuale delle 30.000 autoche passano ogni giorno per via Roma in altro loco significherebbe sicuramente un centro più bello per i proprietari di immobili del centro, ed una "periferia" più caotica per i proprietari di immobili dei quartieri coinvolti.

Non stupisce quindi che ci sia qualche progettista che sia arrivato a pensare di far sparire il traffico di via Roma sotto la stessa, quale alternativa all'onee di dover avvantaggiare alcuni e svantaggiare tutti gli altri, dal 2007 spesso mai riconosciuti come soggetti interessati come previsto dalla legge urbanistica regionale.

giovedì 18 luglio 2013

+20% in raccolta differenziata

Il Comune ricorda i dati sulla raccolta differenziata che vedono un aumento del 20% in due anni, passando probabilmente da un 47% all'attuale 67%, valore utile per rientrare nell'elenco dei comuni ricicloni (minimo 65% per rispettare le direttive europee), concorso di legambiente a cui ci iscriviamo ogni anno.
I possibili miglioramenti sono il passaggio all'onorificenza di "Comune Rifiuti free" data da Legambiente ai Comuni che riciclano oltre l'80-90% dei loro rifiuti e la conquista delle prime posizioni della classifica dei Comuni Ricicloni, che non contempla solo le percentuali di materiale riciclato, ma anche la produzione pro capite di spazzatura ed altri elementi nella definizione di un indice generale di buon comportamento.
Il chiarimento credo sia dovuto alla cattiva informazione passata su alcuni giornali che segnalavano in alcuni casi una percentuale di riciclaggio del 77% (probabile errore di trascrizione), aumentata del 20% dal 55% (facebook/spinea) ed in altri casi la partecipazione del Comune all'acquisizione del premio a Roma, frase che faceva presumere che il Comune si fosse piazzato fra le migliori posizioni della classifica anzichè fra le ultime (citazione news: www.spineanews.com "una notizia da verificare")


Edit:
Il 3 marzo 2013 il giornale La Vita del Popolo segnalava in un articolo:

il miranese si scopre “riciclone” E all’improvviso il Miranese si scoprì riciclone. I dati 2012 sulla raccolta differenziata, resi noti da Veritas, fotografano un vero e proprio exploit nella maggior parte dei comuni del territorio, con aumenti fin oltre il 20% rispetto ad appena due anni fa. In tre casi è stato sfondato il tetto del 70%: a Martellago (75%, era il 55,6% nel 2010), Spinea (70,2 contro 50,8) e Santa Maria di Sala (70, ben 24 % in più rispetto al 2010). Più indietro ma comunque con buoni miglioramenti Scorzè (62 contro 54,5) e Mirano (59,5 contro 47)
Purtroppo ignote ancora le fonti dei dati.




Secondo edit dalle news del sito del Comune:
L’Assessora Busatta ha ritirato ieri a Roma il prestigioso riconoscimento di Legambiente, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, “Comuni Ricicloni 2013” per aver raggiunto quasi il 68% nel 2012. Ad oggi i valori stanno migliorando di mese in mese, avendo raggiunto il 77% di rifiuto differenziato. Sicuramente molto c’è ancora da fare per migliorare ulteriormente i risultati, ma la strada intrapresa sembra essere di buon auspicio. Grazie alle cittadine e ai cittadini che ogni giorno collaborano per realizzare un ambiente più sano.
Quindi sembra che l'arcano sulla forte differenza di cifre (67-77%) sia stato svelato: la premiazione per l'edizione 2013 avviene per aver raggiunto il 68% nel 2012.
Quindi uno può pensare che dalla premiazione in luglio 2012 alla premiazione del luglio 2013, i dati siano stati raccolti nel 2012.

Tuttavia è pur da notare che nelle FAQ, il sito spiega che l'iscrizione per l'edizione 2013 del concorso non avviene a metà 2012, bensì nel 2013, da marzo fino in genere a maggio.
4. Quando si apre e quando si chiude l'edizione annuale di Comuni Ricicloni? Comuni Ricicloni si apre con la pubblicazione del bando di concorso nel mese di marzo, nel quale viene indicata la scadenza per l'invio dei dati (di solito intorno al 10 maggio, ma la data varia di anno in anno) e si conclude con la cerimonia di premiazione a Roma nella prima metà di luglio.

Quindi mentre sui giornali a marzo già si vantava il 70% del rifiuto riciclato (77% a luglio secondo recenti comunicati del Comune, +7%), a marzo/maggio il concorso valutava una prestazione del 67%.

Mistero !!!
Ammetto che troverei più sensata l'idea su un qualche errore di trascrizione/comunicazione, ciononostante esiste una terza ipotesi dovuta ad un'altra faq un po' sibillina:
6. Quindi se non si raggiungono alte percentuali di raccolta differenziata non si può partecipare a Comuni Ricicloni?
No, è importante che tutti i comuni inviino i dati, sia perchè questo ci permette di mappare la situazione della raccolta differenziata su tutto il territorio nazionale sia perchè Comuni Ricicloni prevede alcuni premi o menzioni speciali anche per quelle realtà che hanno da poco intrapreso dei percorsi virtuosi di raccolta differenziata.
La faq fa presumere che siano i Comuni stessi a fornire i dati sul riciclaggio dei rifiuti, piuttosto che essere la giuria del concorso a procurarsi in autonomia i dati verificando che effettivamente si abbia tale  raccolta differenziata.
Questo ipotesi suggerita dalla faq rende ancora più curiosa la discrepanza di valori fra articolo, comunicati del Comune e risultati del concorso.


Ma comunque trend positivo, da cui si può sperare che nel 2014 (con i dati del 2013) comunicati dal Comune che intanto dà ai giornali altre cifre, si possa scalare la classfica e vincere il ben più ambito premio di "Comune a rifiuti free" per chi supera l'80% di rifiuti riciclati.
Basta molto poco, solo un 3% di scarto dalle cifre pubblicate sui comunicati del Comune.


Terzo e spero ultimo edit a questo post sul tema delle cifre un po' altalenanti riguardo la raccolta differenziata fornite in diverse occasioni:

La Piazza - Pronte le videocamere
...
E' l’occasione per Busatta per tracciare un primo bilancio, a un anno dalla fine del mandato, su quanto fatto a Spinea nell’ambito ecologico. «La raccolta differenziata – spiega la vicesindaco – ha raggiunto nei primi quattro mesi del 2013 quasi il 77%, è il frutto di un’ampia sinergia...
I primi quattro mesi ricadono nel periodo per l'iscrizione al concorso "Comuni ricicloni" del 2013.

Il piano degli Interventi serve per migliorare la città...titolo forse un po' fuorviante...

Il piano degli interventi è uno dei "nuovi" strumenti previsti nella legge urbanistica regionale del Veneto.
Il Comune segnala sul suo servizio di news che il piano serve per migliorare la città.

Tuttavia aprendo il PDF indicato nella pagina del sito del Comune sembra essere un altro il senso dell'intervento, tradotto dal burocratese.
Il Comune con una recente seduta ha deciso delle variazioni ad alcuni elementi essenziali per la pianificazione urbanistica: variazioni al piano di recupero di via Volturno, variazioni nelle norme tecniche attuative e nel regolamento edilizio, ecc...

Fra queste variazioni si ha la riperimetrazione del Piano Norma 12, ampiamente discusso con i quartieri interessati del Graspo de Uva in una serie di date elencate nel PDF.
Quindi dopo aver fatto notare che gli elaborati sono disponibili sul sito del comune, così come le sedute della seconda commissione (peccato non siano stati aggiunti i collegamento all'articolo di news, oltre al link del PDF, così magari chiunque poteva trovarli facilmente), gli elaborati sono pubblici e consultabili accedendo allo Sportello comune per un limite di 30 giorni.
La notizia del deposito verrà data sull'albo pretorio e su due quotidiani, così come previsto dalla legge urbanistica regione veneto.
Entro questi 30 giorni (credo a cavallo dei mesi vacanzieri di luglio ed agosto) chiunque potrà formulare le proprie osservazioni.


venerdì 12 luglio 2013

Via Crea se ne occupa l'ANAS

Messa in sicurezza di via Crea.
Il Comune dopo alcune sperimentazioni non apprezzate dai frontisti passa la palla all'Anas che eseguirà alcuni interventi di mitigazione in modo gratuito per l'amministrazione locale, computandoli come inerventi dovuti agli effetti del Passante sulla rete viabilistica locale.

Non si hanno dettagli su quali provvedimenti siano stati adottati.

mercoledì 10 luglio 2013

Spinea fra i comuni ricicloni - risultati poco esaltanti

Il comune di Spinea, dopo aver fatto richiesta per partecipare al gruppo dei "comuni ricicloni" è stato inserito da legambiente nella classifica dei comuni in regola con le direttive europee che impongono un riciclaggio dei rifiuti superiore al 65% (criterio per essere considerato un comune riciclone).
Quest'anno ben 330 comuni si son aggiudicati il premio "Rifiuti free", avendo ridotto i rifiuti da smaltire dell''80/90% dei rifiuti o ridotto a soli 75 kg pro capite / anno la quantità di rifiuti indifferenziati.

Secondo l'indice di buona gestione per i comuni sopra 10.000 abitanti e per l'area nord si ha invece un risultato molto basso rispetto ai concorrenti: 156-esimi su 172 classificati.

Pur avendo un alta %RD pari al 67% e di PC RU pari a 1.20, il basso indice di buona gestione pari al 45,41 può essere dovuto ad altre cause, come segnalato nello stesso dossier:

La normativa comunitaria e nazionale indicano come la gestione dei rifiuti urbani in un determinato ambito territoriale debba essere valutata non solo in base alla percentuale di raccolta differenziata, ma considerando anche altri fattori tra i quali la riduzione della quantità totale di rifiuti prodotti, la sicurezza dello smaltimento e l’efficacia del servizio.
Ad esempio nel caso di un Comune con buona percentuale di raccolta differenziata ma elevata produzione pro capite totale di rifiuti, scarsa raccolta dei rifiuti urbani pericolosi e assenza di una piattaforma ecologica, non si può trascurare come gli ultimi tre fattori siano altamente sfavorevoli.
A partire dall’edizione di Comuni Ricicloni 2004 è stato quindi introdotto l’indice di buona gestione, che rappresenta un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficacia del servizio.
L’indice di buona gestione, compreso tra 0 e 100, è calcolato a partire dai valori di 24 parametri scelti dalla giuria del concorso ed elencati in tabella 1 unitamente ai principi cui si riferiscono. 
 
Più che un successo come segnalato in vari articoli (nuovavenezia.gelocal.it, spineanews.com,  facebook.com), forse è un inizio...

lunedì 8 luglio 2013

Sviluppo sostenibile ed ostinazione sulla difesa degli errori del passato

Il rapporto Brundtland (conosciuto anche come Our Common Future) è un documento rilasciato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED) in cui, per la prima volta, viene introdotto il concetto di sviluppo sostenibile.
La sua definizione era la seguente:
"lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri" (WCED,1987) 
In tale definizione, come si può vedere, non si parla propriamente dell'ambiente in quanto tale, quanto più ci si riferisce al benessere delle persone, e quindi anche la qualità ambientale; mette in luce quindi un principale principio etico: la responsabilità da parte delle generazioni d'oggi nei confronti delle generazioni future, toccando quindi almeno due aspetti dell'ecosostenibilità: ovvero il mantenimento delle risorse e dell'equilibrio ambientale del nostro pianeta.

Un tempo in effetti il concetto di sostenibilità territoriale era riferito unicamente alla sola sfera ecologica,trascurando altri fattori che competono ad un'entità territoriale.
Oggi la sostenibilità territoriale si basa sul concetto delle "tre sfere", le cui intersezioni ed interrelazioni danno vita al territorio vissuto dalle generazioni odierne e future.
Parallelamente si sono sviluppati i concetti di sostenibilità forte e sostenibilità debole che portano a soluzioni diverse nell'affrontare i problemi di sostenibilità in relazione allo sviluppo economico del territorio.
Le tre sfere di influenza per un territorio sostenibile contemplano non solo l'ambito naturale ed ecologico, ma anche la società e l'economia del territorio.
Nel caso rappresentato in figura si prende in considerazione il caso utopico delle sfere di influenza separate e parimente sviluppate nel medesimo ambito territoriale.
Invece generalmente queste si presentano con forti relazioni fra le stesse o sovrapposizioni, ove si cerca di sviluppare più una sfera di influenza a discapito di un'altra o delle altre, ricercando un nuovo equilibrio.
Le regole per descrivere le relazioni fra le diverse sfere derivano da due principali aspetti:
1) le leggi che regolano il comportamento delle singole sfere (leggi relative alla società, alla creazione di posti di lavoro, alla competizione economica, leggi urbanistiche che magari non limitano ad un minimo la superficie a verde convertibile in edificabile in un territorio altamente edificato, ecc...);
2) l'indole delle persone (teoricamente ben rappresentata da diversi gruppi politici in un sistema democratico).

Tendenzialmente nelle relazioni fra le diverse sfere si ha la formazioni di contrapposizioni fra estremi opposti: ad esempio le contrapposizioni tipiche relative alla possibile sofferenza dell'economia in caso di vittoria degli ambientalisti puri rispetto l'estremo opposto definito dalla completa distruzione dell'ambiente in caso di completa deregolamentazione agli affari.

Inoltre in un'ottica estremamente variabile per diversi fattori si ha la tendenza a porre evidenza solo sui benefici a breve termine, omettendo gli impatti a lungo termine (agli estremi opposti sia la povertà e la criminalità diffusa dalla mancanza di lavoro per 25 mila persone, come certificato dal CPI all'estremo opposto il consumo totale del territorio paesaggistico ambientale a discapito delle generazioni future).


Attualmente, lo strumento per intervenire sulla sostenibilità territoriale è definito dal PAT, piano di assetto territoriale, il quale tuttavia deve sottostare ai piani di assetto territoriale della regione de ella provincia, il tutto con una legge urbanistica che dall'alto dell'ente regionale, regola molti dei parametri, quali per esempio l'entità di SAO (superficie agricola omogenea) che può essere convertita in edificabile ad ogni emanazione del PAT. 
Infine spesso manca una lettura efficace dei cambiamenti avvenuti con precedenti interventi di modifica che attestino il soddisfacimento od il fallimento dei risultati preposti.
Un tale aspetto che può essere denotato sia in modifiche urbanistiche che in rilancio dell'economia con la creazione di nuove superfici commerciali, manca per esempio della verifica dell'effettivo arrivo di nuovi soggetti imprenditoriali (si pensi per esempio agli esercizi commerciali di piazza Santa Bertilla, semplicemente trasferitisi dal vecchio negozio a Spinea vicino al Municipio al nuovo, od ai negozi alla base dei condomini edificati dietro la chiesa San Vito e Modesto vuoti da anni).


Dunque, la sostenibilità territoriale deve assicurare che lo sviluppo economico e sociale di un territorio abbia continuità senza distruggere l'ambiente naturale da cui dipende.


Consumare ettari di terreno per creare un "pattinodromo cattedrale nel deserto" è sicuramente la prospettiva peggiore da non raggiungere grazie alla collaborazione di tutti.


Articoli esterni:
Cemento alla stazione, bagarre fuori dal consiglio comunale
Riqualificazione urbana, proroga di accordo di pianificazione area SFMR

domenica 7 luglio 2013

Notte gialla, alias "la piazza lunga un chilometro", alias Masterplan...

Come ogni estate, ieri sera si è svolta la notte gialla, una manifestazione a Spinea a metà fra l'incentivo per il commercio con i negozi aperti tutta la notte a cui si aggiungeva un'animazione varia per attirare clientela e la propaganda per l'idea "bipolarista" del Comune di chiudere il tratto di via Roma fra villa del Majno e la chiesa di San Vito e Modesto.

Il "Masterplan" di quest'anno, dato che non si notano sostanziali differenze fra i piani della precedente giunta Tessari e quelli dell'attuale giunta Busatta/Checchin, prevede la chiusura di via Roma ed il dirottamento del traffico in altro luogo, ivi comprese le corse dell'ACTV.
Quest'anno le corse dell'ACTV sono state deviate lungo
direzione Mestre-Mirano: via Matteotti, Fornase, Villaggio dei Fiori, Santa Bertilla;
direzione Mirano-Mestre: Bersaglieri, via Buonarroti, via Rossini, via 11 settembre.

Il quartiere Fermi, chiuso dal 2007 fra via Roma ed il senso unico di via Matteotti, data la pedonalizzazione  degli accessi di via Roma ha sperimentato la piacevole dipendenza dal solo senso unico per l'accesso (entrata od uscita dal quartiere).
Per molti idealisti politici questa difficoltà di accesso dovrebbe spingere le persone a non utilizzare l'auto preferendovi mezzi ciclopedonali (ivi compresi i semivuoti pulmini GiroSpinea).
Invece per l'ennesima volta non si è verificato questo presupposto: da anni si segnala che a complicare la viabilità non si ha nessun incentivo ad utilizzare mezzi ecologici, bensì si ha solo lo spostamento del traffico nell'intorno, spesso laddove già esistono condizioni di viabilità peggiori.

Così gli abitanti di via Alfieri si sono visti sfilare di fronte oltre 3000 auto in 12 ore, alcune agli 80 km/h in Zona30, con migliaia di infrazioni al divieto posto fra via D'Annunzio e via Alfieri.
Altrettante hanno transitato per il tratto via Bennati - via Tommaseo, al fine di accedere a via Roma od ai sensi unici (Sarpi-Verga-Bruno) che permettono di recarsi all'inizio del senso unico di via Matteotti ed in seguito verso il centro ad alta densità abitativa del quartiere Fermi (accessibile solo da via Matteotti), anche solo per potersi poi recare a piedi alla cosiddetta "piazza lunga un chilometro".
Tuttavia si fa notare che in un mese estivo, di sabato a cavallo della notte, le potenzialità di traffico non sono state il picco massimo raggiungibile, mancando il classico traffico diretto verso gli istituti scolastici, mai minato dai progetti Pedibus o GiroSpinea, il traffico giornaliero diretto ai luoghi di lavoro ed il traffico veicolare interessato ai servizi (accesso alla futura piscina, verso negozi verso il Villaggio dei Fiori / Fornase, servizi comunali e Poste, chiesa, ecc...).


Questo sarà il futuro per gli abitanti del quartiere Dante, oltre che per i cittadini coinvolti dalla "tangenziale sud", case residenziali svalutate per smog da "traffico pesante" dirottato da via Roma ed un centro bellissimo dove andare a svolgere attività sociali quali acquisti e movida/abuso di alcolici, ecc...


sabato 6 luglio 2013

Premiazione delle idee per via Matteotti

Il 20 giugno 2013 si è svolta la premiazione del concorso di idee per via Matteotti.

Gran parte dell'intervento è stato dedicata alla disquisizione delle regole per la premiazione, al significato del concorso di idee ed all'evoluzione storica della progettazione per l'ambito piazza Marconi/Fermi.

Per quanto riguarda l'evoluzione storica della progettazione, il taglio temporale ha fatto partire la crescita di un'idea di piazza centrale per Spinea sin dagli anni '80 con l'individuazione di un ambito comune ove intervenire per creare una centralità ad una città che invece molti descriverebbero evoluta per satelliti a cavallo delle reti di traffico passante, il tutto fino al progetto Masterplan che nel 2008 prevedeva radicali modifiche della viabilità interna.

L'accenno alle problematiche di viabilità emerse con le prime modifiche ad hoc del 2007 (messa a senso unico di via Matteotti, Bennati e D'Annunzio, sviluppo di un progetto che dirigesse il traffico direttamente sulla rotatoria per Mestre dall'incrocio fra via Bennati e via Unità) è stato piuttosto scarno, così l'individuazione degli interessati alle modifiche anche nei quartieri coinvolti piuttosto che nei soli proprietari prospicienti alla piazza (ivi comprese le case disabitate lungo il senso unico di via Matteotti che si affacciano su piazza Marconi).
Quindi i quartieri che subirebbero il traffico generato dalla chiusura di via Roma per la realizzazione della "piazza lunga un chilometro", che siano quelli a cavallo della "tangenziale sud", o quelli tutt'oggi di accesso al complesso residenziale intorno piazza Fermi (quartiere Dante divenuto di accesso al quartiere Fermi chiuso fra il senso unico di via Matteotti e un tratto di via Roma che si vuole chiudere), ancor oggi sembrano non avere voci in capitolo sulla progettazione del volto futuro della città.

In particolare, fronte alle telecamere della tv online BrentaTV non si fatto nessun accenno alle classiche uscite di questi ultimi cinque/sei anni sostenute bipartisan dai partiti di centro (centrodestra e centrosinistra): la tangenziale nord porterà fuori il traffico dal centro di Spinea; la tangenziale sud permetterà di dare un nuovo volto al centro.

Una parte dell'incontro ha accennato anche ai lavori degli studenti (architetti con laurea breve senza specializzazioni) di architettura dell'Università di Venezia (IUAV).
I progetti degli studenti del corso della professoressa Vittadini, esposti in sala consigliare si sono recentemente confrontati con le problematiche inerenti alla città di Spinea.


Quanto non detto nella presentazione dei progetti vincitori del concorso di idee sono le ipotesi restrittive imposte nella progettazione agli studenti, vista la difficoltà di intervento nel tessuto urbano di interesse, correttamente ricordare dalla professoressa Vittadini durante la presentazione dei progetti dello IUAV.
In particolar modo l'aver considerato metà dei veicoli giornalmente circolanti in via Roma (15.000 automobili) dovuto a traffico intercomunale, spostati sulla tangenziale nord, e l'aver limitato le considerazioni sull'assetto plausibile della circolazione locale.
In effetti una delle idee più in voga nelle disquisizioni sulla viabilità di Spinea è che la creazione di piste ciclabili o sensi unici induca la popolazione (locale?! intercomunale?! entrambe?!) ad abbandonare l'auto per sposarsi in bicicletta.
Da questo punto di vista l'esperienza dei sensi unici di via Matteotti, Bennati, D'Annunzio dimostra come all'atto pratico le auto semplicemente si riversino in altro luogo, per la precisione via Alfieri e via Capitanio, spostando o peggio aumentando le problematiche laddove in ambito residenziale molti pedoni anziani si trovano a stretto contatto con auto che non rispettano i limiti di velocità di 30 km/h..
Un cattivo presupposto per pensare ad una città futura che esalta il centro e non cita nemmeno come privati interessati i residenti di quartieri che si faranno carico del traffico che non può più transitare per via Roma.

Tuttavia come palesato dall'amministrazione, il concorso di idee non è un bando di gara, bensì è un metodo per raccogliere possibili idee con cui progettare un intervento nell'area, senza necessariamente rimanere legati in modo ferreo ad un solo progetto.
A tal riguardo un accenno è stato fatto sulla possibilità di sviluppare le idee raccolte con i progetti vincitori con la collaborazione degli studenti dello IUAV.

Infine la vera presentazione dei progetti con rappresentazione dettagliata è stata rimandata a a settembre.





News dal sito del Comune

Google News su Spinea - Pellegrini

Incipit

NOTA BENE

MAPPA SPINEA

PREZZI BENZINA MIRANESE

RADIO SPINEA WEB

cliccando su commenti in fondo ad ogni testo è possibile esprire un proprio parere a riguardo

ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013