mercoledì 29 ottobre 2008

Articoli di giornale - Investita in via Roma vicino Orgnano

IL GAZZETTINO
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La pioggia battente, il buio, il riflesso dei fanali sull'asfalto. Poi l'improvviso ostacolo. Una frenata inutile. La donna sulle strisce pedonali viene sbalzata a terra in una pozza di sangue: è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Mestre in condizioni gravissime. L'incidente ieri sera verso le 19.15 in via Roma ad Orgnano, all'intersezione con viale Viareggio, nei pressi della farmacia e del centro copie Buffetti. ...
LA NUOVA
MARTEDÌ, 04 NOVEMBRE 2008
Provincia Spinea. La donna è spirata dopo tre giorni in ospedale a Mestre. La sorella denuncia: «Quell’attraversamento pedonale non è illuminato» Travolta da un’auto, muore ex maestra ... di 73 anni era stata investita martedì sulle strisce di FILIPPO DE GASPARI
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LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 05 NOVEMBRE 2008
SPINEA, DOPO LA MORTE DELL’EX MAESTRA Dure polemiche sui passaggi pedonali
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Articolo di giornale - la strada dei bivi

IL GAZZETTINO
Domenica 26 ottobre 2008 Ecco il progetto segreto della strada dei Bivi
Ecco il progetto segreto della strada dei Bivi. La Provincia se lo tiene ben stretto perchè il rischio è che tra Zelarino e Trivignano - ma soprattutto a Trivignano - ci sia una sollevazione di fronte ad una strada che taglia di netto in mezzo alle campagne, ma interessa in parte anche gli abitati. In realtà la Provincia ha studiato tre soluzioni, due sono state scartate perchè sarebbero devastanti per il territorio, la terza invece viene data per buona. La strada dei Bivi, lo ricordiamo, da sempre è considerata fondamentale per "scaricare" la Miranese e la Castellana e permette al traffico che arriva a Mestre e deve andare verso Spinea , di non passare per Mestre. La nuova strada parte dal cavalcavia degli Arzeroni e va via dritta invece di girare a sinistra per il nuovo ospedale dell'Angelo. Corre in parallelo a via Paccagnella - e quindi lascia fuori l'abitato di Zelarino - fino all'altezza di Olmo e poi scavalca la prima volta la ferrovia facendo subito dopo un ampio curvone in mezzo alla campagna, alla fine del curvone si aggancia alla ferrovia dei Bivi. Corre in parallelo alla linea feroviaria, sul lato verso Martellago, passa accanto alla zona industriale e va a collegarsi alla rotatoria su via Asseggiano in Comune di Martellago, al confine con Spinea . Questa è la soluzione proposta dalla Provincia - il progetto è di Area engineering di San Donà di Piave - e la identificate sulla carta che pubblichiamo per il curvone e le due grandi asole (si chiamano rotonde a trombetta). Le due alternative - linee tratteggiate - sono una al di qua della linea dei Bivi e l'altra - complicatissima - che attraversa per tre volte la linea ferroviaria.
L'ipotesi scelta è quella più logica ed ha però un problema non da poco: bisogna spostare 650 metri di ferrovia. La strada dei Bivi parte dalla zona dell'Ospedale dell'Angelo a 4 corsie - dunque attraversa le campagne di Trivignano come una autostrada e si sa già che da quelle parti chiedono che, almeno, la strada diventi a due corsie - fino a quando scende ad affiancarsi alla ferrovia. Lì diventa a due corsie fino a Spinea . di Maurizio Dianese

Considerando che i veicoli passanti per il centro cittadino raggiungono le 30.000 unità, e di certo non diminuiscono a Chirignago, considerando gli innumerevoli problemi che tale traffico provoca alla salute dei cittadini sia per lo smog che devasta le vie respiratorie sia per gli incidenti che periodicamente vedono pedoni avere la peggio c'è da chiedersi perchè ancor oggi si parli di progetto segreto anzichè di progetto realizzato.
La pianificazione di centri cittadini costruiti a dorso delle vie di comunicazioni, arterie principali che si diramano nel territorio dal nucleo Mestre, così come previsto dal PALAV ha creato gli evidenti problemi che possono essere notati dai pendolari ogni mattino.
A fronte di tutto ciò il denaro pubblico dovrebbe essere investito per ottenere il prima possibile questi miglioramenti alla circolazione intercumunale, anzichè un insieme di sensi unici e manovre locali in un clima di forte rinnovamento per l'arrivo sia della stazione metropolitana di superficie che del Passante.
Differenza d'ambito fra strade che ricadono nell'ambito di intervento comunale e strade che ricadono nell'ambito di intervento procinciale.
Assieme alla strada dei bivi rimane comunque da potenziare il sistema delle provinciali valvola di sfogo che passano fra gli abitati di Borbiago, Crea, Spinea, Mirano, Martellago...prossimamente caricati forse anche dal traffico dei caselli del Passante.

sabato 25 ottobre 2008

Qui - Spinea in comune - edizione di ottobre

E' uscito in ottobre un nuovo numero di Qui - Spinea in comune, edizione che l'amministrazione comunale divulga per informare il cittadino.

Come di consueto all'interno nella prima pagina l'editoriale con l'intervista al sindaco Claudio Tessari.
Per quanto riguarda la viabilità il sindaco afferma di voler continuare con il percorso intrapreso e man mano che i lavori procedono molte delle persone che erano contrarie ai progetti ora avrebbero detto al sindaco di essersi ricreduti ("Più di qualcuno glielo ha detto anche personalmente").
Riferimento generico, nessun riferimento a chi ha espresso un tale parere al sindaco, nessun riferimento ai contrari, alle loro motivazioni od alla loro entità.
Niente da dire se vengono fatti riferimenti generici, poichè non è detto si riferiscano ai contrari alla situazione urbanistica venutasi a creare in alcuni quartieri e dubbiosi sulla pianificazione urbanistica voluta per il futuro restano (basti pensare che il referendum consultivo ha raccolto il 10% degli elettori vontanti della città di Spinea meno 30 persone).

Vi è in seguito un capitolo in cui si discute di viabilità: In Primo Piano La nuova viabilità e i nuovi progetti spiegati direttamente dall'assessore all'Urbanistica ed alla Viabilità Mario Simionato.

Riguardo a Zona Dante - via Bennati - via Matteotti
Secondo l'assessore all'urbanistica con alcuni interventi su via Alfieri e la piantumazione di via Bennati viene a concludersi uno degli interventi su una zona caotica e non considerata per decenni dalle amministrazioni comunali.
In realtà la zona era molto tranquilla e residenziale prima dell'intervento che ha dirottato il traffico di una dorsale, qual era via Matteotti, su tutto il tessuto residenziale.
E' ovvio che la gente si lamenti quando gli abitanti del tratto sud di via Alfieri si vedono aumentare il traffico a 300 veicoli all'ora, gli abitanti di via Bennati di circa 500 veicoli all'ora e in piazza Dante, divenuto centro di smistamento del traffico vedono passare dalle vie adiacenti più di mille veicoli all'ora.
Chiari erano i propositi di dell'amministrazione, da subito espressi, convinta di poter risolvere i problemi traslandoli su più vie di comunicazione, credendo che questo avrebbe fatto diluito il numero di veicoli per singola strada.
Hanno tuttavia trascurato molti aspetti importanti come già spiegato in decine di post:
  1. Rendendo tutti sensi unici (in futuro anche via Capitanio) non aumenta la fluidità del traffico ed anzi diminuiscono le sezioni in cui questo può muoversi (dalle precedenti 8 corsie, 4 per senso di marcia, fra via Capitanio, via Matteotti, via Alfieri, via Bennati si passerà a 5, 2 per senso di marcia a senso unico e una con doppio senso di marcia)
  2. Si è intervenuto nella via con minori problemi di sicurezza, rispetto altre vie più strette, senza visuale, senza marciapiedi, con banchine inesistenti e traffico sostenuto (via Bennati, via Alfieri, via Capitanio, via Sarpi, via Bruno, via Verga...)
  3. Non si è considerato che creando i tre sensi unici, tutto il tessuto urbano del quartiere ne avrebbe risentito visto che buona parte delle case, dei palazzoni e dei nuovi edifici costruiti fra via Cici e via Matteotti hanno due sole possibilità di movimentazione: il nuovo senso unico, ed una via completamente intasata che doveva essere sgravata (come da accordi con la provincia).
  4. La chiusura di un senso di marcia per via Matteotti ha comportato problematiche di circolazione e di collegamento fra quartieri a sud di via Roma ed a nord di via Roma (ora per passare dall'uno all'altro si deve impegnare via Roma intasandola ulteriormente), la totale sconvenienza del parcheggio di piazza Marconi e di conseguenza il calo nell'utilizzo, il cattivo funzionamento della chiesa San Vito e Modesto in particolari funzioni religiose, il calo delle vendite per i negozianti che hanno visto si aumentare i parcheggi fronte bottega, ma allo stesso tempo si sono trovati in un anello disprezzato da chi viaggia in auto, difficoltà per i genitori che agevolmente la mattina portavano i ragazzi alle scuole elementari cercando di evitare l'intasata via Roma, ecc...
Disapprovo anche la dicitura: "si concluderà un interessante esperimento".
Modifiche radicali alla viabilità del quartiere non le definirei un esperimento!
Con il senso unico in via Matteotti si è potuta realizzare la pista ciclabile fino a Fornase.
Pista ciclabile che poteva benissimo stare in via Capitanio, in via Alfieri, in via Bennati, magari raggiungendo il cimitero dal lato posteriore anzichè da via Matteotti...
Viene da chiedersi che problematiche si verificheranno all'incrocio fra via Bennati e la strada che porta al circolo ricreativo per anziani (la laterale si chiama anch'essa via Bennati) luogo di uscita di anziani in bicicletta e motorino su una via resa a senso unico in cui sono state mandate con le modifiche 500 veicoli all'ora.

A seguire una frase curiosa: "Con la rotatoria su via Roma ed il regolamento degli ingresso a sud di via Alfieri, anche questa strada ne ricaverà dei benefici"
Bene, uno dei benefici apportati come più volte ribadito è l'aumento del traffico veicolare.
Questo influisce più che nel campo acustico, nel campo delle polveri sollevate ed in quello della sicurezza.
Le problematiche sono già state spiegate qui (uscite a raso, mancanza di visibilità, marciapiedi inesistenti, alta velocità, aumento del passaggio delle auto sulle vie laterali, totale mancanza di sicurezza per vasti tratti di strada).
La rotonda in particolare in accordo con il divieto di transito ai camion ha giocato un ruolo fondamentale per aumentare il traffico di camioncini (quelli che riforniscono il mattino gli esercizi commerciali) ed anche camion pesanti.
Il cartello di regolazione degli ingressi nell'incrocio fra via D'Annunzio e via Alfieri è stato per molto tempo dibattuto.
A parte la totale scoordinazione fra l'assessore all'urbanistica e la polizia municipale sul senso dei cartelli "eccetto residenti", "eccetto frontisti", "eccetto autorizzati", per cui per lungo tempo ognuno aveva la sua idea di cosa significassero e che veicoli fossero adibiti al passaggio, l'emissione di sempre nuove ordinanze per consentire il passaggio di nuovi veicoli proprio in quel tratto di strada.
Insomma l'assessore all'urbanistica prevede:
  • maggiore sicurezza nella circolazione
  • notevole riduzione del traffico
  • pista ciclabile da e per fornase
  • aumento dei parcheggi
  • riduzione dell'inquinamento da smog e rumore
  • aumento delle essenze arboree
  • radicale estetica dell'intera zona Dante che già ora appare certamente migliorata
e rispettivamente:
  • Non concordo
  • Notevole aumento del traffico soprattutto per i locali, ma anche per chi è di transito
  • Nel tratto da via D'Annunzio fino a Fornase si definisce pista ciclabile due linee per terra (meglio di niente). La disposizione lato cimitero della pista ciclabile aiuta ad accedere al servizio per la comunità, ma costringe il cittadino ad attraversare l'incrocio ad angolo retto senza visuale fra via Matteotti e via D'Annunzio, incrocio diventato importante per lo smistamento fra i sensi unici. La pista ciclabile poteva essere situata in zona residenziale, magari a cavallo con il circolo per anziani e non legata alla dorsale di via Matteotti.
  • Lamentele dei negozianti che vengono a trovarsi su un senso unico e vantano cali drastici nelle vendite
  • Quanto alla riduzione dell'inquinamento, non ci voleva molto per comprendere che non sarebbe diminuito, ma anzi aumentato a causa dell'aumento del percorso medio che ogni residente deve compiere per raggiungere la propria abitazione seguendo un arzigogolo di sensi unici. Il dirottamento del traffico su vie residenziali influisce sul movimento delle polveri sotto casa (non si può considerare lo smog limitato ad una sola via e non ad altre distanti qualche decina di metri). Tuttavia il movimento degli autoveicoli alza le polveri depositate sulla strada riportandole nell'aria e rendendo più inquinata l'aria. Come decine di volte indicato in questo blog, la messa a senso unico di una dorsale come via Matteotti oltre alle vaste problematiche che crea in più campi, rovina la comunicazione diretta fra i quartieri a sud ed a nord di via Roma, con la conseguenza che ora per passare da un'area all'altra si deve impegnare ulteriormente l'arteria principale cittadina (via Roma).
  • Come già spiegato esistono modi differenti di concepire il verde. 10 alberi piantati su una via in cui si aumenta il traffico circolante, con la costrizione per chi deve usufruire dell'anello dei tre sensi unici ad aumentare il percorso di scorrimento rendendo meno fluido il deflusso non è propriamente un aumento delle essenze erboree. Certo è piantare degli alberi, aggiungere del verde, ma è la stessa differenza intercorrente fra un verde boschivo, naturale incolto ed un verde costretto, imposto costipato (si era discusso di un analogo nei riguardi dell'incontro fra amministrazione, progettisti e cittadini per il progetto di piazza Santa Bertilla).
  • notando un peggioramento, non concordo

Sotto: Che cosa rimane da fare - Nuova rotatoria via Unità e via Roma si discute delle modifiche che verranno apportate a via dell'Unità da via Roma a via Bennati ed al tratto di via Roma fall'incrocio con via dell'Unità fino alle rampe per la recente rotonda.
Il piano dovrebbe prevedere la messa a senso unico del tratto di via Roma che scende dalla recente rotatoria fino a via dell'Unità ed il dirottamento del senso di arteria principale chiuso verso via dell'Unità (anch'essa per l'occasione verrà resa a senso unico) in direzione Mestre dal centro cittadino.
Nell'incrocio fra via dell'Unità e via Bennati verrà realizzata una rotonda che permetta ai mezzi provenienti da entrambe le arterie di smistarsi e salire verso la rotatoria (realizzazione di una nuova via di accesso rispetto all'attuale).
In questo modo un autista che dal centro di Spinea vorrà recarsi verso Mestre si troverà ad affrontare: la rotatoria di via Alfieri-via Roma, a circa 50-100 metri la rotatoria di via Unità-via Bennati, a 30-40 metri la prima rotatoria sopra il vecchio cavalcavia, ed infine a circa 50 metri la seconda rotatoria sopra il vecchio cavalcavia. Ben 4 rotonde.
Tuttavia questa situazione è relegata alla fase provvisoria con Masterplan non realizzato e via Roma non chiusa (o resa pedonalizzata) per il tratto che va da villa del Majno alla chiesa di San Vito e Modesto.

In seguito Qui - Spinea in comune parla proprio del Masterplan, elencando le modifiche al progetto originale, come già discusso in questo post.
Anche qui si può vedere l'immagine già in passato espressa

Si può notare come via Roma sia interrotta all'altezza di villa del Majno sulla sinistra fino al sagrato della chiesa San Vito e Modesto.
Gli autoveicoli infatti arriveranno fino al blocco stradale della via principale per poi essere dirottati nel retro della villa verso via Matteotti, recentemente resa senso unico.
Dubbi sorgono sull'entità dei veicoli che verranno dirottati dalla tangenziale Nord, oggi via Undici settembre 2001 e sulla provinciale fra Fornase e Crea verso Marghera (già parecchio intasata).
Attualmente si parla di un flusso di 30.000 veicoli e per il futuro sono previsti 33.000 veicoli.
Non è dato sapere quanto il progetto di Veneto City influirà su tali valori, benchè nel vicino comune si parla di movimentazione di circa 50.000 veicoli, nè quanto influiranno appieno anche le altre modificazioni apportate al territorio (Passante, SFRM con treni ogni 30 minuti, ecc..).
Come già fatto notare il valore molto elevato da ottenere sarebbe di una riduzione dell'80% dei veicoli passanti che porterebbe ad un 20% su 33000 di veicoli residui, pari a 6600 veicoli al giorno o 275 veicoli all'ora (quantità già in grado di creare malumore in ambienti residenziali qualora qualcosa non dovesse funzionare).
Il tutto ovviamente si basa su questa riduzione del traffico passante nell'asse principale, benchè manchino completamente vincoli al progetto del Masterplan in funzione dell'effettivo ottenimento della riduzione di mezzi in transito.
Tale riduzione qualora non venisse ottenuta rischierebbe di dirottare mezzi nelle vicine vie Buonarroti e via Bellini (entrambe le vie presentano scuole, asili nido ed ingressi del parco cittadino).

martedì 21 ottobre 2008

articoli di giornale - Non passa il referendum sulla viabilità

LA NUOVA
18-10-08, 29 Provincia Viabilità, il referendum salta per 30 firme di Filippo De Gaspari
SPINEA. Per sole trenta firme non si farà il referendum sulla viabilità promosso dai comitati di Spinea. La consultazione è stata bocciata dall’ufficio elettorale per difetto di firme valide raccolte dai promotori: 30 quelle mancanti al raggiungimento del quorum necessario per continuare l’iter referendario.
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Il sindaco Claudio Tessari ha così commentato l’esito della petizione: «Mi sembra una nuova puntata di dilettanti allo sbaraglio. Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta, anche se ricordo che il buon esito della raccolta firme non avrebbe comunque voluto dire referendum certo». I comitati incassano, ma tentano di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Vogliamo acquisire i nominativi e fare la nostra verifica - spiega Gianni Causin per i comitati - abbiamo fatto firmare chiunque volesse farlo, ma adesso bisogna capire se tutti lo abbiano fatto in buona fede». I comitati sembrano comunque intenzionati a far valere in altri modi le duemila firme raccolte, a cominciare dalla nuova lista che li vedrà impegnati insieme alla civica 585 alle prossime amministrative di primavera.

Riflessione personale: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.
-Un sindaco che dà dei dilettanti allo sbaraglio a 2000 cittadini che tentano di esprimere la loro opinione secondo una delle regole più vecchie della nostra costituzione (la partecipazione attiva alle scelte che modificano l'uscio di casa e non solo passiva con il voto elettorale). Inizialmente lo stesso sindaco nei primi incontri con i cittadini, poi riunitisi in referendum aveva espresso l'opinione che il Referendum non serviva perchè le elezioni erano il referendum (affermazione non corretta su cui in seguito ha fatto un passo indietro).
-Ieri consigli di giunta comunali (articolo del Gazzettino del 14 ottobre 2007 ) ironicamente definiti dal giornalista come "sedute spiritiche" vista la capacità dell'assessore all'urbanistica di disquisire in aula senza esservi effettivamente presente. Interviste in cui si prometteva il numero chiuso per i veicoli transitanti per via Roma, o modifiche sostanziali all'ingresso dei veicoli in via Alfieri da via D'Annunzio, risoluzione dei problemi per via Capitanio, ecc...
-(Il Gazzettino 18 ottobre 2008 - il Comune rifà l'asta su piazza Santa Bertilla) Oggi proteste dell'opposizione per la svendita di aree comunali sottoprezzo in un piano di urbanizzazione in cui il denaro utile per la costruzione viene ricavato grazie a concessioni di bonus cubatura alle aziende costruttrici e svendendo aree ed appartamenti comunali (oltre alla svendita non bisogna trascurare la crisi economica che imperversa che ha portato alla netto calo delle vendite di immobili).
Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro. Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende. Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila curo per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila? È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
-blog che espongono le varie motivazioni per cui essere titubanti verso le modifiche urbanistiche attuate attorno al quartiere Dante.

"Ad ogni modo questa è la pietra tombale sopra ogni ipotesi di cancellazione delle modifiche modifiche viarie volute da questa giunta" un'uscita decisamente sconveniente visto che una delle proteste di chi non si riconosce nelle recenti modifiche riguarda proprio la sicurezza e fattori che aumentano il rischio di incidenti!

Quindi si può solo dire: oggi viviamo in un periodo alquanto strano.

Articolo di giornale: Il Comune rifà l’asta su piazza Santa Bertilla

IL GAZZETTINO
Venerdì 17 ottobre 2008
... mentre la base d'asta della zona di Santa Bertìlla viene ritoccata solo del costo di abbattimento e smaltimento della scuola Pascoli – 95 mila euro - la base d'asta dell'area Erp - edilizia residenziale pubblica, quella verso villaggio dei Fiori - improvvisamente è schizzata ìn alto. Da 387 mila euro a 567 mila euro. Vuol dire che da quando il Gazzettino ha sollevato la questione, nel giro dì quindici giorni, ìl Comune di Spinea ha automaticamente guadagnato 180 mila euro.
Ma i nuovi conti sono giusti? Il geom. Scarparo Mauro ha rifatto i conti inserendo le opere di urbanizzazione. Dunque, aveva ragione Silvano Checchin del Pd quando diceva che non aveva senso fare una stima di un terreno che aveva già tutte le opere di urbanizzazìone fatte e strafatte e far finta che si trattasse di una palude. Ed ecco che saltano fuori 180 mila curo in più di opere di urbanizzazione. Bene? Dipende.
Il Comune di Spinea ha speso circa 600 mila euro per l'urbanìzzazìone di Santa Bertilla e zona Erp - quella di sua competenza. Ovviamente non ha tirato fuori un centesimo perchè le opere di urbanizzazione se l'è fatte realizzare dai privati i quali hanno avuto, per il disturbo, un premio di cubatura del 15 per cento ìn più. Dunque, è vero che si tratta di soldi virtuali, ma che vanno conteggiati. La domanda: se il Comune ha speso 600 mila euro perchè ne vuole indietro solo 180 mila?
È visto che si tratta di soldi pubblici, hanno ragione o no i Consiglieri del Partito democratico a chiedere con una mozione in Consiglio comunale che qualcuno li spieghi alla città questi conti? E, tanto per restare in tema di conti, perchè il Comune di Spinea ha determinato valori ai fini ICI delle aree edificabili del PN 18 che non tengono conto delle perizie di stima effettuate e che dal 2001 al 2007 diminuiscono?
In un periodo di crisi economica, con in parte le banche sotto processo una legge urbanistica che crea soldi virtuali per la costruzione di opere per la cittadinanza grazie alla vendita di proprietà improduttive da parte delle amministrazioni comunali e con al concessione di licenze di costruzione si sta concretizzando in una mazzata per il comune paragonabile ai tagli alle spese dei comuni.
Da notare che la legge urbanistica concentra tutto nella capacità di previsione di recupero del denaro dalla vendita di immobili, aspetto in cui è caduto in fallo l'amministrazione, ed aspetto difficile da eseguire al meglio in un periodo in cui i costi del mattone non calano benchè gli acquisti siano da sempre in decrescita e benchè i soldi spesi rimangano pur sempre sul capo dei cittadini per amministrazioni future magari di differente ideologia od orientamento politico.
Ciò che più può lasciare perplessi è l'inghippo che può verificarsi nel caso non venga rispettata la tempistica delle realizzazioni, specie se viene concessa la possibilità di costruire a privati senza che poi vi sia un tornaconto solerte per l'amministrazione comunale.
Qualche problema dovrebbe verificarsi anche con quelli che fino a qualche tempo fa sarebbero stati considerati come vizi di legge nel bando di concorso dato che lasciando libero arbitrio nell'accordo fra privati e Comune non vi sono più limitazioni tali per definire ciò che rientra nel giusto e ciò che invece costituisce infrazione.

domenica 12 ottobre 2008

Articolo di giornale: I vagoni sono stracolmi, pendolari lasciati a terra

LA NUOVA
GIOVEDÌ, 09 OTTOBRE 2008 - Provincia La stazione di Spinea. Il biglietto è aumentato dell’80% ma il servizio è scadente I vagoni sono stracolmi, pendolari lasciati a terra Disagi continui al treno delle 7.45 per Venezia. Gli utenti: «Così non si può andare avanti»
FRANCESCO FURLAN
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La stazione di Spinea è nata anche con questo obiettivo, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo sistema ferroviario metropolitano di superficie, che vedrà i treni fermarsi ogni 15 minuti. Ma per questo bisognerà aspettare almeno il 2010. E intanto il presente continua ad essere fatto di ritardi, accumulati anche se il tracciato tra Spinea e Venezia è di una manciata di chilometri, e disservizi....


LA NUOVA
GIOVEDÌ, 09 OTTOBRE 2008
Provincia Passeggeri pigiati, donna sviene
Quarto. Soccorsa dal personale, poi si è ripresa a Mestre

QUARTO. Le carrozze erano talmente stracolme che una signora rimasta in piedi vicino alle porte d’ingresso è svenuta.
E’ successo ieri mattina nella corsa delle 7.54 da Quarto d’Altino a Venezia, un Taf (treno ad alta frequentazione) proveniente da Portogruaro e frequentatissimo da lavoratori e studenti. Già a Quarto salire è un’impresa, spesso i passeggeri viaggiano schiacciati contro le pareti.
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(Lorenzo Baldoni)
Già in passato La Nuova Venezia aveva fatto notare come la regione fosse colpevole di un notevole ritardo nell'acquisto di nuove carrozze e treni da affiancare a quelli esistenti per supportare un servizio degno sulla linea in questione.
E' evidente come regni il malumore per l'esiguo numero di persone che utilizzano tale mezzo pubblico per dirigersi a Mestre.
Insomma un'iniziativa lodevole che finisce per presentarsi nel peggiore dei modi alla cittadinanza.
Tuttavia è bene notare che il numero di veicoli transitanti giornalmente per Mestre è stimato intorno alle 30.000 unità, con una crescita annua del 3%.
I nuovi parcheggi e la capacità delle ferrovie è intorno ai 300-600 veicoli al giorno, ovvero 1-2% del totale.
Chi usufruisce di tale mezzo per recarsi a Mestre lascia l'auto parcheggiata fronte alla stazione per tutta la durata lavorativa giornaliera (8-10 ore), quindi un parcheggio da 300-600 posti non ha un notevole riflusso al variare delle ore della giornata, benchè al contrario il numero di veicoli transitanti giornalmente sulla Miranese è calcolato quasi costante per ogni ora della giornata.
Per questo motivo l'idea di creare un ulteriore servizio di trasporto per Mestre non sembra dare una sferzata al traffico di via Roma/Miranese.
A ciò si aggiungono le problematiche sul trasporto descritte dagli articoli e le solite problematiche logistiche riguardanti una ferrovia (se il posto di lavoro si trova ad 1 km dalla stanzione, od ogni mattina il pendolare si arma di un po' di pazienza, oppure preferisce un mezzo che può raggiungere comodamente qualsiasi punto del territorio).

LA NUOVA
Domenica 12-10-08, 29 Provincia «Abbiamo già chiesto un treno in più»
SPINEA. Un treno in più per Spinea. Lo ha chiesto l’assessore comunale alla Viabilità Mario Simionato in un incontro avvenuto in Regione con l’assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso per parlare dei disservizi sulla linea ferroviaria Spinea-Mestre-Venezia...

giovedì 2 ottobre 2008

Nuovi dossi per via Capitanio, via Alfieri e via Matteotti

Dossi anti alta velocità nelle vie Matteotti, Capitanio e Alfieri
SPINEA 1.10.2008 - Dossi anti alta velocità sono stati realizzati nelle vie Matteotti, Capitanio (nelle foto) e in via Alfieri. Proseguono così i lavori di messa in sicurezza in queste due strade considerate tra le più a rischio della città e in via Alfieri che ha visto aumentare il traffico con la nuova viabilità del quartiere. Via Matteotti nella seconda parte verso Fornase ha ora anche la pista ciclabile. In via Capitanio nonostante il limite di 30 all'ora gli automobilisti continuano a correre a velocità elevata, quindi i dossi dovrebbero limitare i rischi. La via è stata protagonista delle cronache, come si ricorderà, grazie alla "vigilessa sexy" disegnata in un pannello di legno da Giovanni Simionato un cittadino esasperato dall'alta velocità delle auto. Ora la vigilessa "vigila" ma è un po' nascosta dentro il giardino di Simionato.

dosso via Capitanio


dosso via Matteotti, oltre il senso unico recentemente imposto



Rimangono tutte le altre problematiche create alla circolazione dei veicoli già segnalati nell'home del blog.

Non deve trarre in inganno il passaggio pedonale sopra il dosso in via Capitanio. Attualmente passano pochi pedoni e vi è la totale mancanza di marciapiedi o piste ciclabili (insomma sembrerebbe un inutile passaggio pedonale da campo a campo).
In realtà forse in futuro via Capitanio verrà resa senso unico con la costruzione di un marciapiede o pista ciclabile.

Dei tre dossi costruiti, quello di via Matteotti vicino al cimitero e quello di via Capitanio sono abbastanza pronunciati, tanto da opporre un'effettiva vibrazione alle auto per il transito a più di 50Km/h.
Il dosso di via Alfieri, non visibile nelle foto è invece molto graduale (a causa delle vibrazioni sonore che produce ed a causa della vicinanza delle abitazioni residenziali), tanto che dopo le prime titubanze da parte degli automobilisti oggi viene percorso senza riduzioni di velocità come nulla fosse. Sorge quindi qualche dubbio da parte dei residenti di via Alfieri sulla sua definizione di dissuasore di velocità!
Per quanto riguarda via Alfieri è anche stata ridipinta la linea indicante la banchina su un lato della strada da via D'Annunzio a piazza Dante, spostandola a circa 50 centimetri dall bordo delle abitazioni.
A causa di questo non esiste più la larghezza minima per definire due corsie per strada residenziale, quindi è stata rimossa del tutto la linea di centro della strada per separare i flussi veicolari.
Si ricorda che già nel post Un nuovo bus per il "GiroSpinea" si faceva notare come camion, camioncini e pulmini fossero per dimensioni già al limite della larghezza della corsia. Ora che è stata ristretta di circa 50 centimetri si inseriscono ancora peggio nel flusso veicolare (a meno di non andare sopra la banchina qualora vi sia l'incrocio con veicoli nell'opposto senso di marcia).
L'allargamento della banchina migliora leggermente la problematiche di ci esce dalle vie laterali senza alcuna visibilità viste le intersezioni ad angolo retto e le problematiche di quei pedoni che appena usciti dalla propria abitazione venivano a trovarsi sulla corsia di corsa delle auto.


Lascia sempre perplessi l'idea di realizzare delle strisce pedonali in prossimità di un dosso, il quale, facendo vibrare sempre più le sospensioni delle ruote all'aumentare della velocità aumenta sensibilmente lo spazio di frenata dei veicoli (aumento del rischio per i pedoni).

LA NUOVA
MERCOLEDÌ, 08 OTTOBRE 2008 Pagina 23 - Provincia Spinea. Altri due sono nelle vie Matteotti e Alfieri Dossi contro la velocità nella strada di Manuela
SPINEA. Il Comune dà una mano a Manuela (in foto).
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L’obiettivo è aumentare la sicurezza in rettilinei dove si corre ancora troppo, considerati tra i più a rischio della città. I dossi, camuffati da attraversamenti pedonali rialzati, non sono molto diversi da quelli installati in altre zone di Spinea, ad esempio in via Roma e in via Rossignago: per evitare sobbalzi e anche qualche danno all’automobile, vanno affrontati a non più di 30 chilometri orari. Limite che peraltro in via Capitanio era già presente, ma quasi mai rispettato. ...

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ELENCO DISEGNI RIGUARDO LA VIABILITA'

Vengono elencati una serie di disegni per descrivere alcuni aspetti della viabilità nel comune di Spinea, già più volte indicati in questo blog.


Generali
Precedenti alle modifiche urbanistiche

Successivi alle modifiche urbanistiche


Casello del Passante a Crea


Stazione della metropolitana di superficie

Disegni descrittivi
Accesso diretto fra aree residenziali
Ville
Servizi ed area industriale
Tangenziale nord
Rotonde in via Roma
PUT2004: Statistiche degli incidenti

Quartiere Dante in particolare

Prima di aver reso via Matteotti a senso unico

Dopo aver reso via Matteotti a senso unico



Previsioni di Aumento del traffico dovute al Passante



Masterplan
La strada dei bivi


2 pesi e due misure (idee venute creando i disegni sopra elencati)
Quartiere Dante in particolare, ipotesi alternativa di viabilità futura con riapertura di un tratto a doppio senso e spostamento del traffico oltre la pedonalizzazione fortemente voluta dall'attuale amministrazione fra villa del Majno, piazza Marconi e la chiesa San Vito e Modesto.

Visione generale, ipotesi alternativa di viabilità futura con chiusura di un tratto di via Roma a cavallo di villa del Majno-Piazza Marconi ed a cavallo della nuova piazza fronte la chiesa Santa Bertilla (due pesi e due misure visto che nei progetti urbanistici piazza Santa Bertilla non si prevede di chiuderla interrompendo via Roma).

Annuncio del passaggio a senso unico di via Bennati
Via Bennati a senso unico, lavori eseguiti il 13 e 14 marzo (altre considerazioni).

Via Matteotti in Google Street
I 200 metri di strettoia...


Reclami al comune via Web
Spinea strade e servizi scadenti: i reclami viaggiano sul web




NB: da oggi la cosiddetta tangenziale nord è stata innaugurata come via "11 settembre 2001" con dedica agli omonimi attentati avvenuti in America.


Aggiornato al 07-02-2013