venerdì 27 aprile 2012

Calcola l'IMU

Il Comune di Spinea ha inserito sull'home page un collegamento ad una pagina pratica per il calcolo dell'IMU.

E' vero, l'IMU la calcolano CAF, commercialisti, ma in questo periodo di confusione o meglio, nel primo anno di versamento di questa tassa, due sono gli aspetti di sicuro interesse per il cittadino:

1) sapere con qualche mese di anticipo quanto ognuno pagherà, in modo tale da poter piafinicare le proprie finanze nei prossimi mesi, duramente messe alla prova dal doppio pagamento dell'Irpef e dalle modifiche di aliquote e coefficienti moltiplicatori della rendita;

2) controllare il conteggio eseguito da CAF e commercialisti, per verificare di non pagare più o meno tasse (eventuali rimborsi o multe potrebbero ricadere in seguito sui proprietari).

Il portale generale con le applicazioni per il calcolo dell'IMU è: riscotel.it

lunedì 23 aprile 2012

ZTL, zone a traffico limitato dall'alta densità di multe

Mirano e Mestre da qualche anno a questa parte si sono dotate di aree dette genericamente ZTL, zone a traffico limitato.
Queste aree, amate dai Comuni, odiate dai cittadini, sono zone in cui teoricamente val bene limitare il traffico per preservare alcune caratteristiche dell'urbe (per esempio l'importanza di un centro storico), ma all'atto pratico molti italiani pensano siano congeniali all'unico scopo di far cassa versando alle amministrazioni comunali denaro contante.
In effetti il denaro ricavato dalle multe emesse dalla polizia locale e dai servizi di controllo delle ZTL (specie quelli asserviti da un sistema di telecamere di controllo) rimane all'amministrazione comunale afferente alla ZTL, con l'obbligo di utilizzare il denaro recepito per spese di rinnovamento o mantenimento del sistema viario locale.
Quindi non è raro notare rappresentanti politici delle amministrazioni comunali badare alle cifre ricavate dall'elargizione media di multe pro-capite fra comuni confinanti.

Spinea, non è dotata di ZTL (per ora?!), mentre prima il comune di Mestre e poi quello di Mirano, hanno adottato dale sistema di limitazione del traffico previsto per legge.
I problemi che si riscontrano sono almeno tre:
  1. Segnaletica
  2. Differenza fra autisti
  3. Mancato avvertimento
  4. ZTL a tempo su zona servizi
  5. Tributi su tributi


La Segnaletica delle ZTL
Il codice della strada distingue le azioni che l'automobilista deve compiere con segnali chiari, intuitivi, costanti nel tempo, posizionati sia nella segnaletica verticale che in quella orizzontale.
Ciò significa per esempio che un triangolo ha un significato ben diverso da cartello a forma di cerchio, i cartelli non valgono da una tal ora all'altra ma sono costanti indipendentemente che sia giorno, notte, bel tempo o brutto tempo, e che i segnali sono leggibili sia al ciglio della strada che per terra.
La segnaletica delle ZTL non rispetta queste condizioni.
Genericamente le condizioni di sussistenza di una ZTL variano, alcune sono sempre costanti, altre solo in determinate ore o giorni.
Per sapere quando valgono un autista dovrebbe fermarsi a leggere il cartello stradale, bloccando il traffico o gli incroci.
La segnaletica delle ZTL è verticale... non esistono segnalazioni orizzontali (o se esistono non vengono quasi mai applicate).
I cartelloni rettangolari delle ZTL infine non indicano quasi mai quando la ZTL è attiva o meno, tanto che è estremamente facile in una coda di macchine, seguire le altre che magari sono in possesso di permesso di passaggio.
Alcuni di questi aspetti sono ovviamente migliorabili, ma ciò inficia la quantità di multe che se ne possono ricavare.


Differenza fra autisti
Genericamente i residenti sono esenti dai limiti imposti dalla ZTL.
Chi lavora nell'area a traffico limitato può richiedere un'autorizzazione permanente.
Altri soggetti con adeguate motivazioni, possono richiedere delle autorizzazioni temporanee.
Ciò evidentemente non esclude un traffico veicolare nelle zone a traffico limitato.
Da ciò ne consegue che un'area a traffico limitato appare del tutto eguale ad una qualsiasi strada, magari poco trafficata, dove entrano ed escono senza problemi, residenti o possessori di permesso (temporaneo o permanente), in cui l'ignaro automobilista viene ingannato dal comportamento delle auto in possesso di permesso.
A tale effetto curioso non presente in altre infrazioni al codice della strada (per esempio un passaggio col rosso vale per tutti come infrazione, un parcheggio abusivo od in doppia fila viene sempre sanzionato, ecc...) si affiancano anche regolamenti apparentemente facili se letti con la pianta delle ZTL sottomano, ma onerosi da ricordare se da applicare su campo senza consultare le guide.
Esempio: "Chi è in possesso di un permesso per le zone A2, A3, A4, A6 può circolare in tutte le ZTL compresa l’A7; i titolari di permesso per la zona A7 posso invece transitare esclusivamente nella zona A7".
In quale vie si può applicare l'A7 ed in quali no? in che orari?


Mancato avvertimento
Le ZTL spuntano come funghi, si ingrandiscono, cambiano gli orari di valenza, rimangono solo un certo numero di mesi in prova, ma poi divengono operative.
I canali di informazione per conoscerne l'esistenza non sono previsti per legge...
Nel caso delle ZTL di Mirano, i giornali riportarono la notizia della creazione della zona a traffico limitato...e parlarono per qualche mese delle varie decine di multe elargite a ignari automobilisti.
Al contrario le ZTL di Mestre vengono indicate su un apposito sito internet (pdf con le mappe), con tanto di disegno delle aree coinvolte e spiegazione degli orari di servizio.
Chi non guarda i siti internet o legge ogni giorno i giornali viene comunque multato.... come una qualsiasi legge vengono date per note anche se non lo sono per niente.
Quindi il disincentivo dato dalla sanzione amministrativa non va a colpire i trasgressori di infrazioni del codice della strada, bensì gli incauti che non si perdono a leggere immensi cartelli, rallentando il traffico, rei di non avere perso tempo a documentarsi sulle aree consentite al traffico veicolare fuori dell'uscio di casa.
Viene sanzionata non una vera e propria infrazione, bensì il percorso prescelto dal conduttore del veicolo.
Peggio ancora è il caso di una ZTL consolidata, nota al pubblico, anche grazie alla fama che si è fatta fra i cittadini a suon di multe, a cui viene affiancata dopo qualche anno una nuova ZTL con nuove aree coinvolte o nuove restrizioni.
La novità aggiunta alla circolazione cittadina va a gabbare nuovamente cittadini ignari delle modifiche apportate o poco avezzi a seguire le limitazioni di traffico dai cartelloni pubblicitari, più che dal flusso di macchine che percorrono o meno una strada.


ZTL a tempo in area servizi
Prendendo ad esempio l'area A3 di Mestre, qui vale la zona a traffico limitato tutto il giorno escluso fra le ore 10.00 e 12.00 e fra le ore 16.30 e 18.30.
Ovvero, l'ingresso e l'uscita nell'area A3 entro gli orari indicati è consentito.
Tale zona limitata è ubicata in un'area di servizi (negozi, banche, uffici...); i lavoratori sono esenti, non i clienti che si trovano a dover impazzire con una ZTL ad ore.
Ammettiamo per esempio che un cliente si rechi in un negozio alle 11.30 e vi sia una coda più lunga del previsto.
Uscendo in ritardo, dopo le 12.00 per la coda fatta in negozio prenderà anche la multa.


Tributi su tributi
Le multe per ingresso in un'area ZTL emesse grazie all'uso delle telecamere riportano delle voci curiose. Infatti oltre alla sanzione amministrativa, vengono conteggiati i costi dell'operatore che ha rilevato l'infrazione e di trasferimento dei dati all'ufficio locale di polizia.
Questo aspetto è curioso, specie per quei cittadini che pensano di pagare le tasse per avere un servizio di polizia già pagato dallo Stato, e si trovano invece a dover ripagare l'iter amministrativo della sanzione a suo discapito.

martedì 3 aprile 2012

Pianificazione territoriale

A che punto è la risistemazione della circolazione viaria a Spinea dopo anni ?
  1. separazione dei due rami di accesso ed uscita dalla rotatoria per andare al Graspo de Uva - Stazione della ferrovia
  2. senso unico di via Matteotti
  3. Masterplan per piazza Fermi
  4. messa in sicurezza di via Capitanio e "tangenziale sud"
  5. tangenziale nord
  6. Girobus spinea
1) Il progetto di separazione dei due rami di ingresso alla rotatoria per il Graspo de Uva da Spinea centro, attraverso via Roma sembra essersi sbloccato.
Ora i proprietari coinvolti nella modifica urbanistica si dicono soddisfatti del trasferimento dell'attività a Fornase, e può aver luogo la modifica.
Forse potrebbe essere rimossa la rotonda antistante a via Alfieri.
Il traffico di via Roma verrebbe diviso in due parti, quello proveniente dalla rotatoria sulla sede vecchia e quello diretto verso Chirignago, fatto transitare su via Unità fino all'incrocio con via Bennati per poi salire tramite una piccola rotatoria ed una rampa sulla rotatoria inclinata posizionata sopra l'ex-cavalcavia.

2) il senso unico di via Matteotti, che imbriglia l'area compresa fra via Cici, via Roma e via Matteotti stessa, potrebbe tornare a doppio senso di percorrenza, con possibilità di riattivazione della linea autobus che serve di collegamento fra il centro cittadino e Crea.
Le sorti della via che imbriglia un intero quartiere pieno di palazzoni e servizi (una scuola elementare, due scuole materne) fra un senso unico ed una via perennemente intasata (via Roma) si giocano sul futuro del servizio Girobus e la messa in sicurezza di via Capitanio, secondo lo studio in atto del Dottor Pasetto e le modifiche urbanistiche apportate dalla tangenziale sud in costruzione.
In effetti la possibilità di mettere in sicurezza via Capitanio con uno o più sensi unici dipendono dalla permanenza a senso unico della viabilità di via Matteotti, come visto in passato, gravata da molte meno criticità rispetto altre vie di comunicazione.
Non è ancora prevista l'apertura di una via che colleghi via Cici a via Matteotti all'altezza del cimitero (tratto a doppio senso di percorrenza) o a via Capitanio (situazione che rischierebbe di aggravare la già precaria situazione di via Capitanio), dando sfogo all'intero quartiere di palazzi richiuso dalla passata amministrazione Tessari fra una via intasata (via Roma) e una via a senso unico (via Matteotti) con aumento del traffico in un quartiere cittadino zona 30 (quartiere Dante e via Alfieri, via Tommaseo, via bennati) divenuto zona di passaggio obbligato in cui sfrecciano le auto ogni giorno per rincasare.
Non sono previste soluzioni per le criticità presenti in via Alfieri: mancanza di marciapiedi ed ingressi a raso; tratto fra la piazzetta Dante e via Roma con poca visibilità, pedoni ed ingressi a raso; fermate del Girobus posizionate dove mancano sia piste ciclabili sia marciapiedi a differenza delle vicine vie Bennati e Matteotti, ecc...
Non sono previste soluzioni per l'incrocio fra via Tommaseo e via Bennati, dove le auto dirette al quartiere chiuso da via Roma e via Matteotti, sono solite correre ad alta velocità, benchè spesso vi sia la presenza di pedoni.

3) Il Masterplan per piazza Fermi-Matteotti, con spostamento del traffico veicolare di via Roma dietro villa del Majno verso il senso unico di via Matteotti è tramontato.
A meno che nella prossima amministrazione non salgano a maggioranza nuovi sostenitori, non desiderosi di valutare l'impatto del progetto sulla viabilità di via Matteotti e del quartiere Dante, il progetto è stato accantonato.
Si può notare tuttavia che l'attuale amministrazione non disdegna l'idea di sperimentare la chiusura di via Roma nel tratto considerato.
In effetti alcune manifestazioni con un buon seguito di pubblico, le notti gialle, hanno visto la chiusura di via Roma nel tratto previsto dal Masterplan e dirottamento del traffico, nella prima edizione veicolando il traffico attraverso via Buonarroti e nella seconda edizione lungo via Matteotti e via Buonarroti attraverso via Cattaneo.

4) la messa in sicurezza di via Capitanio è in fase di studio. Il dottor Pasetto sta valutando le migliori soluzioni per la sua messa in sicurezza, secondo i dati di traffico veicolare raccolti nel territorio di Spinea, tenendo in considerazione anche dei nuovi tratti stradali previsti nella zona sud di Spinea (collegamento fra via Martiri e via Capitanio costruito come opera secondaria al Passante di Mestre).
La soluzione sembra dipendere dalla messa a doppio senso di circolazione della meno critica via Matteotti, per la scarsità di collegamento fra la zona nord e sud di Spinea (via Roma come spartiacque).
A seguire il tratto previsto che fronte alla tangenziale sud doveva collegare via Capitanio con via Cici, a spese del Comune è stato accantonato.
Le proteste degli abitanti di via Martiri e via Capitanio sulla tangenziale sud hanno spostato sempre più a sud il tracciato, con collegamento con via Matteotti, bloccando così la possibilità di creare una via di sfogo per il quartiere Fermi chiuso fra il senso unico di via Matteotti e le code perenni di via Roma.
In via Martiti verranno realizzate opere di attenuazione (se non erro una pista ciclabile ed un marciapiede), ma non verrà bloccata la costruzione della tangenziale Sud, perchè tale opera prevista come accordo fra Comune (precedente ammiistrazione) e Stato non può essere bloccata per sola scelta di un'amministrazione comunale (legge Grandi Opere).
Si segnala anche uno studio di studenti della Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio e Sostenibilità dell'Università IUAV, nell'ambito del corso di Tecniche e Pianificazione Urbanistica tenuto dalla Professoressa Vitadini ex Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente (per esempio: dal 1998 a fine 2000 Presidente del Gruppo di lavoro Ambiente e Territorio nell'ambito della Commissione Intergovernativa Italo-Francese per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione attraverso la val di Susa).

5) tangenziale nord: la strada, nominata via 11 settembre 2001, che avrebbe dovuto portare fuori città tutto il traffico intercomunale di via Roma non ha sortito gli effetti sperati.
Il traffico percorre ancora via Roma. In una minima parte percorre il tratto nord.
Manca in effetti ancora il tratto di strada che collega la via con la camionabile a nord della Fossa.
Si pensa di rilanciare l'area a fianco della Stazione incrementando le prestazioni della stessa e trovando una posizione adatta per la piscina comunale (i precedenti progetti paventati la posizionavano intorno alla tangenziale sud).

6) il Girobus Spinea costa con un pubblico scarso, grava sulle casse del Comune, e così com'è conformato non raggiunge i quartieri periferici.
Si sta valutando se proseguire con il servizio, modificarlo, asservendo aree di Spinea difficilmente raggungibili con autobus di linea o sospenderlo del tutto, garantendo tuttavia un autobus ACTV per la tratta verso Crea.
Il Girobus Spinea fu utilizzato come scusa per mantenere via Alfieri a doppio senso di circolazione ed impedire la chiusura dell'ingresso della via da via D'Annunzio dopo la creazione dei tre sensi unici.

IMU - IRPEF - 2012

Segue un breve riassunto sull'IMU.

La tassa è stata emanata dal PDL-Lega a seguito del federalismo dei comuni e doveva entrare in vigore dopo le elezioni statali (2014) che avrebbero visto coinvolti i partiti, se non fosse caduto il governo (in altre parole una legge voluta da un precedente governo avrebbe gravato sul consenso elettorale del governo susseguente).
L'intenzione era quella di prevedere la tassa per le sole seconde case e di andare a sanare i tagli ai bilanci comunali imposti dal Governo ai Comuni con il Patto di Stabilità (si vedano le marce di protesta di vari sindaci di tutti gli schieramenti a Roma riguardo al Patto di Stabilità).
La campagna pubblicitaria politica sull'IMU, "vedo, pago, voto", non spiegava per quale motivo i proprietari di seconde case, quindi non residenti nel Comune, avrebbero dovuto influire sul Comune votando il Sindaco alle elezioni in funzione delle aliquote scelte sull'IMU e la gestione del bilancio comunale.

A seguito della crisi economica del 2011, e delle 4-5 manovre finanziarie di almeno due governi nello stesso anno, evidente prolungamento dei crack finanziari del 2008, il governo Monti, succeduto al governo PDL-Lega, ha anticipato l'IMU di due anni, ed imposto la tassa anche sulle prime case (cambiati anche alcuni coefficienti moltiplicatori per il calcolo).

L'IMU, imposta municipale unica, come previsto dalla prima stesura della tassa copre l'ICI e l'IRPEF sugli immobili sfitti.
Prima del 2007 l'ICI sulle prime case era pagata in una piccola percentuale, mentre il resto era detraibile.
Nel 2007 si decise di eliminarla completamente.
Analogamente l'IRPEF per immobili sfitti non era dovuta per la prima casa (il senso della tassa era che un immobile sfitto veniva valutato come rendita solo per il fatto di possederlo).
Per le seconde case (o per gli immobili costruiti da imprese di costruzioni, prima dell'atto della vendita) l'ICI era dovuta per l'anno in corso, mentre l'IRPEF per immobili sfitti era dovuta nella dichiarazione dei redditi dell'anno seguente.
Per uffici e negozi, essendo questi luoghi di lavoro, non era dovuta l'IRPEF per immobili sfitti, bensì l'IRPEF per il reddito sviluppato e l'ICI sul locale/immobile.

L'IMU, come imposta municipale unica raggruppa l'ICI e l'IRPEF per immobili sfitti, legando il guadagno ad una varietà di aliquote diverse per i differenti scopi dell'immobile, con un versamento di imposte nell'anno in corso, come l'ICI e non nella dichiarazione dei redditi postuma di un anno.
Ciò significa che lo Stato guadagnerà un anticipo di tasse (è come se venisse anticipato di un anno il pagamento dell'IRPEF per immobili sfitti), cosa che gli permetterà di far cassa prima, ed al variare dei bilanci dei Comuni guadagnerà una quota fissa di tasse (3.8 per mille dell'IMU), lasciando libere le amministrazioni locali di imporre le aliquote in funzione del guadagno necessario.
Analogamente lo Stato perde il contributo dell'IRPEF inglobato nell'IMU.
Non si può stabilire con certezza a priori quanti soldi un Comune o lo Stato guadagnerà.

Infatti benchè siano noti i valori di prime e seconde case presenti sul territorio, risulta difficile stabilire quanta IRPEF pagavano i soggetti coinvolti, non si sà a priori quante di queste abitazioni verranno locate nell'anno in corso (variazione dell'aliquota nel caso di locazione), così come è difficile per lo Stato prevedere i cambiamenti politici e di bilancio di tutti i comuni e di conseguenza le relative aliquote.
Infine, il denaro raccolto dall'Agenzia delle Entrate e ridistribuito nel territorio con un certo ritardo, passa attraverso il fondo di perequazione comunale, nato per colmare le differenze fra Comuni confinanti quando c'era la sola tassazione IMU sulla seconda casa, rimasto attivo ancor oggi che la tassa investe tutti gli immobili.

L'unico pregio della tassa sembra essere il coinvolgimento del Comune al controllo del territorio per individuare case fantasma, abusi edilizi e simili.
Tuttavia questo pregio sarà da valutare.
Infatti si presuppone che al Comune interessi individuare i casi di abuso diffuso, per aumentare in modo considerevole il bilancio, piuttosto che limitarsi semplicemente ad aumentare di mezzo punto o di un punto la tassa nel bilancio dell'anno seguente.
In altre parole, se in un Comune di 8000 unità ci sono 1000 immobili fantasma, allora per il Comune potrebbe aver senso il controllo degli abusi nel territorio.
Se nel Comune di 8000 unità, 10 case sono abusive, il guadagno che ne trarrebbe il Comune dal controllo degli abusi è scarso e risulta più semplice in caso di carenze di bilancio, aumentare semplicemente l'aliquota dell'IMU (La Nuova Venezia: 1600 immobili fantasma nel veneziano - 132 solo a Spinea).

Come funziona l'IMU:
1) il Comune calcola il bilancio, stima le entrate che devono arrivargli con i tagli dello Stato e calcola le aliquote con i dati del patrimonio immobiliare fornitigli dall'Agenzia delle Entrate (forse servendosi del nuovo sistema VIATEL).
2) definisce quindi in accordo con due persone, i revisori dell'Agenzia delle Entrate (nuova figura professionale pagata dal contribuente per rendere sostenibile il federalismo fiscale comunale), le aliquote stabilendo la bontà e stabilità del bilancio comunale con parametri imposti dallo Stato. Le aliquote vengono approvate in consiglio comunale, con intervento anche dei revisori dell'Agenzia delle Entrate ed in genere con un pubblico di cittadini spettatori interessati alquanto scarso ("non vedo, pago, forse voto in qualche altro Comune...").
I revisori comunicano le aliquote all'Agenzia delle Entrate, che le applicherà per l'anno in corso, raccogliendo le tasse dovute dai cittadini.
3) l'Agenzia delle Entrate riscuote il denaro dell'IMU, e lo inserisce nel fondo perequativo. Un 3.8 per mille viene destinato alle casse dello Stato, il resto dell'aliquota viene ridistribuito ai Comuni, facendo in modo che non vi sia un Comune povero di risorse ed uno ricco confinanti.
4) il Comune riceve una quantità di denaro dallo Stato conforme con quanto stabilito, più un certo ritardo temporale nella consegna dell'imposta, e così chiude il bilancio.

Il Comune di Spinea, con una partecipazione di pubblico al consiglio comunale piuttosto scarsa (una ventina di persone su quasi 24 mila cittadini) ha stabilito con un accordo fra le parti politiche di maggioranza ed opposizione le aliquote:
1) 4.5 per mille riguardo alla prima casa, con la possibilità di portare il valore al 4 per mille per l'anno 2013 e 4 per mille nel 2012 nel caso in cui le entrate siano superiori a quanto previsto;
2) 9.5 per mille per le seconde case;
3) 7.6 per mille per le seconde case locate;

Non risultano altri valori speciali: per esempio una riduzione al 4 per mille per le case costruite da imprese costruttrici (IMU la richiesta dell'ANCE per le imprese - aliquota allo 0.4%) che così risultano le più tartassate (oltre agli oneri di urbanizzazione pagano gli immobili costruiti come seconda casa ad aliquota piena dall'emissione del certificato di abitabilità al giorno di vendita) o per esempio foresterie, rustici, magazzini, ecc...

Nel 2007 i valori erano del 5 per mille per le prime case e del 7 per mille per le seconde case.

I revisori del bilancio dell'Agenzia delle Entrate hanno espresso parere favorevole sulla gestione del bilancio (scarso appesantimento dei costi del personale sul bilancio Comunale, buona gestione delle entrate, piccola esposizione debitizia per 500 mila euro...)

Niente è stato detto sul sormonto fra le tasse.
Infatti i contribuenti delle seconde case, per il primo anno di IMU, si troveranno a dover pagare nella dichiarazione dei redditi del 2012 l'IRPEF per appartamento sfitto per l'anno 2011 e l'IMU (ovvero ICI e IRPEF per appartamenti sfitti) dell'anno 2012. Tralasciando quindi le differenti aliquote tendenti al rialzo, ciò sarebbe come far pagare al contribuente nello stesso anno, il 2012, una volta l'ICI e due volte IRPEF.


L'IMU, come tassa che grava su un bene immobile non celabile (diversamente da mancata emissione di scontrini fiscali, false fatturazioni, ecc...), va quindi a far pagare immobili costituenti attività (negozi ed uffici) indipendentemente dal reddito prodotto.
Da un lato quindi si ha il pregio di far pagare eventuali evasori fiscali con tasse certe indipendenti dall'emissione di scontrini o fatture, dall'altro va a gravare in modo certo su quelle attività che non necessariamente forniscono guadagno (vedi negozi che non vendono niente per un mese), e secondo una logica politica liberista, dovrebbero aver già chiuso per la competizione di eguali soggetti in attivo.


Come si calcola l'IRPEF e l'IMU rispetto l'ICI.
Dalla dichiarazione dei redditi si prende la rendica catastale dell'immobile: per esempio 550.
Il valore della rendita viene moltiplicato per alcuni coefficienti.
Il risultato è l'ICI o l'IMU per l'immobile.

L'ICI nel comune di Spinea per la prima casa aveva aliquota 0.5% e per le seconde case 0.7%.
Il coefficiente moltiplicatore riguardo alal tipologia della casa sono riassunti qui: dossier.net o visurnet.com.
Basta guardate il tipo di abitazione (per esempio immobile ad uso abitazione categoria A1) ed il relativo coefficiente (100 prima del 2012 e 160 dopo la variazione del governo Mondi).
Un ulteriore cofficiente è dovuto alla rivalutazione delle rendite catastali voluta dal governo Amato negli anni '90 a seguito della crisi economica: pari a 1.05.
Infine vi è l'aliquota della tassa.

Quindi se l'immobile di rendita catastale 550 fosse una prima casa:
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 100
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 160

Se invece fosse stato un ufficio
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 50
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 80
od un negozio:
ICI = aliquota ICI * rendita catastale * 1.05 * 34
IMU = alituota IMU * rendita catastale * 1.05 * 55




E' bene notare che le imprese di costruzioni non pagano le loro costruzioni come uffici o negozi, ma come seconde case.
Quindi in numeri secondo i valori del Comune di Spinea:
Prima casa:
ICI = ( 5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 288.75 euro (zero euro fra il 2007 ed il 2011)
IMU = ( 4.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 415.8 euro
Nel caso di figlio a carico c'è una detrazione di 200 euro, con ulteriori 50 euro per ogni figlio inferiore a 26 anni fino ad un massimo di 400 euro di detrazione.
Seconda casa:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 887.04 euro
Seconda casa locata:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro
IMU = ( 7.6 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 702.24 euro
Uffici:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 50 = 202.13 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 80 = 438.9 euro
Negozi:
ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 34 = 137.45 euro
IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 55 = 311.28 euro


311.28 euro / 12 mesi = 26 euro di tassazione al mese da compensare con altrettanti ricavi dichiarati (considerazione che potrebbe essere dibattutta con i sostenitori della teoria che ogni negozio italiano debba evadere un terzo delle vendite del mese per compensare le tasse dovute).

E' evidente come negozi ed uffici continuano a pagare la metà delle imposte delle abitazioni a parità di rendita catastale (da considerare comunque le differenti rendite catastali fra un immobile di 80 metri quadri ed un negozio di una decina di metri quadri).
L'aliquota del 9.5 per mille infatti basandosi su un coefficiente moltiplicatore di 55-80, anzichè di 160, fa si che l'importo annuale dovuto di IMU sia inferiore all'importo dovuto per una prima casa. Quindi tutte quelle voci per cui i commercianti (attività redditizia?!), vengono strangolati dalla morsa della tassa non trova ragione, in quanto coloro che vengono letteralmente tartassati sono i proprietari di seconde case (proprietà non redditizia e non attività!!!).

Cosa si dovrebbe aspettare il comune di Spinea? un forte malcontento di non residenti!
Infatti la logica del "chi più ha più paga" o "chi ha la seconda casa, sicuramente ha più denaro e può pagare più tasse a fronte della crisi generata da decenni di inciuci della politica italiana e della speculazione bancaria" è del tutto sbagliata per un caso semplicissimo.
Infatti a Spinea sono residenti vari anziani, che alla loro dipartita lasciano gli immobili prima casa di residenza ai figli.
I figli, che magari hanno speso tempo e denaro nell'acquisto di una loro casa, non necessariamente sono ricchi e non necessariamente riescono a svendere in breve tempo la loro nuova seconda casa (da non dimenticare che dietro al passaggio di proprietà per eredità gravano imposte di successione) o non riescono in breve tempo a locarla a causa della stagnazione del mercato (aumento dell'offerta con domanda inalterata).
Su questa categoria ricade quindi una batosta di tasse ingiusta ed onerosa, che spiega per quale motivo percorrendo le strade del Comune si moltiplicano i cartelli di messa in vendita di immobili applicati sui balconi.

Nota aggiuntiva: viene meno il trucco legalizzato del comodato d'uso al figlio per non pagare le tasse su una seconda abitazione, considerata come prima casa.
In caso di comodato d'uso gratuito le tasse dovute sono, secondo le quote del comodato, pari all'aliquota della prima casa per il figlio e pari all'aliquota di una seconda casa per il padre.
Ciò spiega per quale motivo molti si siano già premuniti facendo una donazione di immobili da padri a figli, pagando le relative tasse di successione, in una logica economica di lungo periodo più redditizia con tale sistema dell'IMU.

Cosa cambia se si considera anche l'IRPEF?
L'IRPEF per immobili sfitti viene calcolata con la rendita catastale moltiplicata per dei coefficienti:
1) rivalutazione di 1/ 3 del valore della rendita catastale (quindi 1 + 1 / 3 = 4 / 3)
2) coefficiente di rivalutazione del 5 per cento (legge Amato anni '90)
3) aliquota IRPEF della persona: commercialistatelematico.com
E' evidente che aver accorpato l'IRPEF nell'IMU favorisce gli alti redditi (aliquota 0.43 per redditi sopra 75000 euro) e fa pagare di più i meno abbienti o gli evasori (aliquote inferiori).
Quindi all'atto pratico non vi è riscontro nella morale del "chi più ha più paga"....

Le aliquote erano:
aliquota 23% reddito inferiore a 15000 euro
aliquota 27% reddito compreso fra 15000 euro e 28000 euro
aliquota 38% reddito compreso fra 28000 euro e 55000 euro
aliquota 41% reddito compreso fra 55000 euro e 75000 euro
aliquota 43% reddito superiore a 75000 euro

All'esempio precedente, considereremo tre casi: aliquota minima (non abbiente od evasore), aliquota media (semplice borghese appena sopra la soglia di povertà con uno stipendio decente), aliquota massima.
In numeri secondo i valori del Comune di Spinea:
Prima casa:
IRPEF = non dovuta per prime case (segnata nella dichiarazione dei redditi e detratta)
ICI = ( 5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 288.75 euro (zero euro fra il 2007 ed il 2011)
IMU = ( 4.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 415.8 euro

Si ha quindi un raddoppio di imposte per il proprietario di prima casa, rispetto agli anni precedenti al 2007.


Seconda casa:
IRPEF1 = (23 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 177.1 euro
IRPEF2 = (38 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 292.6 euro
IRPEF3 = (43 / 100) * (4 / 3) * 550 * (1 + 5 / 100) = 331.1 euro

ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro

ICI+IRPEF1 = 581.35 euro - (l'imu è 1.53 volte il valore di tasse prima versato)
ICI+IRPEF2 = 696.85 euro - (l'imu è 1.27 volte il valore di tasse prima versato)
ICI+IRPEF3 = 735.35 euro - (l'imu è 1.21 volte il valore di tasse prima versato)

IMU = ( 9.5 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 887.04 euro

L'IMU dovuta è una tassa maggiore per persone meno abbienti o evasori fiscali (aliquota 15%) piuttosto che per ricchi (redditi maggiori di 75 mila euro), per i quali aumenta di soli 150 euro su 735 che già erano dovuti.

Seconda casa locata:
Nel caso di locazione, l'IRPEF per immobile sfitto non è dovuta.
Si paga l'IRPEF per reddito di locazione che varia in funzione del canone mensile/annuo.
Un regime di tassazione alternativo che anticipa l'IRPEF di 1 anno (come l'IMU), dietro una considerevole diminuzione di denaro dovuto è attuabile con la cosiddetta Cedolare Secca.
Il calcolo della cedolare secca è semplice:
soldi dovuti con contratto libero = 0.21 * canone mensile * 12 mesi
soldi dovuti con contratto concordato = 0.19 * canone concordato * 12 mesi
Anche in questo caso la tassazione premia maggiormente i redditi più alti (l'irpef sul 75% del reddito da locazione può avere le aliquote prima viste dal 23% al 43%).

Vi è una grande convenienza fiscale nel mettere le seconde case in affitto.
Tuttavia per un aumento dell'offerta non si attesta oggi un aumento della domanda di inquilini in cerca di locazioni.
E' bene notare che per il 2012, il primo anno di entrata in vigore dell'IMU proprio le abitazioni locate sono le maggiormente colpite da una tripla tassazione.
Infatti nel 2012 i proprietari di abitazioni dovranno pagare:
1) nel modello 730 od unico i proventi IRPEF relativi al 2011 (se l'appartamento era sfitto l'IRPEF di appartamento sfitto del 2011, dal 2012 compensata nell'IMU, se l'appartamento era fitto, l'IRPEF della rendita).
2) nel 2012 relativamente al 2012 l'IMU, imposta unica municipale, tassa che compensa l'ICI e l'IRPEF per abitazione sfitta, relativamente a tutti i 12 mesi, indipendentemente che l'appartamento sia fitto o sfitto.
3) nel 2012 la cedolare secca (a sostituzione dell'IRPEF dovuta per la rendita fondiaria) con un anticipo del 95% oppure nel 2013 l'IRPEF dovuta per la rendita fondiara se non si adotta il regime sostitutivo (cedolare secca). C'è da notare che il contratto di locazione (4+4 anni o 3+2 anni) e la relativa scelta per il regime della cedolare secca possono derivare dagli anni precedenti al 2012.
E' quindi evidente che nel 2012 per le seconde abitazioni, dovendo versare IMU e IRPEF del 2011, è come si dovesse versare un'ICI (quella relativa al 2012) e due IRPEF (quella relativa al 2011 e quella relativa al 2012 anticipatamente e non nel 2013 come vecchio modelllo di tassazione).
Mentre per le seconde case poste in locazione le tasse dovute possono essere:
a) nel 2012 l'IRPEF sfitta (o di locazione) relativa al 2011, l'IMU (ICI + IRPEF sfitta conteggiata su 12 mesi!!!) relativa al 2012 e nel 2013 l'IRPEF per rendita di locazione relativa al 2012. E' evidente quindi come si paghino nel 2012 due IRPEF (2011 e 2012) e si conteggino tasse per 2 IRPEF relativamente al 2012 (IRPEF sfitta per 12 mesi relativamente al 2012 e IRPEF da rendita di locazione per 12 mesi relativamente al 2012).
b) nel 2012 l'IRPEF sfitta relativa al 2011, l'IMU (ICI + IRPEF sfitta conteggiata su 12 mesi!!!) relativa al 2012 e il 95% dell'importo della cedolare secca, imposta sostitutiva dell'IRPEF per rendita di locazione che dovrebbe essere dovuta nel 2013. In questo caso nel 2012 il contribuente (magari operaio o neolaureato a 8000 euro al mese che ha soltanto avuto la sfortuna di ereditare (con le tasse di successione) l'abitazione dei suoi genitori e non è riuscito a venderla) dovrà versare l'ICI relativa al 2012 (inglobata nell'IMU) e ben tre importi IRPEF (IRPEF relativa al 2011, IRPEF di abitazione sfitta inglobata nell'IMU e cedolare secca, imposta sostitutiva dell'IRPEF per rendita fondiaria).
Quindi non è strano notare come il canone di affitto degli appartamenti abbia subito in pochi mesi un balzo da 500 euro in media a punte di 600-700 euro al mese.
Tali tasse non sono dovute da chi assume una locazione.

Ciò potrebbe ridurre i costi dei canoni di affitto pur di usufruire di un reddito non tassato e di sconti di imposta, rendendo così sempre meno conveniente l'investmento di denaro per metterle in locazione (attualmente ) a fronte di forme alternative di investimento (generalmente coincidenti con le stesse forme di investimento che hanno provocato la bolla speculativa finanziaria pari a tre volte il prodotto interno lordo mondiale che ha generato la crisi economica che dal 2008 imperversa in tutto il mondo - fonte documentario "Inside Jobs" del 2010).

Per un contratto libero con canone di 500 euro mensili:
IRPEF1 = 0.23 * 0.75 * 12 * 500 = 1035 euro
IRPEF2 = 0.38 * 0.75 * 12 * 500 = 1710 euro
IRPEF3 = 0.43 * 0.75 * 12 * 500 = 1935 euro
Canone annuale percepito = 6000 euro
Cedolare secca = 12*500 * 21 / 100 = 1260 euro

ICI = ( 7 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 100 = 404.25 euro

IMU = ( 7.6 / 1000 ) * 550 * 1.05 * 160 = 702.24 euro

In caso di mancata locazione l'imposta dovuta è l'IMU per seconda casa (887 euro circa).
In caso di locazione l'imposta dovuta è l'IMU ridotta (702 euro circa) + IRPEF sulla rendita oppure IMU ridotta (702 euro circa) + Cedolare Secca.
Nel caso di alcuni mesi sfitto ed alcuni locati, il calcolo complessivo viene fatto con i valori di tasse relativi ai mesi di riferimento.
Per esempio 4 mesi sfitto e 8 mesi locato con cedolare secca: IMU con aliquota 9.5 per mille * 4 mesi su 12 + IMU con aliquota 7.6 per mille * 8 mesi su 12 + cedolare secca * 8 mesi su 12



Uffici e negozi:
Analogamente, gli uffici ed i negozi non pagavano l'IRPEF per immobili sfitti, bensì l'IRPEF sulla rendita dell'attività, non compresa nell'IMU ed a tutt'oggi dovuta.
Tuttavia permane il fatto che tali categorie, produttrici di reddito diversamente da prime e seconde case, magari ereditate, pur pagando più degli anni precedenti, pagano complessivamente meno di altre categorie.
Aumenti esorbitanti del costo dei prodotti venduti/prestazioni offerte con conseguente inflazione potrebbero essere non giustificati, benchè fortemente paventati.


E bene notare inoltre che il reddito della persona fisica con il sistema della cedolare secca e quello dell'IMU viene sgravato dei ricavi dovuti all'IRPEF per la locazione di un immobile o l'IRPEF per un immobile sfitto.
Quindi detrazioni prolungate su 10 anni, per esempio le detrazioni per lavori edili inventivate al 36% o per risparmio energetico al 55%, dovrebbero essere valutate da caso a caso.


Il bilancio del Comune di Spinea, come da presentazione in sala consigliare, si attesta intorno ai 13 milioni di euro.
Di questi, un 20% è dovuto agli stipendi ed ai costi di personale (110 dipendenti), ed un 33% è dovuto alle entrate che lo Stato garantisce al Comune.
La maggior parte dei soldi raccolti dal territorio dal Comune è pari al 40% del bilancio comunale e con l'IMU questa si prevede che salga al 47% del valore del bilancio.

Nota: Sul sito del Comune vengono indicate le quote di imposta al variare della rendita catastale. Vale la pena notare che per le seconde case viene indicato nel grafico non la quantità delle imposte dovute, bensì la quota comunale, al netto del 3.8 per mille trasferito allo Stato.
Ciò permette di far sembrare l'IMU di poco superiore all'ICI (precedentemente incamerata tutta dallo Stato)
Quindi l'imposta dovuta al 9.5 per mille rimane il valore calcolato e di questo un 9.5 - 3.8 per mille, ovvero il 5.7 per mille rimane al comune.
Con una rendita catastale di 550, l'importo è pari a circa 525 euro, così come indicato dal grafico, mentre l'importo totale che il proprietario dovrà pagare è di 887 euro circa, come sopra scritto.

News dal sito del Comune

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013